2020-03-25
Verdelli porta in Gedi il soldato francese che spaventò la Rai
Carlo Verdelli (Roberto Serra, Iguana Press, Getty Images)
Malumori a «Repubblica» per l'arrivo di Genséric Cantournet come capo security. Le accuse dell'Anac gli fecero mollare la tv di Stato.Nelle redazioni della Repubblica e dell'Espresso serpeggia un po' di malumore. A causarlo è l'arrivo come consulente per la sicurezza del gruppo Gedi, a diretto contatto con i giornalisti, di Genséric Cantournet, classe 1971, un ex ufficiale dell'esercito francese, formatosi nelle migliori scuole militari d'Oltralpe. Tra i cronisti c'è chi non vorrebbe condividere dati sensibili o argomenti di lavoro con un soggetto che, per i suoi trascorsi, potrebbe avere contatti con gli apparati d'intelligence transalpini e non solo. Senza contare che nel 2017 l'ex gendarme, dopo essersi assicurato un contratto sontuoso da mamma Rai, fu costretto alle dimissioni per un clamoroso conflitto di interessi.Ma perché adesso il chiacchierato Cantournet torna a lavorare in Italia? È noto che negli ultimi due mesi la redazione di Repubblica e il suo direttore, Carlo Verdelli, hanno ricevuto ripetute minacce e che il Viminale ha deciso di mettere sotto scorta lo stesso Verdelli. Quest'ultimo, non sappiamo se in conseguenza di questi fatti o per motivi diversi, avrebbe caldeggiato e ottenuto l'arruolamento dell'esperto francese, il quale per almeno un mese dovrebbe istruire giornalisti e inviati sui temi della sicurezza, in particolare in aree a rischio come quelle di guerra.L'accordo è stato siglato con la Kelony (un'azienda che si occupa di fare il rating della sicurezza informatica e cibernetica di individui e società), con sede legale nel principato di Monaco, di cui Cantournet è presidente. L'uomo, laurea in legge e scienze forensi, prima di ritornare civile e iniziare la carriera di manager e imprenditore, ha prestato servizio nell'esercito francese presso la prestigiosa accademia militare di Saint Cyr. Tra il 1995 e il 2007, è stato ufficiale superiore della Gendarmeria (anche a Mentone) e ha prestato servizio presso il ministero francese della Difesa e poi degli Affari esteri. Nel 1999 il tenente Cantournet ha combattuto in Kosovo con le truppe della Nato. Una carriera lunga 15 anni in cui ha conquistato numerose onorificenze.Cantournet, considerato nel mondo della security uno specialista serio e preparato, ma dal carattere un po' umbratile, ha iniziato la sua brillante carriera in Italia quando l'amministratore di Telecom Carlo Buora dovette ricostruire l'area security della compagnia telefonica, demolita dalle inchieste giudiziarie. Nel 2007 il giovane Genséric diventa il braccio destro del nuovo direttore della sicurezza, Damiano Toselli, ex carabiniere paracadutista e comandante in Libano, poi responsabile della sicurezza del presidente Francesco Cossiga e della protezione aziendale del gruppo Ferrovie dello Stato. All'epoca, la Telecom utilizzava per la selezione del personale una società di cacciatori di teste, la Odgers Berndtson, che aveva tra i suoi massimi dirigenti proprio il padre dell'ex ufficiale, Bernard Cantournet. Sempre nel 2007 l'amministratore delegato di Telecom Italia media è Antonio Campo Dall'Orto, il quale lascerà l'azienda nell'autunno dello stesso anno.Nell'agosto 2015, con il governo di Matteo Renzi, Campo Dall'Orto viene nominato direttore generale della Rai. L'azienda si affida a una società di head hunting, la Salvia Cantournet & partners per l'individuazione del nuovo direttore del personale. Socio di minoranza e manager director della ditta è sempre papà Cantournet. La stessa società viene incaricata di trovare in tempi celeri anche un capo della sicurezza. Per «esigenze di riservatezza e urgenza» la Rai non si avvale del job posting, ovvero la pubblicazione di annunci di lavoro sul sito aziendale e il dg stabilisce che l'iter di selezione verrà interrotto non appena sarà individuato un profilo idoneo.E chi viene scelto per il primo colloquio? Proprio Cantournet, a cui viene offerto un contratto a tempo indeterminato da circa 200.000 euro annui. Proposta ovviamente accettata. Mentre per il disturbo l'azienda di papà Bernard incassa 42.000 euro.Cantournet viene presentato come esperto di strategie militari, intelligence e soprattutto di minacce informatiche alle infrastrutture strategiche delle aziende. Tra i suoi compiti anche la prevenzione contro azioni terroristiche. In quel periodo Campo Dall'Orto ingaggia anche Verdelli come direttore editoriale dell'offerta informativa, il quale si dimetterà prima del gendarme per la bocciatura del suo piano di riforma. Cantournet dura qualche mese di più, anche se non è neppure dotato del nullaosta di sicurezza (Nos), cosa che costringe la Rai a tenere in servizio anche il suo predecessore, che ha uno stipendio da 170.000 euro l'anno. Durante la sua permanenza in Rai, l'ex militare francese guida una super struttura con ben due vicedirettori e sei responsabili di settore. Circa un anno dopo l'Autorità anticorruzione mette sotto esame una ventina di nomine fatte da Campo Dall'Orto e il collegio dei sindaci revisori della Rai, in una relazione riservata, parla di «inquantificabile danno reputazionale». Quella ricoperta da Cantournet è una delle posizioni finite nel mirino dell'Anac e nel maggio del 2017 Genséric, travolto dalle polemiche, è costretto a rassegnare le dimissioni.Adesso, tre anni dopo, riappare come consulente del gruppo Gedi, per contrastare la legge di Murphy. Infatti la logica di monsieur Cantournet batte persino quella dell'ispettore Clouseau: «Noi partiamo dalla convinzione che se un evento negativo può succedere, allora succederà. Il nostro obiettivo è analizzare i rischi possibili per neutralizzarli».
Un frame del video dell'aggressione a Costanza Tosi (nel riquadro) nella macelleria islamica di Roubaix
Scontri fra pro-Pal e Polizia a Torino. Nel riquadro, Walter Mazzetti (Ansa)
Mohamed Shahin (Ansa). Nel riquadro, il vescovo di Pinerolo Derio Olivero (Imagoeconomica)