2019-01-09
Alla buonora, ecco il 730 del Bullo. Silenzio sugli 1,3 milioni per la villa
Matteo Renzi, in ritardo, pubblica i redditi 2017: 29.000 euro. Zero spiegazioni sull'acquisto della villa fiorentina di via Tacca acquistata a luglio alla modica cifra di 1,3 milioni di euro, dopo aver versato una caparra da 400.000 euro in assegni circolari.Leggi qui i documenti esclusivi. Renzi_2018.pdfE alla fine arrivò anche «la dichiarazione per la pubblicità della situazione patrimoniale» del senatore Matteo Renzi. È datata 29 novembre 2018, ma è stata resa pubblica solo ieri. Con un po' di ritardo rispetto agli altri colleghi (la denuncia andava fatta entro 90 giorni dalla data di costituzione del gruppo parlamentare d'appartenenza) l'ex premier ha reso edotti i cittadini elettori sui suoi guadagni del 2017, quando non era né senatore, né premier, né conferenziere, né conduttore tv, ma solo segretario del Pd. Ebbene in quei 12 mesi di quaresima ha racimolato un reddito complessivo di 29.315 euro, ma nel quadro riepilogativo non è specificato grazie a quale attività abbia incassato quel denaro. Parrebbe un reddito da lavoro dipendente e potrebbe essere quanto percepito da segretario del Pd. Uno stipendio da 2.442 euro lordi al mese, tassati di 315 euro (3.780 l'anno) che certo lo avrà costretto a rompere il salvadanaio per far fronte alle spese familiari, tra cui l'affitto dell'appartamento a due passi da Ponte Vecchio, dove si è trasferito nel settembre 2017, e gli oltre 4.000 euro al mese di rate per i mutui.Un anno magro il 2017, tanto che a gennaio 2018, davanti alle telecamere, sventolò il suo estratto conto da 15.000 euro circa. Ma poi, con l'elezione a senatore d'opposizione e molto più tempo libero, l'andamento delle sue finanze ha avuto un'impennata, come dovrebbe confermare la dichiarazione del 2018 (di cui si parlerà alla fine di quest'anno), ma come già certifica l'elenco dei beni mobili e immobili nella sua disponibilità. Nella lista c'è la villa fiorentina di via Tacca acquistata a luglio alla modica cifra di 1,3 milioni di euro, dopo aver versato una caparra da 400.000 euro in assegni circolari, ma c'è pure quella di Pontassieve. A giugno, dopo lo scoop della Verità che svelava il preliminare d'acquisto della nuova magione, l'ex premier aveva fatto diffondere un comunicato di precisazione: «Al momento Renzi non ha concluso né l'acquisto di un'abitazione a Firenze né la vendita dell'abitazione di Pontassieve. Quando il percorso sarà concluso tutte le informazioni saranno rese pubbliche, come peraltro prevede la normativa per la trasparenza dei parlamentari». Ovviamente nella scarna dichiarazione presentata ieri tutte queste spiegazioni non ci sono. Scopriamo solo che la villa di Pontassieve non è ancora stata venduta, nonostante il comunicato sembrasse voler collegare l'acquisto della nuova residenza, situata in una delle più belle zone di Firenze, con l'alienazione di quella di Pontassieve, comprata nel 2004. A luglio il Corriere della sera aveva provato a tenere bordone all'ex capo del governo scrivendo che la nuova dimora è stata «pagata con i soldi della casa venduta a Pontassieve (circa 800 milioni -sic-)». In più il giornalista aveva specificato che Renzi «ha aggiunto un paio di mutui (in realtà uno solo ndr) e i soldi incassati dalle conferenze all'estero e dal programma tv su Mediaset». L'ex Rottamatore possiede, oltre al 50 per cento delle due ville (l'altra metà è della moglie Agnese Landini), anche il 25 per cento della casa di Rignano sull'Arno (con annessi terreni) in cui vivono i genitori Tiziano Renzi e Laura Bovoli (il restante 75 è degli altri tre fratelli). Nella sua dichiarazione Renzi ha anche confermato di avere acquistato una Mini Cooper sd, che come abbiamo svelato nei giorni scorsi è costata 35.000 euro. Non c'è traccia invece della Range Rover sport da 89.000 euro su cui viaggia da dicembre l'ex premier. È stata presa in leasing dalla Fca Bank e per questo non è tecnicamente un bene di proprietà. Lo diventerà nel gennaio 2022, se l'auto verrà riscattata.