2023-05-13
In Italia si spende meno rispetto a Olanda, Francia e Germania. Il Papa contro il mercato? Può offrire gli immobili della Chiesa.Dopo il reddito di cittadinanza, la sinistra è scesa in campo per una sorta di affitto di cittadinanza agli studenti fuori sede. Come nel primo caso, l’aiuto dovrebbe essere senza nessuna contropartita. Non sia mai parlare di merito, di curriculum universitario. Al Pd non pare vero piantare la bandierina su questa ennesima battaglia per i diritti, sganciati dai doveri, come se fosse a rischio la possibilità di studiare. Eppure in Italia la rete delle università è quasi “condominiale”, a diffusione capillare. Siccome spesso si fanno i confronti con la situazione oltralpe, vediamo cosa riserva il mercato agli universitari delle principali città europee. HousingAnywhere, la piattaforma internazionale di alloggi per studenti e giovani professionisti, analizzando i suoi dati interni, è in grado di fornire uno scenario dei costi abitativi. I dati si riferiscono al secondo trimestre del 2022, quindi potrebbero essere aumentati. Al top c’è Amsterdam, la più costosa in assoluto, a causa della scarsità degli alloggi e di una domanda sostenuta: l’offerta oscilla tra 1.950 euro per un piccolo appartamento a 1.805 euro per un monolocale a 800 euro per una stanza singola. A Berlino si raggiungono i 600 euro per una stanza e i 1.237 euro, in media, per un monolocale. A Parigi è impossibile trovare un monolocale sotto i 740 euro, mentre una stanza singola circa a 740 euro. Un appartamentino va oltre i 1.900 euro. A Barcellona, altra città con una effervescente vita universitaria, il prezzo medio per le stanze private è di 550 euro e di mille euro per i monolocali. Monaco, meta di prestigio, ha un’offerta simile a Parigi: 1.350 euro medi per un monolocale e 775 euro per un posto letto. A Madrid che pure ha un costo della vita abbordabile per uno studente, le stanze private si affittano a 508 euro. Bruxelles è più conveniente con 780 euro mensili per un monolocale e 550 euro per una stanza. A Francoforte 640 euro per una stanza e circa 900 euro per un monolocale. Vienna con 490 euro mensili, è la più economica, per un posto letto. Canoni abbordabili ad Atene dove una stanza costa 340 euro e un monolocale 475 euro. Guardando quindi a queste cifre, Milano e Roma non sono le pecore nere. Inoltre i fitti non vanno estrapolati dal costo della vita. Come ha spiegato il ceo di HousingAnywhere, Djordy Seelmann, tra il 2021 e il 2022, quindi nell’arco di soli 12 mesi, città come Amsterdam, Berlino, Monaco e Parigi, hanno registrato aumenti importanti per i monolocali, dal +40,7% di Parigi al 50% di Amsterdam dovuti essenzialmente, all’inflazione e all’eccesso di domanda di alloggi a medio e lungo termine. Un discorso che vale soprattutto per l’Italia dove l’inflazione morde di più e ha eroso redditi rimasti bloccati da anni. Bisognerebbe poi considerare il rapporto tra il valore del bene immobilizzato e il relativo investimento. A Roma, ma soprattutto a Milano, chi ha un immobile, ha speso circa 5.000-7.000 euro al metro quadro, se in posizione semicentrale, e non si può pensare che sia disposto ad applicare un canone in perdita rispetto alle aspettative di reddito. E non si può pensare nemmeno, che si faccia carico del problema delle locazioni per gli studenti. Sul tema del caro alloggi è intervenuto anche Papa Francesco nel corso della seconda giornata degli Stati generali della Natalità, all’Auditorium della Conciliazione, a Roma. Il Pontefice ha chiamato in causa la politica e se l’è presa con il mercato libero, che «senza gli indispensabili correttivi, diventa selvaggio e produce situazioni e disuguaglianze sempre più gravi». Il Santo Padre suggerisce forse di mettere le briglia al mercato? Eppure Papa Francesco ha mostrato di essere attento alla redditività del patrimonio del Vaticano quando ha deciso, a febbraio scorso, l’azzeramento degli affitti gratuiti riservati ai cardinali, per migliorare i ricavi nelle casse dello Stato pontificio. Tutti ricordano poi che il pagamento dell’imposta immobiliare è stata per anni, al centro di un vivace dibattito. È intervenuta pure la Commissione europea a sollecitare il recupero da parte dell’Italia di 5 anni di Ici, dal 2006 al 2011, poiché l’esenzione in quegli anni, si configura come aiuti di Stato illegalmente concessi. Bruxelles già nel 2012, aveva dichiarato l’esenzione fiscale dell’Italia incompatibile con le norme comunitarie sugli aiuti di Stato, ma aveva rinunciato al recupero, perché le banche dati fiscali e catastali non consentivano l’identificazione dei beneficiari. Poi però la Commissione ha ribadito che non si può escludere la possibilità di ottenere almeno un recupero parziale dell’aiuto. Che ne è stato di quei soldi?La Santa Sede ha un patrimonio di oltre 4.000 immobili di cui il 92% nella Provincia di Roma, come risulta dal bilancio analitico. Il 27% (1.866 unità) è destinato al libero mercato, mentre il rimanente è funzionale alle necessità istituzionali per dipendenti e pensionati della Curia romana. Libero mercato significa che vengono applicati canoni di mercato. Al 2021 risultavano 688 unità immobiliari sfitte, di cui 288 pertinenziali. Ma allora perché non destinare almeno una parte di questo patrimonio, a residenze per gli studenti con canoni calmierati.
Francesca Albanese (Ansa)
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(Ansa)
Il premier congela la riforma fino alle prossime presidenziali, ma i conti pubblici richiedono altri sacrifici. Possibile tassa sui grandi patrimoni. Il Rassemblement national: «Progetto di bilancio da macelleria fiscale».
Andrea Sempio. Nel riquadro, l'avvocato Massimo Lovati (Ansa)
- Alla base della decisione, la mancata condivisione di alcune strategie difensive ma soprattutto l’esuberanza mediatica del legale, che nelle ultime settimane aveva parlato a ruota libera su Garlasco. Lui: «Sono sorpreso».
- Ieri l’udienza davanti al tribunale del Riesame. Lo sfogo dell’ex procuratore Venditti: «Mai preso soldi». Sarà la Cassazione a decidere sul conflitto tra Pavia e Brescia.
Lo speciale contiene due articoli.
2025-10-15
Dimmi La Verità | Daniele Ruvinetti: «Tutti i dettagli inediti dell'accordo di pace a Gaza»
Ecco #DimmiLaVerità del 15 ottobre 2025. Ospite Daniele Ruvinetti. L'argomento di oggi è: "Tutti i dettagli inediti dell'accordo di pace a Gaza".