2024-02-01
Agricoltori dentro Bruxelles. Macron ne mette 80 in cella, l’Ue capitola e offre deroghe
La protesta dei trattori ha raggiunto la capitale belga. La Commissione rinvia la regola delle quote di campi a riposo per avere fondi europei. Ancora blocchi e presidi in Italia.La morsa dagli agricoltori francesi si stringe sempre di più attorno a Parigi e il governo di Gabriel Attal inizia a mostrare i muscoli, anche a rischio di scherzare con il fuoco. Ieri mattina 15 agricoltori sono stati portati nel commissariato vicino a Rungis, il più grande mercato alimentare all’ingrosso di Francia e d’Europa. L’accusa rivolta ai fermati è quella di «ostacolo alla circolazione». La Procura di Créteil ha disposto la custodia cautelare per i manifestanti. In serata i fermati erano circa 80 e la situazione a Rungis, che si trova a due passi da Parigi e dall’aeroporto di Orly, si è fatta più tesa perché molti agricoltori sono arrivati a piedi e sono entrati nel mercato, pare, danneggiando una porta.Un loro referente ha spiegato davanti alle telecamere che chi era entrato nel mercato sarebbe stato portato in commissariato per essere identificato. Sotto gli occhi dei giornalisti decine di agricoltori, i volti gravi ma degni, sono stati caricati nei furgoni della polizia. Va ricordato che il ministro dell’interno, Gérald Darmanin, aveva schierato a Rungis dei blindati della gendarmeria già domenica notte. Altri blindati sono stati inviati ieri vicino all’aeroporto Charles de Gaulle, sulla autostrada A1. Una scelta, questa, che contrasta con la tolleranza mostrata dallo stesso ministro la scorsa estate, quando orde di giovani delle banlieue hanno devastato varie città transalpine.Per arrivare a Rungis alcuni agricoltori sono riusciti ad attraversare un ponte sulla Loira nel dipartimento del Loiret. Poi, però, le forze dell’ordine hanno bloccato i ponti in tutta la zona. Anche nel centro di Orléans è stato chiuso il traffico tra le due sponde del fiume. Sempre nel Loiret alcuni trattori hanno attraversato direttamente i campi e aggirato i posti di blocco della polizia anche sulle strade secondarie.Più a Sud la circolazione è rimasta bloccata sulla A7, tra Lione e Marsiglia. In serata, a Lione, i manifestanti hanno stretto la città in una tenaglia fatta di posti di blocco. Bfm Tv ha filmato la collera degli agricoltori della A7 intenti a perquisire i camion con derrate alimentari. I manifestanti hanno buttato sul ciglio della strada tutto ciò che non era made in France. Tra i prodotti destinati al macero c’erano anche chili e chili di pere e kiwi italiani. Grazie alla Commissione europea e ai burocrati Ue, tra gli agricoltori del Vecchio continente ormai c’è una guerra di tutti contro tutti. E pazienza se la Commissione Ue continua a firmare contratti di libero scambio con il resto del mondo, penalizzando i produttori Ue.Intanto nella «capitale» europea i palazzi del potere sembrano essere investiti da un leggero vento di panico, perché gli agricoltori di vari Paesi Ue si sono detti pronti a marciare su Bruxelles. Ieri la Fédération wallonne de l’agriculture ha stimato che, nella giornata odierna, potrebbero arrivare nella capitale belga da 100 a 300 trattori. Alcuni sarebbero già arrivati in serata. Sarà per questo che la Commissione ieri ha promesso concessioni, ed è sembrata pronta a rimangiarsi, nel giro di poche ore, anni di retorica e estremismo ideologico. Una base ideologica che è stata confermata anche da uno studio realizzato dai consulenti di France stratégie, un ente autonomo che collabora con il primo ministro d’Oltralpe. Come rivelato dal settimanale Le Point, lo studio prevede una decrescita produttiva e industriale entro il 2050. I consulenti del premier francese hanno ipotizzato una riduzione del 50% del consumo di carne e il 20% di vigneti in meno.Tornando alle concessioni promesse dalla Commissione guidata da Ursula von der Leyen, queste dovrebbero interessare soprattutto la destinazione delle coltivazioni e le importazioni extra Ue. L’idea è di permettere delle deroghe alle norme della politica agricola comune (Pac) che obbligano gli agricoltori a mantenere incolta una parte importante dei loro appezzamenti. La Commissione ha anche proposto dei limiti alle importazioni dall’Ucraina. La proposta è, però, piuttosto debole visto che Bruxelles sarebbe orientata a rinnovare l’esenzione dai dazi doganali per i prodotti agricoli di Kiev, sebbene con delle «misure di salvaguardia». Queste servirebbero a limitare i volumi dei prodotti più sensibili come il pollame. Le proposte Ue (che saranno sul tavolo del Consiglio straordinario di oggi) sono state accolte con scetticismo dagli agricoltori francesi. Véronique Le Floc’h, presidente della Coordination rurale, ha detto su Cnews che le proposte di Bruxelles sono solo «misure temporanee».Nel frattempo in Italia gli agricoltori sono scesi in piazza in varie città. Le manifestazioni più importanti si sono svolte a Orte (Viterbo) e a Verona. Qui, all’esterno della Fieragricola, un presidio di agricoltori che è stato visitato dal ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, che ha auspicato come «non ci debbano essere agricoltori contro agricoltori» e che è necessario «proteggere il made in Italy» perché «se non difendiamo questo livello di qualità, il giusto prezzo, il giusto reddito dei nostri agricoltori, noi come nazione perdiamo il senso di esistere. In Italia, dove sono stati sperperati miliardi di euro per pagare gente che campava sulle vostre spalle perché poteva ma non andava a lavorare, col nostro bilancio ci carichiamo una spesa che la ricca Germania toglie e la Francia mette in discussione».
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.