2019-05-26
Stefano Ricci, l’eleganza incontra l’arte
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La Reggia di Caserta scelta per presentare la collezione primavera-estate 2020, proseguendo così il tour dell'Italia alla ricerca della bellezza: «Si procede nel piano di investimenti, nuove aperture a Manila e in Australia». Ricavi a +5% nel primo trimestre. Luci accese su Milano moda uomo ma Prada preferisce sfilare in Cina. Dal 14 al 17 giugno la kermesse dell'abbigliamento maschile. Alla ribalta 52 collezioni. Il programma del 72esimo Festival di Cannes prevede film fino al 25 maggio con la proclamazione del vincitore. E non c'è dubbio che fino a quella data, oltre alle pellicole, tengano banco i vestiti delle attrici. Lo speciale comprende tre articoli. «Ovunque una cura maniacale del dettaglio, dal taglio di un marmo, all'oro delle finiture o il grado d'inclinazione dei camminamenti nella natura», dichiara Filippo Ricci, direttore creativo di Stefano Ricci spa. «Nulla è affidato al caso nell'armonia che sovrasta l'ambiente voluto dai Borbone, impreziosito da Gioacchino Murat e oggi fiera espressione della vera ricchezza del Paese che è poi il nostro patrimonio artistico e ambientale». La stessa cura del dettaglio che da sempre contraddistingue le creazioni del brand, dall'armonia delle forme alla preziosità dei materiali. Anche questa collezione conferma il sapere di un marchio di altissimo livello. Ecco i gessati esclusivi, la maglieria colorata, la seta tecnica ultraleggera, gli abiti gran sera con tessuti inarrivabili per preziosità e manifattura. Stile impeccabile nella sahariana con dettagli in pelle scamosciata e doppia chiusura anteriore con cerniera e bottoni e nei giubbotti in suede traforato ed altri con interni in seta esclusiva stampata a mano. Non mancano gli accessori: sneaker leggere dai fondi innovativi e zaini fatti a mano con l'iconico motivo Sr. Una collezione che celebra la bellezza italiana, l'armonia delle proporzioni degli abiti che si specchiano in quella dei decori neoclassici, tra lampi rosso fiamma, giallo grano, blu galassia, azzurro urano, sabbia del deserto e bianco leuko. «Dopo aver chiuso l'esercizio 2018 a quota 150 milioni, il primo trimestre 2019 ha registrato una crescita nel fatturato del 5% in linea con le previsioni», dichiara il ceo Niccolò Ricci. «Sono dati che consentono di guardare al futuro con un moderato ottimismo a fronte di turbolenze internazionali legate alle questioni dazi e alle incertezze europee. La società prosegue nel proprio piano di investimenti e nuove aperture: dopo Sochi e Singapore, nelle ultime settimane abbiamo inaugurato la boutique di Manila e consolidato la presenza nei department store Neiman Marcus con due nuovi shop-in-shop mentre nell'estate saranno completate due shop-in-shop relocation in Australia come ulteriore potenziamento della nostra rete globale». Un grande successo che è la realtà di una grande famiglia. Riconosciuto nel mondo come modello di puro family business, Stefano Ricci - fondatore, presidente e designer - è affiancato nella gestione del brand eponimo dalla moglie Claudia e dai figli, Niccolò e Filippo. La famiglia è costantemente impegnata nel portare la moda italiana ed il suo stile inconfondibile all'estero, con 66 boutique mono-brand, che includono flagship stores nelle capitali di tutto il mondo, oltre a 19 shop-in-shop. Dal 1972 Stefano Ricci si è trasformata da piccola azienda di manifattura familiare in un gruppo internazionale di lusso, con 600 dipendenti in tutto il mondo (tra produzione rigorosamente italiana e retail) e sede centrale sulle colline di Fiesole che si estende su più di 9.000 metri quadri. Ora il nuovo capitolo di un viaggio che rinnova, stagione dopo stagione, il richiamo estetico all'esclusività, la vocazione all'etica del ben fatto e la ricerca della bellezza come obiettivo. E che ha visto, per una notte, Stefano Ricci farsi re.