2022-08-12
Accuse ad Atene: respinge i barconi. In Italia ecco altri 300 clandestini
Previsto per oggi pure l’approdo a Pozzallo di Sea Eye 4. In Sicilia i centri sono in tilt.Respinti dalla Grecia, 130 passeggeri di un barcone che cercavano di raggiungere illegalmente le isole greche del mare Egeo, sono stati soccorsi dalla Guardia costiera turca. Il quotidiano turco Hurriyet, citando un comunicato della Guardia costiera, ricostruisce che le quattro operazioni di salvataggio risalgono all’8 e al 9 agosto. Ankara accusa Atene di respingere verso le acque turche gommoni carichi di clandestini che tentano di raggiungere il territorio greco. Ed è scoppiata la polemica: le autorità greche affermano che ci sono decine di dispersi, rivendicando che una nave della Marina greca e tre navi mercantili starebbero ancora cercando tra le 30 e le 50 persone. Malta non accoglie, la Grecia respinge e l’Italia? Ieri sono approdati in quasi 300. Con nove diverse imbarcazioni, ne sono arrivati 238 (quasi tutti tunisini) a Lampedusa. Mercoledì gli approdi erano stati dieci, per un totale di 161 persone. All’hotspot, che mercoledì, a metà mattinata, ospitava 299 persone (su 350 posti disponibili), ora ne conta quasi 600 migranti. Sono finiti nel centro di contrada Imbriacola pure i 40 passeggeri di un barcone che si è capovolto mentre erano in corso le operazioni di trasbordo su Astral, la nave della Ong spagnola Open Arms. Si è sfiorata la tragedia. Una costante (che il Viminale e una certa sinistra che propaganda l’accoglienza a go go continua a ignorare) quando aumentano le partenze. Come dimostra il recupero in mare, mercoledì, di otto cadaveri, dopo l’ultimo naufragio avvenuto al largo delle isole tunisine di Kerkennah. Bilancio: tre donne, un uomo e quattro bambini. A bordo del barcone, diretto in Italia, c’erano una trentina di persone.Sbarcherà oggi, invece, al porto di Pozzallo il taxi del mare Sea Eye 4, con 87 passeggeri. La nave della Ong ha atteso dieci giorni in mare prima di ottenere l’assegnazione di un porto di sbarco e l’indicazione di andare a Pozzallo. Con i centri d’accoglienza siciliani in tilt, che ospitano già quasi 10.000 persone, ovvero il 10 per cento di tutti gli approdati. Al pari dell’Emilia Romagna e subito sotto alla Lombardia, che con l’11 per cento guida ora la classifica italiana dell’ospitalità. In 59, invece, sono approdati a Roccella Jonica. Una motovedetta della Sezione operativa navale della Guardia di finanza ha intercettato, affiancato e bloccato in sicurezza, a circa 3,5 miglia da Punta Stilo, l’imbarcazione con bandiera di cortesia Usa. Una volta preso il controllo dell’imbarcazione, i finanzieri l’hanno scortata in porto. Giunti a terra i migranti sono stati affidati al personale del sistema di accoglienza. Due turchi sono stati fermati dopo le indagini avviate dagli investigatori del Roan della Guardia di finanza e del commissariato di polizia di Siderno, perché ritenuti gli scafisti trafficanti di esseri umani che hanno pilotato la nave fino alle coste della Locride. In Puglia invece Mohammed Elmajdi, presidente di Anolf Puglia (associazione che supporta i migranti) e segretario territoriale della Cisl di Foggia, ha denunciato di essere stato «aggredito violentemente e sequestrato per quasi un’ora da un gruppo di stranieri prepotenti» all’interno del Gran Ghetto di Rignano, nelle campagne di San Severo. Secondo quanto riferito dalla Cisl, «a Elmajdi è stata sottratta anche l’auto (poi restituita)». Era andato a visitare il campo che ospita quasi un migliaio di stranieri, la maggior parte braccianti agricoli, per insediarsi e attivare le misure di sostegno e inclusione previste dai servizi di accoglienza, tutela e contrasto al caporalato. La Cisl, durante un incontro in Prefettura (dove si è appena insediato, dopo quasi due mesi di buco lasciati dal ministro dell’Interno Luciana Lamorgese in una città particolarmente difficile, il nuovo prefetto Maurizio Valiante), ha chiesto «la presenza costante delle forze dell’ordine nel campo». La questione verrà trattata durante il tavolo tecnico per l’ordine pubblico e la sicurezza.
Sehrii Kuznietsov (Getty Images)