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2023-07-20
«Work for future», il nuovo smart working di Fincantieri
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Nella giornata di ieri, presso la sede romana di Unindustria, Fincantieri ha sottoscritto insieme alle sigle sindacali Fim, Fiom, Uilm e l'esecutivo del coordinamento sindacale nazionale, un importante e innovativo accordo che definisce il nuovo modello organizzativo e l'applicazione dello strumento dello smart working: Work for future.
Si tratta di un'iniziativa che si pone come primo obiettivo il raggiungimento di un cambio culturale attraverso la responsabilizzazione e il conseguente processo di crescita delle persone. Il nuovo modello organizzativo punta molto sull'attenzione dedicata alle risorse umane e va a collocarsi in un contesto più ampio di progetti di evoluzione tracciati nel Piano industriale del gruppo, con particolare concentrazione a un cambiamento culturale mirato al miglioramento del clima e dell’ambiente lavorativo.
Uno strumento molto importante che lo smart working. Da ormai tre anni, da quando tutto il mondo del lavoro ha dovuto fare i conti con gli effetti causati dalla pandemia di Covid 19, il lavoro a distanza è diventato sempre più frequente. Proprio per questo motivo lo smart working verrà reso parte integrante del nuovo modello organizzativo, che si basa sul lavoro per obiettivi e sull’orientamento al risultato attraverso il monitoraggio di specifici Kpi, ossia Key performance indicators.
In tal senso, l’accordo introduce miglioramenti sulle modalità di ricorso al cosiddetto lavoro agile, anche favorendo il rispetto del confine tra gli spazi personali e quelli professionali.
L'accordo rinnovato prevede tutti elementi migliorativi rispetto a quello sperimentale sottoscritto il 17 luglio 2020. I contenuti sono estremamente importanti e prevedono, tra l’altro l'estensione della platea di coloro che potranno utilizzare lo strumento rispetto a quella definita nel precedente accordo, passando da 1.950 lavoratrici e lavoratori a 3.300. Si passa da una programmazione settimanale a una mensile delle giornate di smart working e la prestazione lavorativa in regime di lavoro agile viene incrementa a otto giornate, anziché quattro, che possono diventare non meno di dieci per situazioni di fragilità personale o familiare. Questo nell’ottica di promuovere l’inclusione a favore della genitorialità e dei lavoratori con gravi esigenze di salute proprie o dei familiari. Inoltre è stato previsto un ulteriore eventuale incremento del numero delle giornate in una logica di sostegno delle genitorialità nel periodo precedente e successivo al congedo obbligatorio e fino al compimento del primo anno di vita del figli ed è stata inserita una fascia oraria flessibile per svolgere l’attività lavorativa da remoto dalle 8 alle 19. Con il nuovo accordo, viene assicurato il diritto alla disconnessione dalle 19 alle 8, durante la pausa pranzo e comunque fuori dal proprio orario di lavoro. In caso di situazioni organizzative tali per cui l'eventuale programmazione delle giornate di smart working coincidesse con le ultime del mese, e tale programmazione venisse revocata dall’azienda, il dipendente avrà la possibilità di riprogrammare le giornate entro il trimestre successivo.
L'accordo rinnovato su questa pratica di lavoro orientato a un sempre maggiore coinvolgimento dei dipendenti nella vita aziendale, segue le orme di quello siglato dalla direzione aziendale di Fincantieri, dai sindacati, dai coordinatori nazionali e dall'esecutivo sindacale unitario, il 27 ottobre 2022 a Trieste. Un accordo integrativo aziendale della durata di quattro anni, partito il 1° gennaio di quest'anno e valido fino al 31 dicembre 2026, applicato a più di 8.500 risorse. Il tema della conciliazione vita/lavoro delle persone costituisce un elemento qualificante che valorizza l’accordo insieme al capitolo dedicato alla Diversità e Inclusione. In particolare, sono stati riconosciuti permessi retribuiti per l’inserimento dei figli al nido e scuole materne, per l’assistenza ai genitori anziani oltre all’allungamento del periodo di comporto del 50% in caso di gravi patologie del dipendente. Inoltre, è stata stipulata una copertura assicurativa aziendale in favore dei dipendenti in caso di inabilità agli atti fondamentali della vita quotidiana e in caso di invalidità permanente superiore all’80% derivanti da malattia o infortuni extraprofessionali. Con quest'accordo è stato definito anche un graduale aumento del Premio di Risultato fino a un massimo di 720 euro a fine del periodo di vigenza.
Work for future è soltanto l'ultima delle iniziative di welfare promossa da Fincantieri. A cominciare dai circoli aziendali presenti nei territori e da sempre promotori di iniziative volte a diffondere la cultura della partecipazione e a rispondere alle esigenze delle persone e delle loro famiglie. Tra i servizi offerti, per esempio, il doposcuola per i figli, i centri estivi, attività ricreative sportive e culturali, colonie e il supporto all'acquisto dei libri di scuola. Negli ultimi anni Fincantieri ha poi sviluppato, sulla base dell’evoluzione normativa, articolate politiche di welfare orientate non solo al miglioramento del benessere organizzativo dei propri dipendenti, ma anche al perseguimento di ricadute positive per le comunità dei siti in cui opera. Questo sistema è rivolto a tutti i dipendenti e si articola attraverso un Premio On Top ed un Premio Variabile convertibile in welfare. Per la fruizione del welfare, la società si è dotata di un apposito portale attraverso il quale i dipendenti accedono ad un’ampia gamma di beni, come per esempio il bonus carburante, prestazioni e servizi, rivolti anche agli altri componenti del nucleo familiare. Per quanto riguarda invece l'asilo nido aziendale, un nuovo progetto è stato realizzato lo scorso anno: a settembre 2022 infatti è stato inaugurato il primo asilo nido chiamato Fincantesimo, realizzato presso la sede della Divisione Navi Mercantili di Trieste: una struttura in grado di accogliere 38 bambini con il costo del servizio completamente a carico dell’azienda, salvo una retta mensile a carico del lavoratore differenziata secondo le fasce Isee. Sempre a tal proposito, attualmente è in corso di ultimazione l’asilo per i figli dei dipendenti del cantiere di Monfalcone, che si prevede venga realizzato nell’ex Albergo Operai, e la realizzazione dell’asilo nido di Marghera. C'è poi il tema legato all'assistenza sanitaria integrativa. Fincantieri ha aderito al Fondo sanitario del settore Metalmeccanico, denominato MètaSalute, a cui è stata aggiunta un’ulteriore specifica copertura. Il piano di assistenza sanitaria della società garantisce ai dipendenti e ai loro familiari l’erogazione di prestazioni sanitarie diversificate, nelle strutture in rete o a rimborso, e con massimali molto elevati. Questo modello consente anche ai pensionati la possibilità di continuare a usufruire di un piano sanitario, con contribuzione a proprio carico, supportando pertanto i redditi ai lavoratori anche dopo la cessazione del rapporto di lavoro. Infine, le ferie solidali. Nell’ottica di agevolare la solidarietà e il supporto reciproco tra i colleghi, Fincantieri ha sottoscritto, con le organizzazioni sindacali nazionali, un accordo che permette ai dipendenti di donare volontariamente ore di ferie e permessi retribuiti maturati a favore di colleghi in particolari situazioni di difficoltà per l’assistenza dei figli o per propri personali gravi problemi di salute.
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L'accordo siglato ieri con le sigle sindacali è volto a migliorare la conciliazione vita-lavoro, il benessere e la centralità delle persone e propone degli upgrade rispetto a quello precedente: dal numero di giornate in modalità di lavoro agile raddoppiate alla platea ampliata del 70%.Nella giornata di ieri, presso la sede romana di Unindustria, Fincantieri ha sottoscritto insieme alle sigle sindacali Fim, Fiom, Uilm e l'esecutivo del coordinamento sindacale nazionale, un importante e innovativo accordo che definisce il nuovo modello organizzativo e l'applicazione dello strumento dello smart working: Work for future.Si tratta di un'iniziativa che si pone come primo obiettivo il raggiungimento di un cambio culturale attraverso la responsabilizzazione e il conseguente processo di crescita delle persone. Il nuovo modello organizzativo punta molto sull'attenzione dedicata alle risorse umane e va a collocarsi in un contesto più ampio di progetti di evoluzione tracciati nel Piano industriale del gruppo, con particolare concentrazione a un cambiamento culturale mirato al miglioramento del clima e dell’ambiente lavorativo.Uno strumento molto importante che lo smart working. Da ormai tre anni, da quando tutto il mondo del lavoro ha dovuto fare i conti con gli effetti causati dalla pandemia di Covid 19, il lavoro a distanza è diventato sempre più frequente. Proprio per questo motivo lo smart working verrà reso parte integrante del nuovo modello organizzativo, che si basa sul lavoro per obiettivi e sull’orientamento al risultato attraverso il monitoraggio di specifici Kpi, ossia Key performance indicators.In tal senso, l’accordo introduce miglioramenti sulle modalità di ricorso al cosiddetto lavoro agile, anche favorendo il rispetto del confine tra gli spazi personali e quelli professionali.L'accordo rinnovato prevede tutti elementi migliorativi rispetto a quello sperimentale sottoscritto il 17 luglio 2020. I contenuti sono estremamente importanti e prevedono, tra l’altro l'estensione della platea di coloro che potranno utilizzare lo strumento rispetto a quella definita nel precedente accordo, passando da 1.950 lavoratrici e lavoratori a 3.300. Si passa da una programmazione settimanale a una mensile delle giornate di smart working e la prestazione lavorativa in regime di lavoro agile viene incrementa a otto giornate, anziché quattro, che possono diventare non meno di dieci per situazioni di fragilità personale o familiare. Questo nell’ottica di promuovere l’inclusione a favore della genitorialità e dei lavoratori con gravi esigenze di salute proprie o dei familiari. Inoltre è stato previsto un ulteriore eventuale incremento del numero delle giornate in una logica di sostegno delle genitorialità nel periodo precedente e successivo al congedo obbligatorio e fino al compimento del primo anno di vita del figli ed è stata inserita una fascia oraria flessibile per svolgere l’attività lavorativa da remoto dalle 8 alle 19. Con il nuovo accordo, viene assicurato il diritto alla disconnessione dalle 19 alle 8, durante la pausa pranzo e comunque fuori dal proprio orario di lavoro. In caso di situazioni organizzative tali per cui l'eventuale programmazione delle giornate di smart working coincidesse con le ultime del mese, e tale programmazione venisse revocata dall’azienda, il dipendente avrà la possibilità di riprogrammare le giornate entro il trimestre successivo.L'accordo rinnovato su questa pratica di lavoro orientato a un sempre maggiore coinvolgimento dei dipendenti nella vita aziendale, segue le orme di quello siglato dalla direzione aziendale di Fincantieri, dai sindacati, dai coordinatori nazionali e dall'esecutivo sindacale unitario, il 27 ottobre 2022 a Trieste. Un accordo integrativo aziendale della durata di quattro anni, partito il 1° gennaio di quest'anno e valido fino al 31 dicembre 2026, applicato a più di 8.500 risorse. Il tema della conciliazione vita/lavoro delle persone costituisce un elemento qualificante che valorizza l’accordo insieme al capitolo dedicato alla Diversità e Inclusione. In particolare, sono stati riconosciuti permessi retribuiti per l’inserimento dei figli al nido e scuole materne, per l’assistenza ai genitori anziani oltre all’allungamento del periodo di comporto del 50% in caso di gravi patologie del dipendente. Inoltre, è stata stipulata una copertura assicurativa aziendale in favore dei dipendenti in caso di inabilità agli atti fondamentali della vita quotidiana e in caso di invalidità permanente superiore all’80% derivanti da malattia o infortuni extraprofessionali. Con quest'accordo è stato definito anche un graduale aumento del Premio di Risultato fino a un massimo di 720 euro a fine del periodo di vigenza.Work for future è soltanto l'ultima delle iniziative di welfare promossa da Fincantieri. A cominciare dai circoli aziendali presenti nei territori e da sempre promotori di iniziative volte a diffondere la cultura della partecipazione e a rispondere alle esigenze delle persone e delle loro famiglie. Tra i servizi offerti, per esempio, il doposcuola per i figli, i centri estivi, attività ricreative sportive e culturali, colonie e il supporto all'acquisto dei libri di scuola. Negli ultimi anni Fincantieri ha poi sviluppato, sulla base dell’evoluzione normativa, articolate politiche di welfare orientate non solo al miglioramento del benessere organizzativo dei propri dipendenti, ma anche al perseguimento di ricadute positive per le comunità dei siti in cui opera. Questo sistema è rivolto a tutti i dipendenti e si articola attraverso un Premio On Top ed un Premio Variabile convertibile in welfare. Per la fruizione del welfare, la società si è dotata di un apposito portale attraverso il quale i dipendenti accedono ad un’ampia gamma di beni, come per esempio il bonus carburante, prestazioni e servizi, rivolti anche agli altri componenti del nucleo familiare. Per quanto riguarda invece l'asilo nido aziendale, un nuovo progetto è stato realizzato lo scorso anno: a settembre 2022 infatti è stato inaugurato il primo asilo nido chiamato Fincantesimo, realizzato presso la sede della Divisione Navi Mercantili di Trieste: una struttura in grado di accogliere 38 bambini con il costo del servizio completamente a carico dell’azienda, salvo una retta mensile a carico del lavoratore differenziata secondo le fasce Isee. Sempre a tal proposito, attualmente è in corso di ultimazione l’asilo per i figli dei dipendenti del cantiere di Monfalcone, che si prevede venga realizzato nell’ex Albergo Operai, e la realizzazione dell’asilo nido di Marghera. C'è poi il tema legato all'assistenza sanitaria integrativa. Fincantieri ha aderito al Fondo sanitario del settore Metalmeccanico, denominato MètaSalute, a cui è stata aggiunta un’ulteriore specifica copertura. Il piano di assistenza sanitaria della società garantisce ai dipendenti e ai loro familiari l’erogazione di prestazioni sanitarie diversificate, nelle strutture in rete o a rimborso, e con massimali molto elevati. Questo modello consente anche ai pensionati la possibilità di continuare a usufruire di un piano sanitario, con contribuzione a proprio carico, supportando pertanto i redditi ai lavoratori anche dopo la cessazione del rapporto di lavoro. Infine, le ferie solidali. Nell’ottica di agevolare la solidarietà e il supporto reciproco tra i colleghi, Fincantieri ha sottoscritto, con le organizzazioni sindacali nazionali, un accordo che permette ai dipendenti di donare volontariamente ore di ferie e permessi retribuiti maturati a favore di colleghi in particolari situazioni di difficoltà per l’assistenza dei figli o per propri personali gravi problemi di salute.
Giorgio Locatelli, Antonino Cannavacciuolo e Bruno Barbieri al photocall di MasterChef (Ansa)
Sono i fornelli sempre accesi, le prove sempre uguali, è l'alternarsi di casi umani e talenti ai Casting, l'ansia palpabile di chi, davanti alla triade stellata, non riesce più a proferire parola.
Sono le Mistery Box, i Pressure Test, la Caporetto di Iginio Massari, con i suoi tecnicismi di pasticceria. Sono, ancora, i grembiuli sporchi, le urla, le esterne e i livori fra brigate, la prosopopea di chi crede di meritare la vittoria a rendere MasterChef un appuntamento imperdibile. Tradizionale, per il modo silenzioso che ha di insinuarsi tra l'Immacolata e il Natale, addobbando i salotti come dovrebbe fare l'albero.
MasterChef è fra i pochissimi programmi televisivi cui il tempo non ha tolto, ma dato forza. E il merito, più che dei giudici, bravissimi - loro pure - a rendere vivo lo spettacolo, è della compagine autoriale. Gli autori sono il vanto dello show, perfetti nel bilanciare fra loro gli elementi della narrazione televisiva, come comanderebbe l'algoritmo di Boris. La retorica, che pur c'è, con l'attenzione alla sostenibilità e alla rappresentazione di tutte le minoranze, non ha fagocitato l'impianto scenico. L'imperativo di portare a casa la doggy bag sfuma, perché a prevalere è l'esito delle prove. Il battagliarsi di concorrenti scelti con precisione magistrale e perfetto cerchiobottismo. Ci sono, gli antipatici, quelli messi lì perché devono, perché il politicamente corretto lo impone. Ma, tutto sommato, si perdono, perché accanto hanno chi merita e chi, invece, riesce con la propria goffaggine a strappare una risata sincera. E, intanto, le puntate vanno, queste chiedendo più attenzione alla tradizione, indispensabile per una solida innovazione. Vanno, e poco importa somiglino alle passate. Sono nuovi i concorrenti, nuove le loro alleanze. Pare sempre sincero il divertimento di chi è chiamato a giudicarle, come sincero è il piacere di vedere altri affannarsi in un gesto che, per ciascuno di noi, è vitale e quotidiano, quello del cucinare.
Bene, male, pazienza. L'importante, come ci ha insegnato MasterChef, è farlo con amore e rispetto. E, pure, con un pizzico di arroganza in più, quella dovuta al fatto che la consuetudine televisiva ci abbia reso più istruiti, più pronti, più giudici anche noi del piatto altrui.
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Ecco #DimmiLaVerità del 12 dicembre 2025. Il nostro Alessandro Da Rold ci rivela gli ultimi sviluppi dell'inchiesta sull'urbanistica di Milano e i papabili per il dopo Sala.