2025-08-05
Vince il Colle: decreto Sport purgato
La maggioranza in Senato toglie gli articoli contestati da Sergio Mattarella. Adesso il testo deve tornare alla Camera. Andrea Abodi: «Non temo il rinvio in Aula da parte del Quirinale».Il centrodestra modifica il testo del dl sport, accogliendo i rilievi giunti in maniera informale dal Quirinale: la lunga giornata di mediazione di ieri si è conclusa con un dietrofront della maggioranza, che ha recepito tutte e tre le richieste pervenute dalla presidenza della Repubblica. I rilievi accolti sono stati oggetto di apposite modifiche ieri in commissione Cultura del Senato, che ha espunto due commi dell’articolo 11 del testo che avevano suscitato le perplessità del Quirinale. I due commi cancellati riguardavano la Commissione indipendente per la verifica dell’equilibrio economico delle società sportive professionistiche, a partire dal calcio e dal basket. L’emendamento per cancellare questi commi, presentato in commissione Cultura dal relatore Andrea Paganella della Lega, è stato approvato (l’opposizione non ha partecipato al voto). Il comma cancellato stabiliva una corsia preferenziale per la stabilizzazione del personale trasferito a tempo determinato dalle federazioni sportive presso la Commissione. Per il Colle, questa possibilità cozzava contro l’obbligo di vincere un concorso pubblico per avere un contratto statale a tempo indeterminato. L’altro nodo riguardava le eventuali controversie giurisdizionali riguardo alle quote obbligatorie che Federazioni e società devono versare ogni anno alla Commissione.È rimasto incerto fino a ieri sera, invece, il destino di un altro articolo che aveva fatto alzare il sopracciglio al Quirinale, il 9 quater, che riguarda Sport e salute, la società governativa a cui sarebbe stata affidata l’organizzazione e la gestione di eventi sportivi che ottengono contributi pubblici sopra i 5 milioni di euro. Poi, dopo le 18, quando la discussione generale in Aula era già iniziata ed era stata anche sospesa, l’Agi ha riferito che «il decreto Sport subirà un’ulteriore modifica oltre a quella già apportata al testo in commissione al Senato e relativa all’articolo 11. Governo e maggioranza, infatti, hanno deciso di modificare anche l’altra norma su cui si erano concentrati i rilievi del Colle e, quindi, l’articolo 9 quater, introdotto nel decreto durante l’esame alla Camera, verrà stralciato».Il testo è passato dalla commissione all’Aula, e ora, essendo stato modificato, dovrà ritornare di nuovo alla Camera per una terza lettura. «Per quanto mi riguarda», ha commentato il ministro dello Sport, Andrea Abodi, «io ho fatto un passo di lato e ora sono la commissione e il Parlamento, con la mediazione del governo, a discutere con il Quirinale. Se temo un rinvio alle Camere del provvedimento da parte del Quirinale? Se andiamo avanti evidentemente no, rispettosamente no». Al di là degli aspetti politici (un eventuale «niet» del Quirinale sancirebbe una clamorosa spaccatura con la maggioranza), c’è anche il lato balneare della vicenda a preoccupare i parlamentari. Il provvedimento deve infatti essere assolutamente convertito in legge dal Parlamento entro il 29 agosto, pena la decadenza. Nel caso in cui le modifiche non dovessero essere sufficienti per convincere il capo dello Stato, Sergio Mattarella, a firmare la legge, ma la stessa dovesse essere rinviata alle Camere, per deputati e senatori sarebbero a rischio la ferie di ferragosto. L’opposizione va all’attacco: «Il governo», dice in Aula il senatore del Pd Francesco Verducci, «costretto a modificare questo provvedimento, lo ha fatto in modo assolutamente parziale. Costretto a fermarsi di fronte ai rilievi di incostituzionalità, è andato avanti con protervia ed arroganza anche di fronte ad un corto circuito istituzionale. Per decreto si vuole imporre un commissariamento dello sport italiano», aggiunge Verducci, «un sistema sport che perde autonomia ed è subordinato all'esecutivo. Questo decreto è una occasione persa, sbagliata, pericolosa per l’aspirazione del governo a fare dello sport terra di conquista. Si apra un cantiere che coinvolga tutta la società italiana».
Tedros Ghebreyesus (Ansa)
Giancarlo Tancredi (Ansa)