2020-12-25
Dieci brand di moda alla conquista del 2021
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Giulia De Lellis (Instagram)
Tutti gli stilisti emergenti che, grazie a collaborazioni con i grandi del lusso e l'appoggio di cantanti e influencer, si preparano a lasciare il segno. «Il cambiamento è l’essenza stessa della moda». Con queste parole si apre il report stilato da Lyst - piattaforma di ricerca moda globale - sulle tendenze del settore nel 2020. A causa dell’emergenza sanitaria le nostre abitudini sono irrimediabilmente cambiate e avendo trascorso la maggior parte dell’anno in casa, il nostro modo di vestire ha subito un cambiamento verso uno stile più confortevole. Ad aprile, le ricerche globali di pantaloni della tuta sono cresciute del 123% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, mentre quelle di leggings sono salite del 48%.In questo panorama così insolito, dieci brand si sono affermati sul mercato con aumenti delle ricerche a tre cifre. Marine Serre, giovane stilista francese vincitore del premio Lvmh nel 2017, ha monopolizzato il mercato con la sua stampa a mezza luna, indossata da alcune delle più seguite influencer al mondo. Dua Lipa, Kylie Jenner, Selena Gomez e persino Beyoncé hanno indossato i suoi capi portando a un aumento delle ricerche sulla piattaforma del 426% in sole 48 ore dall’uscita del video musicale Black is King.A guadagnarsi il titolo non solo di brand emergente, ma di it bag dell’anno è Telfar. Il marchio newyorkese ha infatti dovuto creare una prevendita di un solo giorno per il suo accessorio pluripremiato. Economica e inclusiva, la borsa «Bushwick Birkin» è vegana e unisex. «Telfar è una linea unisex fondata nel 2005 a New York City da Telfar Clemens e venduta a livello internazionale. It’s not for you — it’s for everyone. Non è per te, ma per tutti». Lo shopper costa meno di 300 euro, ed ha registrato un aumento delle ricerche del 270% su base mensile a partire da agosto.Matthew Williams, nome di spicco della moda nonché nuovo direttore creativo per Givenchy, è la mente dietro a 1017 Alyx 9sm. Le ricerche di questo brand sono cresciute del 610% su base annua, anche grazie alle collaborazioni con i grandi nomi della moda come Nike, Moncler e Mackintosh. Anche Fear of God, con i suoi 1,8 milioni di followers ha appena stretto una partnership con uno dei marchi di lusso per eccellenza: Ermenegildo Zegna. Il brand fondato a Los Angeles nel 2005 da Jerry Lorenzo è uno dei brand di luxury streetwear più amati da Justin Bieber e Kim Namjoon (Rm dei Bts).Le ricerche di Pyer Moss sono invece aumentate del 220% su base annua e, nel 2020, la sua collaborazione di successo con Reebok si è rafforzata ancora di più: a settembre, il designer Kerby Jean-Raymond è stato persino nominato direttore creativo globale del brand di sportswear. Definito da Gq Uk «il brand più cool di cui abbiate mai sentito parlare», Casablanca ha registrato un aumento delle ricerche del 77% negli ultimi mesi. E su questa scia, l’etichetta di abbigliamento maschile – che vanta tra i suoi fan Travis Scott e J Balvin – ha lanciato in agosto anche una linea donna.Martine Rose e la sua felpa è stata una delle parole chiave più digitate su Google, con un aumento delle ricerche sulla piattaforma Lyst del 354% solo in aprile. Il collettivo di artisti e brand di streetwear di Los Angeles Brain Dead sta invece conquistando sempre più popolarità dai suoi albori come marchio un po’ più di nicchia; le ricerche di questo nome sono infatti aumentate del 120% su base annua.Dopo essere stato acquistato dal proprietario di Nanushka – marchio di moda amatissimo da influencer in tutto il mondo - il brand milanese Sunnei ha visto una crescita nelle ricerche del 108%. Infine, Chinatown Market e la sua collaborazione con Grateful Dead per un paio di Crocs esclusive ha visto la sua popolarità sestuplicarsi.
«Murdaugh: Morte in famiglia» (Disney+)
In Murdaugh: Morte in famiglia, Patricia Arquette guida il racconto di una saga reale di potere e tragedia. La serie Disney+ ricostruisce il crollo della famiglia che per generazioni ha dominato la giustizia nel Sud Carolina, fino all’omicidio e al processo mediatico.