2022-08-14
Legge Zan, cannabis e ius scholae. L’agenda dem è estranea al Paese
Istanze Lgbt, legalizzazione delle droghe terapeutiche, matrimoni «egualitari». Le priorità indicate dal partito di Enrico Letta segnano l’abbandono definitivo del ceto moderato in favore di istanze radicali.Confondere le proprie priorità e dei propri probabili elettori con le priorità effettive, reali, del Paese, mi pare quello che sta facendo il Pd guidato da Monsieur Lettà, le parisien. Vediamole. Subito approvazione del disegno di legge Zan, e introduzione del matrimonio egualitario per aiutare e sostenere le battaglie della comunità Lgbti per l’autodeterminazione, Ius scholae per immigrati, legalizzazione della cannabis terapeutica per i pazienti che ne hanno bisogno, Agenzia di coordinamento per le politiche migratorie per monitorare e gestire i flussi migratori. Queste alcune delle priorità del programma del Pd fornite dall’agenzia LaPresse, che ha potuto visionarlo.Ci sarebbe da dire molto su ogni proposta, quello che però mi interessa sottolineare subito non è quello, ma questo: un partito ha tutto il diritto di proporre quel cacchio che vuole ai propri elettori, anche cose irragionevoli - come spesso è capitato da tutte le parti -, tuttavia una cosa è proporle per accalappiare il proprio elettorato e, nel caso del Pd di Enrico Letta, andarlo a cercare al di fuori della tradizione della sinistra di questo Paese, più nei salotti bene (un po’ alla Beppe Sala dei monopattini, con il casino che si è visto poi) e nelle battaglie ideologiche (che hanno in sé anche dei temi seri ma che essendo estremizzati si rovesciano in battaglie di parte, anzi di partissima), che non tra i lavoratori, gli operai, i piccoli imprenditori, il tartassatissimo ceto medio che ormai si avvicina al tradizionale proletariato. Letta sta alla sinistra come Silvio Berlusconi a un asessuato. È ampiamente provato che tra i lavoratori ormai non lo possono vedere proprio, e non solo lui ma anche alcuni dei suoi predecessori. Bene, dicevo: una cosa è andare a cercare il consenso tra i propri potenziali elettori, altra cosa è sostenere che quel programma rappresenta le priorità del Paese. A parte il reddito di cittadinanza, che era giusto nelle intenzioni, ma totalmente sbagliato nella sua forma concreta e nella sua applicazione, per tutte le altre balle grillesche ne sa qualcosa il Movimento 5 stelle, che per come si stanno trattando tra di loro sembra degenerato nei 5 stalle. Ma son fatti loro, di Conte, Beppe Grillo & Co. Se fossi in Letta ne terrei conto. Quando si fa dell’ideologia il proprio punto di forza, nel nostro tempo dove le ideologie vere non esistono più, si costruisce la casa sulla sabbia come dice il Vangelo, che conosce certamente bene.La cosa che più impressiona, a stare a quello che ha riportato LaPresse è l’affermazione che queste priorità vengono (parole testuali) «da milioni di italiane e italiani che rivendicano la libertà e l’autodeterminazione, che vogliono pari dignità». Ora io non so, sinceramente, e forse per ignoranza se esistano un Pagnoncelli che abita su Saturno, non sul cerchio s’intende, una Ghisleri che abita su Marte o un Noto che abita sulla Luna, ma escluse queste possibilità non si sa da dove Letta abbia tratto questa informazione e cioè che questi temi risultino prioritari nella testa e nella vita di milioni di compatrioti. Avrà delle fonti celesti, probabilmente.Non c’è dubbio che questi temi esistano, come del resto quello del fine vita, ma che siano la priorità, ora, in questo momento storico che attraversa l’Italia, ci sia permesso di esprimere qualche dubbio. Tra l’altro, sul ddl Zan, Letta ha preso un ciabattata in pieno viso in Parlamento, non alle elezioni. Pensa di avere una maggioranza così schiacciante da poter far passare leggi che riguardano questi temi? Mah...È vero che in Italia milioni di persone hanno il problema dell’autodeterminazione della propria vita e di libertà, della quale l’autodeterminazione - cioè scegliere un progetto di vita e poi essere facilitati a perseguirlo - è un problema che riguarda non qualche milione, ma qualche decina di milioni di italiani, almeno due decine, ma le priorità di costoro sono, ad esempio, la ricerca di un lavoro e non di un reddito concesso dallo Stato, una formazione secondaria che consenta di trovare lavoro, delle pensioni, uno strumento unico per combattere la povertà e reinserire nel mondo del lavoro coloro che ne soffrono, aiutare le famiglie con disabili totalmente a carico, diminuire la pressione fiscale, eccetera... non sono queste le priorità? Voglio proporre a Maurizio Belpietro se La Verità si fa promotrice di una legge di iniziativa popolare, da applicarsi nei periodi pre elettorali che si chiamerebbe «legge Carlino», dalla imperitura frase di Roberto Carlino: «Non vendo sogni, ma solide realtà». Colgo l’occasione per salutare lettrici e lettori de La Verità perché dopo questa proposta, questo potrebbe essere l’ultimo articolo che mi farà scrivere il direttore medesimo, non ostante la decennale amicizia. Nel caso, addio.
(Totaleu)
Lo ha dichiarato l'europarlamentare della Lega Roberto Vannacci durante un'intervista al Parlamento europeo di Bruxelles.