2024-02-08
«Accordo». «Non è vero». Botta e risposta su Sanremo tra i Gilet verdi e la Rai
Riscatto agricolo annuncia: «15 mezzi in partenza, quattro di noi saranno sul palco». Viale Mazzini smentisce: «Zero contatti». Nella Capitale spunta l’idea Circo Massimo.Sanremo sì, Sanremo no. Si potrebbe parafrasare una celebre canzone, portata al successo proprio sul palco del Festival, per descrivere la situazione relativa alla partecipazione di una rappresentanza degli agricoltori alla kermesse canora, in modo da consentire loro di spiegare le ragioni di una protesta che ormai ha assunto dimensioni continentali. Il quadro, infatti, almeno fino a ieri sera è rimasto abbastanza nebuloso, con il conduttore del Festival, Amadeus, che aveva ribadito la propria disponibilità ad accogliere al teatro Ariston il movimento dei trattori. L’apertura, inizialmente, non si era trasformata in un invito ufficiale, secondo quanto avevano annunciato alcuni esponenti degli agricoltori. Verso sera, poi, quella che sembrava la svolta: i giovani agricoltori appartenenti a Riscatto agricolo (una delle sigle più rilevanti della protesta) fanno sapere che una loro delegazione composta da quattro persone sarebbe salita sul palco col Tricolore in mano, dopo essere entrata a Sanremo con 15 trattori, partendo da Milano la sera prima. «Porteremo al Festival le nostre preoccupazioni», aveva dichiarato uno di loro ai cronisti, «le nostre paure e le nostre fatiche, per illustrare le molte idee e proposte di noi giovani agricoltori, per continuare a sperare nel futuro della nostra agricoltura e determinati nel continuare gli insegnamenti dei nostri genitori e dei nostri nonni. Solo con un’agricoltura viva», ha aggiunto, «c’è vita, c’è sicurezza e sovranità alimentare, c’è rispetto dell’ambiente, c’è futuro». Poi, la doccia fredda, quando fonti interne alla Rai, lasciando intuire una differenza di vedute, hanno smentito «categoricamente» qualsiasi contatto con Riscatto agricolo e di conseguenza qualsiasi accordo definitivo. In precedenza, Fabrizio Casinelli, capo ufficio stampa di viale Mazzini, aveva rivelato un certo scetticismo: «Non sappiamo con chi parlare», aveva detto, «non c’è un interlocutore preciso con cui entrare in contatto». Nel frattempo, faceva il suo ingresso nel centro di Sanremo con la mucca Ercolina, simbolo della protesta, un gruppo di allevatori in «pressing» sull’organizzazione del Festival. Tra questi Michele Bellini, che spiegava il senso della richiesta di salire sul palco: «La nostra protesta è pacifica, vogliamo solo che migliori il nostro settore. Il nostro appello ad Amadeus», aveva aggiunto, «è questo: noi siamo qua, aspettiamo il suo invito, piuttosto lasciamo qui la mucca e veniamo lì a piedi per cercare di risolvere questa situazione delle nostre aziende». Non sono endorsement eccellenti, come quello dell’attrice Ornella Muti e di sua figlia, Naike Rivelli, che sostengono di voler raggiungere Sanremo a bordo di un trattore in solidarietà alla protesta, distribuendo arance calabresi. Il gruppo di agricoltori che poi è partito alla volta della Liguria, prima di accendere i motori in mattinata era stato audito in commissione alla Regione Lombardia, incassando pieno sostegno dal centrodestra locale: l’assessore regionale all’Agricoltura, Alessandro Beduschi, ha detto che «è necessario un totale cambiamento di direzione di politica comunitaria a Bruxelles, che a oggi si è diretta troppo verso l’aspetto ambientale e non su quello agricolo». Nella loro audizione, questi ultimi hanno spiegato che è impossibile sopravvivere con le attuali remunerazioni, se confrontate ai costi di gestione e a problemi come i pagamenti della Pac europea, i danni causati dalla fauna selvatica e dalla peste suina. Quanto al resto d’Italia, le proteste non si placano: l’attenzione, oltre che su Sanremo, è focalizzata sulla Capitale, dove i trattori provenienti da una buona fetta del Paese stanno ingrossando i presidi alle porte della città, in attesa di decidere le modalità della protesta e di negoziare con le autorità. Il presidio più nutrito, per il momento, è quello di via Nomentana, e nelle ultime ore si sta provando a individuare la data e il luogo della manifestazione. Una delle ipotesi che sta prendendo maggiormente quota è quella che prevede un’invasione pacifica del Circo Massimo al termine della prossima settimana, ma nulla per il momento è definito. Un sit-in degli agricoltori si è tenuto anche a l’Aquila, prima dell’arrivo del premier Giorgia Meloni, attesa nel capoluogo abruzzese per la firma di un accordo di coesione con il governatore, Marco Marsilio. I manifestanti hanno poi consegnato il loro cahier de doléances allo staff del presidente del Consiglio, ma la protesta è attiva anche in altre zone, come nel basso Molise, dove 50 trattori si sono incolonnati sulla statale Adriatica, o nel Foggiano, dove 70 mezzi agricoli hanno percorso la statale 16. Anche in Europa, la protesta non ha perso spinta: particolarmente calda la situazione in Spagna, dove migliaia di agricoltori hanno effettuato blocchi un po’ ovunque. I trattori hanno bloccato l’accesso al porto di Malaga, ai mercati generali di Saragozza, Valladolid e Castiglia y Leon e anche l’accesso ad alcune città. Il punto più alto della protesta spagnola è stato toccato a Barcellona, dove centinaia di trattori sono entrati nel capoluogo catalano in due punti della città, prima di essere ricevuti dal governatore, Pere Aragones. Sul fronte legislativo, il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, nel corso del question time a Montecitorio, ha fatto sapere che «è allo studio per il primo provvedimento possibile, forse anche per il Milleproroghe, un’esenzione Irpef per chi necessita di un effettivo sostegno».
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.