2024-01-03
In 4 anni 2 milioni di auto in meno
Le elettriche si fermano al 4,2% del mercato. Spuntano gli incentivi: tra 6.000 e 13.750 euro per i veicoli non a combustione. Intanto Stellantis è sempre più lontana dall’Italia.Il 2023 si è chiuso con 1.566.448 immatricolazioni di auto, il 18,96% in più del 2022. Nel mese di dicembre sono state vendute 111.136 auto con una crescita del 5,9% sullo stesso mese dell'anno precedente. Secondo il centro studi Promotor, però, in valore assoluto, rispetto al 2019, nel quadriennio 2020-2023 sono state immatricolate 1.944.794 auto in meno. In quattro anni, insomma, sono state perse quasi 2 milioni di vetture. Questa contrazione non è stata accompagnata da un calo delle auto in circolazione. Anzi, è successo il contrario. Le auto circolanti sono passate da 39.545.232 del 2019 a 40.839.063 del 2023 e il tasso di motorizzazione privata del Paese è salito a 69 auto per ogni 100 abitanti, livello record in ambito mondiale. Questo è dovuto al fatto che una quota maggiore del passato di auto nuove acquistate non è andata a sostituire auto già possedute ma ad aumentare il numero di auto dei singoli proprietari. Non solo. Nel 2023 le vendite di auto elettriche sono aumentate del 35% ma la quota di mercato è solo del 4,2%.Nel frattempo, il ministero delle imprese e del made in Italy ha convocato per il 1° febbraio un incontro sull’automotive presieduto dal ministro Adolfo Urso. Al tavolo parteciperanno i principali rappresentanti delle imprese del settore, oltre alle organizzazioni della filiera, e «verrà illustrato il nuovo piano degli incentivi di prossima attivazione», riferisce una nota. Si parte dagli incentivi per le auto elettriche, che dovrebbero variare da 6.000 euro a 13.750 euro, in caso di rottamazione di un’auto Euro 2 e un Isee inferiore a 30.000 euro. Il supporto per l’acquisto di vetture ibride si aggirerebbe invece tra 4.000 e 10.000 euro, mentre per le auto a basse emissioni andrebbe da 1.500 a 3.000 euro. Sono queste le principali proposte presenti nella bozza sul rinnovo degli incentivi auto, che è stata consultata dall’agenzia Ansa, e sulla quale il governo intende mettere in campo risorse per un totale di 930 milioni, di cui 570 milioni provenienti da nuovi fondi destinati al settore automobilistico e il resto proveniente dai residui degli incentivi precedenti. Intanto, sono state calendarizzate le riunioni dei gruppi di lavoro previsti dal tavolo Stellantis: tra lunedì 22 e mercoledì 24 gennaio si terranno le prime 5 riunioni. Inoltre, nel corso del mese di febbraio, sono programmate ulteriori due convocazioni per ogni singolo gruppo di lavoro, per un totale di 15 incontri. Il governo vara, dunque, gli incentivi. Mentre, però, proprio Stellantis sta spostando sempre di più all’estero le produzioni. Lo scorso 3 dicembre il presidente serbo Aleksandar Vucic ha detto di aspettarsi che la casa automobilistica nata dalla fusione tra i gruppi Fiat Chrysler Automobiles e Psa inizi a produrre presto la nuova Panda elettrica nello stabilimento di Kragujevac. La Topolino, 100% elettrica, è invece realizzata nello stabilimento della Psa di Kenitra, in Marocco, mentre la nuova 600 ibrida ed elettrica è assemblata a Tychy, in Polonia, fabbrica in cui vedono la luce anche le 500 non elettriche, fino al 2019 prodotte anche a Toluca, in Messico. Ha origini turche la Tipo, prodotta dal 2015, che dal 2017 ha soppiantato la Bravo. La berlina è infatti assemblata nello stabilimento di Bursa, città che conta oltre tre milioni di abitanti. Il Doblò, anche nella sua versione elettrica, è invece costruito tra Spagna e Portogallo, in particolare a Vigo e a Mangualde. Il van E-Ulysse è infine realizzato nello stabilimento Stellantis di Hordain, in Francia. Il gruppo ha venduto in Italia nel 2023 - secondo le elaborazioni di Dataforce - 591.156 auto, il 10,5% in più dell'anno precedente. La quota di mercato è pari al 33,5% contro il 36,3%. A dicembre le immatricolazioni del gruppo sono state 36.833, in calo del 4,6% rispetto all'analogo periodo del 2022, con la quota di mercato che scende dal 32,5% al 28,7%.