2024-08-08
«Va chiarita l’efficacia dei vaccini. Nel mandato c’è lo spazio per farlo»
Alberto Donzelli (Imagoeconomica)
Alberto Donzelli, il medico, ex membro del Consiglio superiore di sanità, sugli obiettivi della commissione d’inchiesta: «I dati mostrano che le iniezioni aumentano il rischio di infezione. Per valutare le terapie occorrono prove».«Se prima non si farà chiarezza sul fatto che ormai i dati scientifici, se letti in maniera scientificamente corretta, mostrano che la vaccinazione anti Covid aumenta il rischio d’infezione e dunque di trasmissione, il lavoro della commissione Covid servirà a poco». Il dottor Alberto Donzelli, già membro del Consiglio Superiore di Sanità e oggi della Commissione medico-scientifica indipendente (Cmsi), è tranchant e determinato a mettere sul tavolo gli elementi utili a evitare futuri errori nella gestione pandemica che saranno oggetto del lavoro della commissione appena formata.Quando parla di aumento d’infezione, intende dal punto di vista tecnico o in quanto i vaccinati, sentendosi al sicuro, avevano smesso di farsi i tamponi, facilitando la diffusione del virus?«No, parlo proprio dell’efficacia del vaccino: i dati lo dimostrano, a saperli guardare e leggere. Ma ci vuole una discussione scientifica, non un confronto tra Burioni e me, per fare un esempio. Bisogna che ci sia la disponibilità a mettere sul tavolo gli studi scientifici validi, le prove, non le opinioni. Invece il discorso della vaccinazione è stato narrato come se riducesse l’infezione e la trasmissione. Ormai questo non è più sostenibile. È sostenibile l’esatto contrario». Le discussioni scientifiche sull’efficacia del vaccino non rientrano, però, nel mandato della commissione Covid. Forse in quello della commissione scientifica che il ministro della salute Schillaci vorrebbe istituire, ma questa è una commissione parlamentare…«È vero e non è vero: guardi ad esempio il punto t) dell’articolo 3 sui compiti della commissione parlamentare…».…«verificare e valutare le misure di contenimento adottate dal Governo nelle fasi iniziali e successive della pandemia, valutando se tali misure fossero fornite di adeguato fondamento scientifico, anche eventualmente attraverso la valutazione comparativa con la condotta seguita da altri Stati europei e con i risultati da essi conseguiti»…«Esatto. È evidente che su questo punto si può discutere - con prove scientifiche, oltre che con risultati comparativi - di lockdown, di uso delle mascherine, di assembramenti e di chiusura delle scuole».E di vaccini?«È ancor più interessante, sempre all’articolo 3, il punto aa). Guardi su cosa prevede di indagare…».…«verificare l’efficacia, l’adeguatezza e la congruità della comunicazione istituzionale e delle informazioni diffuse alla popolazione durante la pandemia e nel periodo immediatamente precedente e successivo»…«Ecco. Qui la prima comunicazione istituzionale da mettere in discussione è quella dell’allora presidente del Consiglio Mario Draghi».«Se non ti vaccini ti ammali, muori e fai morire»… Imbarazzante.«Questa comunicazione, quanto ad adeguatezza e congruità delle informazioni diffuse, è stata l’opposto di ciò che già allora i dati scientifici consentivano di stabilire. Se non si va al nocciolo di questo, si continuerà soltanto a rilanciare le opinioni della sedicente comunità scientifica, che in realtà rappresentava soltanto una parte della stessa».Però era quella ritenuta attendibile…«No, la correggo: non era per forza attendibile né così maggioritaria, è stata semplicemente quella a cui si è data la parola. Si è data la parola a scienziati utili alla narrativa voluta».E l’altra parte della comunità scientifica?«È stata di fatto censurata».Su cos’altro potrà e dovrà indagare la commissione?«Vorrei attirare l’attenzione, sempre all’articolo 3, sul punto cc)».…«verificare l’efficacia dei protocolli terapeutici e la corrispondenza di essi alle linee guida contenute nel Piano nazionale di preparazione e risposta a una pandemia influenzale, soprattutto in relazione alla loro applicazione nelle terapie domiciliari e nelle cure ai soggetti più fragili»…«Ecco, per le terapie domiciliari purtroppo il riferimento è sbagliato. Dire che debbano corrispondere alle linee guida contenute nel Piano non significa che rispondano alle prove disponibili».La comunità scientifica è «sedicente», le linee guida non sono «il riferimento»: una commissione parlamentare non potrà mai prendere questo tipo di posizione.«Deve indagare sulla gestione pandemica: dovrebbe dunque chiarire che l’efficacia dei protocolli non si valuta in relazione alle linee guida, ma in relazione alle prove scientifiche. O si capisce questo e lo si fa capire, oppure si è tagliati fuori e ci si mette nelle mani di quelli che ci fanno richieste “autorevoli”: l’Oms, il World Economic Forum, l’Europa, l’Ema, l’Ecdc... Il problema è che i loro stessi dati spesso non rispecchiano le loro conclusioni, ma si vanno a guardare e a prendere per buone solo queste ultime».Come può una commissione parlamentare mettere in discussione le agenzie internazionali?«È un errore fermarsi a dire che bisogna riferirsi solo alle linee guida. Parte di queste sono state prodotte da esperti di agenzie catturate da poteri sovranazionali. Non dico che vanno respinte a priori, per carità, ma bisogna entrare nel merito delle prove. Se le prove scientifiche cozzano con quanto chiedono e concludono alcune agenzie internazionali, sono le prove a dover valere».A cosa si riferisce?«Alcuni dicono addirittura che bisogna vaccinare di più contro il Covid, ma lo sostengono solo per farsi pubblicare perché - e qui torniamo alle responsabilità della comunicazione - se non lo dicono non sono pubblicati. Quindi, se restiamo nell’ottica di adeguarsi solo a ciò che dice qualche agenzia nazionale o sovranazionale, abbiamo già chiuso».Cos’altro dovrebbe approfondire la commissione Covid?«Non so se potrà, ma dovrebbe anche rispondere alla domanda più importante: chi si è vaccinato contro il Covid muore meno e più tardi? Ha una longevità maggiore rispetto al non vaccinato, o uguale, o minore? Le prove che abbiamo esaminato, adesso anche relative all’Italia, non sono a favore di queste vaccinazioni. Se non si affronterà anche questo problema con audizioni parlamentari anche in contraddittorio già da settembre, si perderà il punto più importante».Qual è la sua valutazione complessiva sulla commissione?«Penso che abbia un potenziale altissimo anche se è stata depotenziata, purché si cerchi di ragionare in base alle prove disponibili che, riguardo al fatto che il vaccino non protegga affatto dall’infezione, sono schiaccianti e, riguardo a eccessi di mortalità, cominciano a essere forti. L’unico problema sarà poterne discutere con calma, prove alla mano, senza “buttarla in caciara”».In che senso?«Essere solo contro l’obbligo vaccinale, è una questione da “free vax”. A me non interessa il discorso libertario ma quello scientifico. Il punto è che si è fatto credere che il vaccino anti Covid evitasse la malattia e la morte, mentre può essere vero il contrario».Negli Stati Uniti la commissione Covid ha cominciato a lavorare già nel 2021. Anthony Fauci è stato messo sulla graticola e sono emerse tutte le sue responsabilità, eppure non è successo nulla…«Dipende da chi ha il potere: negli Stati Uniti il potere sostiene le politiche vaccinali seguite finora, in Italia in teoria le cose potrebbero andare diversamente. Purtroppo, però, non si riesce a far uscire informazioni cruciali in un dibattito scientifico aperto».Perché?«Perché comunque i media tradizionali sono in mano a poteri che vogliono raccontare un’altra storia, che in questo caso non coincide con le prove scientifiche. Voi della Verità lo sapete bene».
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.