2023-08-04
La vera minaccia è a consumi e democrazia
Sergio Mattarella insiste sull’allarme climatico, ma a rappresentare un pericolo per il nostro «stile di vita» non sono tanto i fenomeni atmosferici, quanto chi vuole toglierci le auto, i viaggi e persino le bistecche. Il nemico di costoro non è l’inquinamento: siete voi.Un nuovo climatologo si aggiunge alla lista dei molti che ogni giorno anticipano imminenti catastrofi ambientali. Il suo nome è Mattarella Sergio e il suo osservatorio è collocato su uno dei sette colli di Roma. Dal palazzo del Quirinale scruta le nubi e misura le temperature, controllando piovosità e siccità per poi emettere le sue sentenze. Così ieri, in compagnia di alcuni suoi colleghi «climatologi», ossia i presidenti di Croazia, Grecia, Malta, Portogallo e Slovenia ha lanciato un appello per il Mediterraneo, parlando di situazione ormai esplosiva.Ovviamente l’allarme si rifà allo stato di ebollizione globale introdotto pochi giorni fa da un altro noto climatologo, il segretario delle Nazioni Unite Antonio Guterres. Ma da che cosa trae origine il grido di dolore dei nuovi osservatori speciali sul clima? Dagli effetti visibili nella nostra regione, il Mediterraneo, che «è gravemente colpita e a rischio immediato non soltanto di scarsità d’acqua ed elettricità, ma anche di inondazioni, diffuse ondate di calore, incendi e desertificazioni. I fenomeni naturali estremi», è la conclusione degli illustri esperti, «stanno distruggendo l’ecosistema e minacciano la nostra vita quotidiana e il nostro stile di vita». A dire il vero la nostra vita quotidiana e il nostro stile di vita sono minacciati da quanti teorizzano interventi drastici per ridurre le emissioni inquinanti globali, suggerendo ricette che prevedono di non fare più figli, di rinunciare all’auto e anche ai viaggi, di eliminare carne e pesce dalla propria dieta. Ma anche di chiudere la maggior parte degli aeroporti, per azzerare entro il 2050 ogni volo. Follie? Sì, anche perché la certezza che così facendo si risolverebbe il problema del climate change non l’ha nessuno, neanche Mattarella. Però queste follie sono previste nel piano elaborato per conto del sindaco di Parigi Anne Hidalgo per il raggiungimento della neutralità climatica, in cui si stabiliva di dimezzare le vetture circolanti con misure coercitive e punitive, vietare la distribuzione della carne due giorni alla settimana, bloccare la circolazione nei weekend. Altro che domeniche a piedi: considerando l’uomo come il vero nemico della natura, bisogna colpirlo nelle sue abitudini e nei suoi consumi. Il direttorio dei climatologi deve prendere il sopravvento al più presto e obbligarci a cambiare vita in nome del bene comune. Esagero? Non direi, visto il tono del comunicato dei climatologi quirinalizi. Infatti, alle parole riportate in precedenza sono seguite una serie di intimazioni. «Non c’è tempo da perdere, non c’è più tempo per scendere a compromessi per ragioni politiche o economiche. È imperativo agire e prendere iniziative urgenti ed efficaci». Manca solo la frase dell’entrata in guerra («Un’ora segnata dal destino batte nel cielo della nostra patria: l’ora delle decisioni irrevocabili», proclamò Benito Mussolini il 10 giugno di 83 anni fa) e poi ci siamo: il nemico è dichiarato. E non è come si vorrebbe far credere il cambiamento climatico, ma chi lo provoca: cioè noi. E infatti l’appello alla mobilitazione nazionale, e visti i sottoscrittori anche internazionale, si conclude con un perentorio impegno. «È dovere di tutti noi agire in questa direzione e adottare politiche concrete volte a questo sforzo. Sensibilizzare l’opinione pubblica, educare e ispirare in tutti l’etica della responsabilità ambientale». Qualcuno potrebbe pensare che si tratti del consueto pistolotto di climatologi in allarme continuo. In realtà, segnalo alcuni passaggi del monito che mi inducono a temere il peggio, non per quanto riguarda il surriscaldamento globale, ma per via di un surriscaldamento della nostra democrazia. Mattarella Sergio e i suoi colleghi parlano di rischio immediato che potrebbe lasciarci senza acqua, senza elettricità, con inondazioni, incendi, desertificazione. Siamo alla vigilia di un’apocalisse. E infatti la conseguenza è un sollecito a non perdere tempo e a lasciar stare i compromessi per ragioni politiche ed economiche. Il climatologo quirinalizio e i suoi colleghi pretendono («è imperativo») iniziative urgenti e collettive. Sensibilizzando l’opinione pubblica, cioè, allarmandola ed «educandola» (vale a dire costringendola) ad adottare comportamenti ambientali responsabili. Il messaggio presidenziale contrasta con quello del nuovo presidente dell’Ipcc, il quale ha detto che il mondo non scomparirà e ha invitato a non lanciare allarmi? Ma Jim Skea è solo un docente di energia sostenibile dell’Imperial College di Londra, mica un presidente della Repubblica investito da poteri soprannaturali e divinatori. Mi permetto solo di segnalare che mentre Mattarella e compagni lanciano l’allarme per la desertificazione del Mediterraneo, gli invasi e i laghi della penisola, che tanto preoccupavano il leader dei Verdi, Angelo Bonelli, il quale si presentò in Parlamento con le pietre dell’Adige, sono tornati alla normalità e anche le ondate di calore si sono placate. Detto ciò, rilevo un piccolo segnale che arriva dalla Germania. Negli scorsi mesi si sono tenute le elezioni locali nel land di Brema. Si tratta di una delle regioni più piccole della Repubblica federale tedesca, ma l’aspetto interessante è che i Verdi hanno perso più del 5% nonostante stiano al governo e un nuovo partito dal nome mai sentito prima, ovvero «I cittadini arrabbiati», ha guadagnato il 10%. Ecco, visto che la maggior parte degli impegni per arrestare gli effetti della crisi climatica finiranno in tasca ai cittadini, è possibile che prima o poi anche altri si arrabbino. Ps. Ieri hanno provato a tirare per la tonaca anche il Papa, facendogli dire tramite agenzia quello che ha detto l’ambientalista del Colle, ma nel suo discorso non si parla mai di clima.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.