Trabocchi o trabucchi? Quella con la «o» è la denominazione utilizzata in Abruzzo e Molise, quella con la «u» è invece tipica della Puglia. Comunque le si chiami, sono macchine da pesca dall’aspetto palafitticolo, tutelate in qualità di patrimoni monumentali nelle due regioni del Centro Italia. Quelle pugliesi, invece, fanno parte del parco nazionale del Gargano.
Trabocchi o trabucchi? Quella con la «o» è la denominazione utilizzata in Abruzzo e Molise, quella con la «u» è invece tipica della Puglia. Comunque le si chiami, sono macchine da pesca dall’aspetto palafitticolo, tutelate in qualità di patrimoni monumentali nelle due regioni del Centro Italia. Quelle pugliesi, invece, fanno parte del parco nazionale del Gargano. Organizzare un viaggio a partire dal desiderio di scoprire queste testimonianze di un modo antico e tradizionale di pescare è un’idea per chi ama camminare e pedalare a contatto con la natura. Tra l’altro, alcuni di questi trabocchi/trabucchi sono stati riconvertiti in ristoranti, per la gioia di tanti turisti, ma anche della gente del luogo, che ha visto così ampliarsi la possibilità di sopravvivenza e manutenzione di queste affascinanti strutture.Abruzzo: la Costa dei TrabocchiÈ sicuramente una zona ancora poco battuta dal turismo, ma molto interessante per la presenza dei molti trabocchi che la caratterizzano.Siamo in provincia di Chieti e il modo migliore per scoprire questo tratto del litorale abruzzese è la bicicletta. In particolare, sulla pista ciclabile che da Francavilla al Mare porta a San Salvo: 42 km di puro godimento.Via Verde: è così che si chiama questa ciclovia. Un nome che è tutto un programma e fa pregustare giornate in mezzo alla natura, da assaporare con lentezza.Ecco i trabocchi assolutamente da non perdere:Punta Aderci: si trova a Vasto, all’interno di una riserva naturale che ricorda la Cornovaglia per via delle sue falesie. Si attraversano campi fioriti e, girato l’angolo, ecco il trabocco! All’interno della riserva si trovano diverse specie animali (tra cui delfini, tartarughe e fenicotteri) e spiagge, sia di ciottoli che di sabbia.Trabocco Punta Torre: si trova a Fossacesia ed è reso ancor più caratteristico dal suo pontile in legno, la cui lunghezza è dovuta al basso fondale, che permette ai trabocchi abruzzesi – a differenza di quelli pugliesi – di spingersi piuttosto in là.Trabocco di Punta Turchino: a San Vito Chietino si trova il trabocco più antico, inserito tra i Luoghi del Cuore FAI, descritto anche da Gabriele D’Annunzio ne “Il trionfo della morte”.Ma i trabocchi abruzzesi (che sono in tutto 23) sono solo una scusa per visitare questa zona, dove si contano innumerevoli borghi e spiagge di tutto rispetto. Ortona con il suo Castello Aragonese, Rocca San Giovanni (uno dei borghi più belli d’Italia) e la stessa Vasto entrano a pieno diritto tra i luoghi da vedere.Vasto, in particolar modo, è un centro delizioso ricco di storia, arte e scorci sul mare. L’ideale sarebbe quello di visitare la parte storica, fermarsi qualche ora a Vasto Marina (famosa per le sue acque fluorescenti) e cenare al Trabocco Cungarelle, che si vede dalla spiaggia.Dove dormireBaia Delphis Resort, Via Vignola primo 43, Vasto (CH): ecosostenibile, elegante e buono. Ha infatti un ristorante all’interno, che offre piatti preparati con cura;B&B Le mansardine, Via San Camillo de Lellis 19, Vasto (CH): molto apprezzato per l’accoglienza e l’abbondanza delle colazioni.Dove mangiareTrattoria 21, Via Canaccio 72, Vasto: bella terrazza e pesce fresco;Anfè, Corso Mazzini 341, Vasto: ottima la carne, in particolare le tagliate;Cibomatto, Via Francesco Crispi 36, Vasto: va provato il loro brodetto!Puglia: il Sentiero dei TrabucchiDa Peschici a Vieste ci sono circa 13 trabucchi; un numero dovuto purtroppo all’incuria, che ha causato il lento deperimento degli altri (fino a pochi anni fa se ne contavano circa 36). Nondimeno quelli rimasti incantano chiunque li avvisti, anche per caso.Qui i trabucchi sono attaccati alla roccia sulla quale poggiano, meno audaci di quelli abruzzesi per via del mare più profondo, ma altrettanto suggestivi.Eccone alcuni:Trabucco di Monte Pucci, Peschici (FG): qui è possibile fermarsi a pranzo o a cena, possibilmente al tramonto. Per mangiare pesce freschissimo direttamente sul mare che si tinge di arancione.Trabucco dell’Isola della Chianca, di fronte alla bella spiaggia di Scialmarino. Raggiungere l’isolotto è semplice: è possibile farlo a piedi per via del fondale basso.Trabucco di Molinella, Vieste (FG): da visitare accompagnati dalle guide-trabbuccolanti, che permettono a chi lo desideri di partecipare alle battute di pesca. Alla fine è possibile degustare un aperitivo a km 0.Anche sul Gargano i trabucchi sono una scusa per visitare le moltissime bellezze che lo hanno reso famoso in tutto il mondo. A partire da Peschici e Vieste, per ampliare il proprio viaggio verso i laghi di Lesina e Varano, il borgo di Rodi Garganico, la Foresta Umbra o la Baia delle Zagare.Dove dormireAppartamenti Liberato Puglia Vacanze, ss89, Peschici (FG): appartamenti spaziosi e puliti dotati di piscina in comune;Hotel Yria, Viale Italia 11, Vieste (FG): moderna struttura con vista mare.Dove mangiareDeVinum – Wine Bistrot Ristorante Peschici, Via Vico Cantinieri 2, Peschici: in centro, offre ottime crudité di pesce e piatti sfiziosi.La Piazzetta Paposceria, Via Malacera 1, Peschici: la paposcia è un pan-focaccia tipico del Gargano. Inutile dire che è la specialità di questo posto.Trattoria Il Paniere, Via Tordisco 4, Vieste (FG): piatti a KM0 di ottima qualità.
Guido Crosetto (Cristian Castelnuovo)
Il ministro della Difesa interviene all’evento organizzato dalla «Verità» dedicato al tema della sicurezza con i vertici del comparto. Roberto Cingolani (Leonardo) e Nunzia Ciardi (Acn): bisogna prevenire le minacce con l’Ia.
Mai, come nel periodo storico nel quale stiamo vivendo, il mondo è stato più insicuro. Attualmente ci sono 61 conflitti armati attivi, il numero più alto dalla Seconda guerra mondiale, che coinvolgono oltre 92 Paesi. Ieri, a Roma, La Verità ha organizzato un evento dal titolo «Sicurezza, Difesa, Infrastrutture intelligenti», che ha analizzato punto per punto i temi caldi della questione con esponenti di spicco quali il ministro della Difesa Guido Crosetto intervistato dal direttore della Verità, Maurizio Belpietro.
Donald trump e Viktor Orbán (Ansa)
Il premier ungherese è stato ricevuto a pranzo dall’inquilino della Casa Bianca. In agenda anche petrolio russo e guerra in Ucraina. Mosca contro l’Ue sui visti.
Ieri Viktor Orbán è stato ricevuto alla Casa Bianca da Donald Trump, che ha definito il premier ungherese «un grande leader». Di più: tessendo le sue lodi, il tycoon ci ha tenuto a sottolineare che «sull’immigrazione l’Europa ha fatto errori enormi, mentre Orbán non li ha fatti». Durante la visita, in particolare, è stato firmato un nuovo accordo di cooperazione nucleare tra Stati Uniti e Ungheria, destinato a rafforzare i legami energetici e tecnologici fra i due Paesi. In proposito, il ministro degli Esteri magiaro, Péter Szijjártó, ha sottolineato che la partnership con Washington non preclude il diritto di Budapest a mantenere rapporti con Mosca sul piano energetico. «Considerata la nostra realtà geografica, mantenere la possibilità di acquistare energia dalla Russia senza sanzioni o restrizioni legali è essenziale per la sicurezza energetica dell’Ungheria», ha dichiarato il ministro.
Bivacco di immigrati in Francia. Nel riquadro, Jean Eudes Gannat (Getty Images)
Inquietante caso di censura: prelevato dalla polizia per un video TikTok il figlio di un collaboratore storico di Jean-Marie Le Pen, Gannat. Intanto i media invitano la Sweeney a chiedere perdono per lo spot dei jeans.
Sarà pure che, come sostengono in molti, il wokismo è morto e il politicamente corretto ha subito qualche battuta d’arresto. Ma sembra proprio che la nefasta influenza da essi esercitata per anni sulla cultura occidentale abbia prodotto conseguenze pesanti e durature. Lo testimoniano due recentissimi casi di diversa portata ma di analoga origine. Il primo e più inquietante è quello che coinvolge Jean Eudes Gannat, trentunenne attivista e giornalista destrorso francese, figlio di Pascal Gannat, storico collaboratore di Jean-Marie Le Pen. Giovedì sera, Gannat è stato preso in custodia dalla polizia e trattenuto fino a ieri mattina, il tutto a causa di un video pubblicato su TikTok.
Giancarlo Giorgetti (Ansa)
Il ministro fa cadere l’illusione dei «soldi a pioggia» da Bruxelles: «Questi prestiti non sono gratis». Il Mef avrebbe potuto fare meglio, ma abbiamo voluto legarci a un mostro burocratico che ci ha limitato.
«Questi prestiti non sono gratis, costano in questo momento […] poco sopra il 3%». Finalmente il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti fa luce, seppure parzialmente, sul grande mistero del costo dei prestiti che la Commissione ha erogato alla Repubblica italiana per finanziare il Pnrr. Su un totale inizialmente accordato di 122,6 miliardi, ad oggi abbiamo incassato complessivamente 104,6 miliardi erogati in sette rate a partire dall’aprile 2022. L’ottava rata potrebbe essere incassata entro fine anno, portando così a 118 miliardi il totale del prestito. La parte residua è legata agli obiettivi ed ai traguardi della nona e decima rata e dovrà essere richiesta entro il 31 agosto 2026.







