2024-08-12
Adieu alle Macroniadi con l’oro nel volley
Il trionfo delle ragazze di Julio Velasco regala all’Italia l’ultima medaglia: superato il bottino di Tokyo. Ma anche all’atto finale, nei Giochi trionfa il politicamente corretto, con le due pugili iperandrogine nominate portabandiera. E Imane Khelif denuncia gli «odiatori» online.Le Olimpiadi di Parigi sono state una vetrina del politicamente corretto: cominciate e concluse sotto il segno di un’agenda ideologica che sembra aver preso il controllo sull’intero movimento sportivo globale. Il sipario è calato ieri sera, con le atlete più controverse, Imane Khelif e Lin Yu-Ting, che hanno sfilato con le bandiere delle loro nazioni, rispettivamente l’Algeria e la Thailandia, concludendo così una manifestazione che più che celebrare lo sport sembra aver voluto dare spazio alle battaglie sociali e politiche di una certa area progressista. Non c’è da stupirsi. Khelif e Yu-Ting sono state al centro di polemiche fin dall’inizio dei Giochi, non tanto per le loro prestazioni (hanno conquistato l’oro nei pesi welter e piuma, ma erano state escluse dai mondiali Iba dopo le verifiche sull’identità sessuale) ma per questioni che con lo sport hanno ben poco a che fare, diventando inconsapevoli portatrici di un messaggio che poco ha a che fare con lo spirito olimpico e molto con il politicamente corretto imperante. E così, eccole, in prima fila nella cerimonia di chiusura, a sventolare le bandiere, come eroine di una battaglia che si è combattuta tutta fuori dai campi di gara, nei tribunali mediatici e sui social network. L’Italia, invece, è stata rappresentata da una coppia (nello sport e anche nella vita), Gregorio Paltrinieri e Rossella Fiamingo: il primo ha conquistato due medaglie in piscina, mentre Fiamingo ha portato a casa un oro nella prova a squadre di scherma. Il grande successo azzurro, però, è arrivato con la pallavolo femminile: l’allenatore Julio Velasco in quattro mesi ha costruito un team vincente e ha guidato le azzurre a una vittoria schiacciante sugli Stati Uniti, concedendo solo un set (con le domenicane) in tutto il torneo. In finale le statunitensi hanno potuto solo inchinarsi. E Velasco ci è riuscito a 72 anni e al femminile, lui che aveva mancato l’appuntamento con i «fenomeni», la squadra più forte del secolo, argento ad Atlanta nel 1996. Alla fine i podi azzurri sono saliti a quota 40: 12 ori, 13 argenti e 15 bronzi, per un bottino che vale il nono posto nel medagliere, giusto davanti alla Germania (pari ori e pari argenti, ma con sette bronzi in più), e che ha eguagliato il risultato di Tokyo 2021 ma con due ori in più rispetto ai dieci di tre anni fa. E mentre a cinque giorni dalla chiusura delle Olimpiadi il ministro dello Sport, Andrea Abodi, lascia trapelare che il ciclo di Giovanni Malagò alla guida del Coni potrebbe essere ormai giunto al capolinea, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha mandato un messaggio di tutt’altro tono, chiamando proprio Malagò e chiedendogli di trasmettere i suoi complimenti alle ragazze della pallavolo italiana e all’allenatore. A tutti gli atleti italiani, invece, sono arrivati i complimenti del presidente del Consiglio Giorgia Meloni: «Grazie per aver incarnato al meglio lo spirito olimpico, per averci fatto sognare e per aver portato in alto i colori dell’Italia nel mondo. Siamo orgogliosi di voi». Gli Stati Uniti, con il loro colpo di coda finale, si sono aggiudicati il medagliere di Parigi 2024 grazie alle prodezze delle ragazze del basket. A’Ja Wilson e compagne hanno ripetuto l’impresa dei colleghi uomini, battendo la Francia in una partita al cardiopalma: 67-66 il punteggio finale, che ha regalato agli Usa l’ottavo oro consecutivo nel basket femminile. Ma non è solo una vittoria, è il quarantesimo oro a stelle e strisce di questi giochi, che permette agli States di superare la Cina grazie al totale complessivo delle medaglie: 126 contro 91. Un bottino che parla da solo. Ogni Olimpiade estiva, poi, ha il suo re indiscusso: quello dei cento metri maschili, la gara delle gare, l’unica che conta davvero quando si parla di velocità pura. A Parigi, il trono è andato, come da copione, all’americano Noah Lyles, il favorito della vigilia, che ha tagliato il traguardo al fotofinish, lasciando agli avversari solo le briciole. Ma la gloria, si sa, non è mai garantita. Colpito dal Covid, Lyles ha dovuto ridimensionare le sue ambizioni, accontentandosi di un bronzo nei 200 metri e rinunciando alla staffetta 4x100. Eppure, il suo nome rimarrà scolpito nella storia delle Olimpiadi: nel 2024 l’uomo più veloce del mondo è stato lui. Gli Usa, però, ringraziano soprattutto la palla a spicchi, che li issa in cima al mondo scippando il primato alla Cina, mentre le ambizioni dei francesi si sono spente al quinto posto, con 64 medaglie in totale e una scia di polemiche che supera di gran lunga il loro medagliere e che continuerà a far parlare ancora per un po’, visto che la Procura di Parigi ha aperto un fascicolo sull’esplosione social post inaugurazione in drag queen style. Ma dovrà occuparsi anche di un altro caso: la Khelif, scesa dal ring, ha deciso di scatenarsi su un altro campo, quello giudiziario, ritenendosi vittima di una campagna di odio. Una scelta meditata da giorni, ma resa pubblica solo dopo il trionfo di venerdì. A darne notizia è stato il suo avvocato, Nabil Boudi: «Imane, dopo aver vinto una medaglia d’oro, ha deciso di intraprendere una nuova battaglia, quella per la giustizia, la dignità e l’onore». Secondo l’avvocato si è assistito «alla più grande campagna mondiale di cyberbullismo scatenata contro una singola persona». Ora probabilmente troverà la sua risposta nelle aule di un tribunale francese. Ma una cosa è certa: il politicamente corretto ha già trionfato e a perdere è stato lo sport.
Il presidente di Assoprevidenza Sergio Corbello (Imagoeconomica)
Il presidente di Assoprevidenza Sergio Corbello: «Dopo il 2022 il settore si è rilanciato con più iscritti e rendimenti elevati, ma pesano precariato, scarsa educazione finanziaria e milioni di posizioni ferme o con montanti troppo bassi».