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2023-06-13
1000 Miglia 2023 al via da Brescia
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L’edizione 2023 della 1000 Miglia è finalmente partita. Alle 12:30 la prima delle auto in gara, una O.M. 665 SUPERBA del 1927, ha aperto la via per il Castello di Brescia, dove si è svolto il primo blocco di Prove Cronometrate. Dopo il Controllo Timbro in Piazza Vittoria, il convoglio ha poi lasciato Brescia per dirigersi verso l’Aerobase Militare di Ghedi, primo dei cinque luoghi simbolici in cui la corsa passerà in occasione del Centenario dell’Aeronautica Militare.
Nel corso della prima giornata di gara gli equipaggi percorreranno circa 360 chilometri, a fronte degli oltre 2000 totali di questa inedita edizione a cinque tappe, e sono attesi all’arrivo di Cervia-Milano Marittima alle 21:30. Nei prossimi giorni, driver e copiloti dovranno misurarsi in 34 Controlli Timbro, 23 Controlli Orari, 144 Prove Cronometrate e 8 Prove di Media con 25 rilevamenti segreti. 1000 Miglia però, oltre ad essere sinonimo di audacia, significa anche bellezza e valorizzazione del territorio. La Freccia Rossa infatti, offrirà come sempre scorci e atmosfere che solo l’Italia può offrire. Novità assoluta del percorso di quest’anno il passaggio in Piemonte, che ha due precedenti soltanto nella storica gara di velocità nel biennio 1947-48.
Poco prima dell’accensione dei motori si sono espressi così i campioni in carica Andrea Vesco e Fabio Salvinelli: «Quasi trent’anni di esperienza aiuteranno in una gara così lunga e ricca di imprevisti. Siamo sereni, la pressione è sugli avversari. Noi faremo di tutto per migliorare la prestazione dell’anno scorso». A bordo della loro Alfa Romneo 6C 1750 SS ZAGATO del 1969 proveranno a ripetersi anche quest’anno per regalare ad Andrea Vesco il titolo di primo pilota della storia ad aver vinto quattro edizioni consecutive della 1000 Miglia. Al via anche la quinta edizione della 1000 Miglia Green, riservata a Hypercar, Supercar e Brand Premium Fullelectric, e il quattordicesimo Ferrari Tribute 1000 Miglia al quale sono ammesse 119 vetture della casa di Maranello costruite dopo il 1958. Quest’anno infine sarà presente nel convoglio un veicolo speciale: la Maserati MC20 Cielo del progetto del Politecnico di Milano 1000 Miglia Autonomous Drive che percorrerà alcuni tratti del percorso in modalità di Guida Autonoma per la prima volta su strade aperte.
La prima tappa di oggi, che si concluderà a Cervia-Milano Marittima dopo aver accarezzato il Lago di Garda, attraversato Verona, Ferrara, Lugo e Imola, il convoglio riprenderà la gara domani con la seconda tappa che sarà caratterizzata dal passaggio a San Marino, Senigallia, Macerata, dove è prevista la sosta pranzo, Fermo e Ascoli Piceno e dalla sfilata finale in via Veneto a Roma. Giovedì 15 giugno, invece, sarà la volta della terza tappa: si risalirà dalla Capitale proponendo il pranzo in gara nella spettacolare Siena, proseguirà verso Pistoia, il Passo dell’Abetone, Modena e Reggio Emilia e terminerà a Parma. Venerdì 16, durante il quarto giorno di gara, dopo Stradella e Pavia, la corsa raggiungerà il Piemonte con pranzo ad Alessandria, poi Asti e Vercelli e, via Novara, si dirigerà verso il centro di Milano che ospiterà l’ultima notte di gara. Il gran finale è previsto nella giornata di sabato 17 giugno: nella quinta tappa, dopo il saluto a Bergamo, città gemella di Brescia quale capitale della Cultura 2023, e il transito dalla Franciacorta, Ospitaletto e Gussago, la 1000 Miglia 2023 si concluderà a Brescia in tarda mattinata con un circuito cittadino prima della passerella finale sulla pedana di Viale Venezia e del pranzo di chiusura. In serata, infine, l’arrivederci al 2024 con la notte bianca della Freccia Rossa, la 1000 Miglia The Night che concluderà l’intensa settimana.
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È scattata quest'oggi alle 12:30 l'edizione numero 41 della storica corsa automobilistica che coinvolge 417 auto in cinque giornate e un percorso di oltre 2000 chilometri.L’edizione 2023 della 1000 Miglia è finalmente partita. Alle 12:30 la prima delle auto in gara, una O.M. 665 SUPERBA del 1927, ha aperto la via per il Castello di Brescia, dove si è svolto il primo blocco di Prove Cronometrate. Dopo il Controllo Timbro in Piazza Vittoria, il convoglio ha poi lasciato Brescia per dirigersi verso l’Aerobase Militare di Ghedi, primo dei cinque luoghi simbolici in cui la corsa passerà in occasione del Centenario dell’Aeronautica Militare.Nel corso della prima giornata di gara gli equipaggi percorreranno circa 360 chilometri, a fronte degli oltre 2000 totali di questa inedita edizione a cinque tappe, e sono attesi all’arrivo di Cervia-Milano Marittima alle 21:30. Nei prossimi giorni, driver e copiloti dovranno misurarsi in 34 Controlli Timbro, 23 Controlli Orari, 144 Prove Cronometrate e 8 Prove di Media con 25 rilevamenti segreti. 1000 Miglia però, oltre ad essere sinonimo di audacia, significa anche bellezza e valorizzazione del territorio. La Freccia Rossa infatti, offrirà come sempre scorci e atmosfere che solo l’Italia può offrire. Novità assoluta del percorso di quest’anno il passaggio in Piemonte, che ha due precedenti soltanto nella storica gara di velocità nel biennio 1947-48.Poco prima dell’accensione dei motori si sono espressi così i campioni in carica Andrea Vesco e Fabio Salvinelli: «Quasi trent’anni di esperienza aiuteranno in una gara così lunga e ricca di imprevisti. Siamo sereni, la pressione è sugli avversari. Noi faremo di tutto per migliorare la prestazione dell’anno scorso». A bordo della loro Alfa Romneo 6C 1750 SS ZAGATO del 1969 proveranno a ripetersi anche quest’anno per regalare ad Andrea Vesco il titolo di primo pilota della storia ad aver vinto quattro edizioni consecutive della 1000 Miglia. Al via anche la quinta edizione della 1000 Miglia Green, riservata a Hypercar, Supercar e Brand Premium Fullelectric, e il quattordicesimo Ferrari Tribute 1000 Miglia al quale sono ammesse 119 vetture della casa di Maranello costruite dopo il 1958. Quest’anno infine sarà presente nel convoglio un veicolo speciale: la Maserati MC20 Cielo del progetto del Politecnico di Milano 1000 Miglia Autonomous Drive che percorrerà alcuni tratti del percorso in modalità di Guida Autonoma per la prima volta su strade aperte.La prima tappa di oggi, che si concluderà a Cervia-Milano Marittima dopo aver accarezzato il Lago di Garda, attraversato Verona, Ferrara, Lugo e Imola, il convoglio riprenderà la gara domani con la seconda tappa che sarà caratterizzata dal passaggio a San Marino, Senigallia, Macerata, dove è prevista la sosta pranzo, Fermo e Ascoli Piceno e dalla sfilata finale in via Veneto a Roma. Giovedì 15 giugno, invece, sarà la volta della terza tappa: si risalirà dalla Capitale proponendo il pranzo in gara nella spettacolare Siena, proseguirà verso Pistoia, il Passo dell’Abetone, Modena e Reggio Emilia e terminerà a Parma. Venerdì 16, durante il quarto giorno di gara, dopo Stradella e Pavia, la corsa raggiungerà il Piemonte con pranzo ad Alessandria, poi Asti e Vercelli e, via Novara, si dirigerà verso il centro di Milano che ospiterà l’ultima notte di gara. Il gran finale è previsto nella giornata di sabato 17 giugno: nella quinta tappa, dopo il saluto a Bergamo, città gemella di Brescia quale capitale della Cultura 2023, e il transito dalla Franciacorta, Ospitaletto e Gussago, la 1000 Miglia 2023 si concluderà a Brescia in tarda mattinata con un circuito cittadino prima della passerella finale sulla pedana di Viale Venezia e del pranzo di chiusura. In serata, infine, l’arrivederci al 2024 con la notte bianca della Freccia Rossa, la 1000 Miglia The Night che concluderà l’intensa settimana.
Giorgio Locatelli, Antonino Cannavacciuolo e Bruno Barbieri al photocall di MasterChef (Ansa)
Sono i fornelli sempre accesi, le prove sempre uguali, è l'alternarsi di casi umani e talenti ai Casting, l'ansia palpabile di chi, davanti alla triade stellata, non riesce più a proferire parola.
Sono le Mistery Box, i Pressure Test, la Caporetto di Iginio Massari, con i suoi tecnicismi di pasticceria. Sono, ancora, i grembiuli sporchi, le urla, le esterne e i livori fra brigate, la prosopopea di chi crede di meritare la vittoria a rendere MasterChef un appuntamento imperdibile. Tradizionale, per il modo silenzioso che ha di insinuarsi tra l'Immacolata e il Natale, addobbando i salotti come dovrebbe fare l'albero.
MasterChef è fra i pochissimi programmi televisivi cui il tempo non ha tolto, ma dato forza. E il merito, più che dei giudici, bravissimi - loro pure - a rendere vivo lo spettacolo, è della compagine autoriale. Gli autori sono il vanto dello show, perfetti nel bilanciare fra loro gli elementi della narrazione televisiva, come comanderebbe l'algoritmo di Boris. La retorica, che pur c'è, con l'attenzione alla sostenibilità e alla rappresentazione di tutte le minoranze, non ha fagocitato l'impianto scenico. L'imperativo di portare a casa la doggy bag sfuma, perché a prevalere è l'esito delle prove. Il battagliarsi di concorrenti scelti con precisione magistrale e perfetto cerchiobottismo. Ci sono, gli antipatici, quelli messi lì perché devono, perché il politicamente corretto lo impone. Ma, tutto sommato, si perdono, perché accanto hanno chi merita e chi, invece, riesce con la propria goffaggine a strappare una risata sincera. E, intanto, le puntate vanno, queste chiedendo più attenzione alla tradizione, indispensabile per una solida innovazione. Vanno, e poco importa somiglino alle passate. Sono nuovi i concorrenti, nuove le loro alleanze. Pare sempre sincero il divertimento di chi è chiamato a giudicarle, come sincero è il piacere di vedere altri affannarsi in un gesto che, per ciascuno di noi, è vitale e quotidiano, quello del cucinare.
Bene, male, pazienza. L'importante, come ci ha insegnato MasterChef, è farlo con amore e rispetto. E, pure, con un pizzico di arroganza in più, quella dovuta al fatto che la consuetudine televisiva ci abbia reso più istruiti, più pronti, più giudici anche noi del piatto altrui.
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Ecco #DimmiLaVerità del 12 dicembre 2025. Il nostro Alessandro Da Rold ci rivela gli ultimi sviluppi dell'inchiesta sull'urbanistica di Milano e i papabili per il dopo Sala.