2025-01-22
Sui vaccini in gravidanza i pediatri ignorano perfino gli allarmi di Pfizer
Nella guida aggiornata alle profilassi, la puntura anti Covid è raccomandata a donne in attesa e che allattano. Eppure, a mettere in guardia sui possibili rischi è la stessa Big Pharma. Silenzio dei medici pure sulle miocarditi.L’hanno chiamato «Calendario vaccinale per la vita», ma se valutiamo le sole raccomandazioni in tema di anti Covid non si può credere che le associazioni di pediatria e di medicina generale abbiano a cuore la salute delle mamme e dei bambini. Nell’edizione 2025 vengono ignorate, quindi non comunicate, le indicazioni che provengono non da qualche sito complottista, bensì dalla stessa Pfizer/ Biontech produttrice dei vaccini a mRna utilizzati nella campagna vaccinale ancora in corso. Il documento è redatto con il contributo di cinque società scientifiche italiane: la Società italiana di igiene, medicina preventiva e sanità pubblica (Siti); la Società italiana di pediatria (Sip); la Federazione italiana medici pediatri (Fimp); la Federazione italiana medici di medicina generale (Fimmg); la Società italiana di medicina generale e cure primarie (Simg), con il coordinamento scientifico di Paolo Bonanni del dipartimento di Scienze della Salute dell’Università di Firenze. «Raccoglie le evidenze scientifiche sulle vaccinazioni», annunciava Federfarma a dicembre. Invece, se un genitore o una futura mamma prende in mano l’opuscolo non avrà informazioni scientifiche e aggiornate. Partiamo dal rischio di miocarditi e pericarditi. Quando nel giugno scorso Pfizer annunciò che il Comitato per i medicinali per uso umano (Chmp) dell’Agenzia europea per i medicinali (Ema) aveva raccomandato l’autorizzazione all’immissione in commercio per il vaccino monovalente anti-Covid-19 adattato a Omicron JN.1, tra le avvertenze e precauzioni metteva: «I dati post-marketing con vaccini mRna Covid-19 autorizzati o approvati dimostrano un aumento dei rischi di miocardite e pericardite, in particolare entro la prima settimana successiva alla vaccinazione». Ebbene, nel capitolo vaccinazioni contro Sars-CoV-2 le più autorevoli associazioni di pediatri e di medici di famiglia italiani abbondano in raccomandazioni di un richiamo annuale, ma non dedicano nemmeno una riga a ricordare i rischi di complicanze cardiache, segnalati dalla stessa azienda produttrice. Questa sarebbe comunicazione corretta? Le morti improvvise, quasi giornaliere, hanno alzato il livello di preoccupazione tranne che nel board del Calendario della vita? Ma è su donne in gravidanza e che allattano, il vero scandalo delle affermazioni contenute in questa edizione 2025.Nella scheda informativa della Pfizer per gli operatori sanitari che somministrano vaccini (formula 2024-2025), l’azienda farmaceutica ribadisce quanto ha sempre affermato: «I dati disponibili su Comirnaty, Pfizer-Biontech Covid-19 Vaccine, Bivalent o Pfizer-Biontech Covid-19 vaccine somministrati a donne incinte non sono sufficienti per informare sui rischi associati al vaccino in gravidanza». Non solo, viene detto: «Prima di sottoporti al vaccino Comirnaty, informa il tuo medico curante di tutte le tue condizioni mediche, incluso se sei incinta, stai pianificando una gravidanza o stai allattando». Lo dice chi produce il vaccino, ma guardate quale indicazione offre invece il Calendario della vita: «La vaccinazione primaria anti Covid-19 e le dosi di richiamo con vaccini a mRna sono raccomandate a tutte le donne in gravidanza in qualsiasi momento della gestazione». Non solo non viene fatto cenno alle informazioni fornite dal produttore, ma si fa passare la vaccinazione come sicura e priva di rischi. La conclusione è di «un rapporto rischi/benefici favorevole alla vaccinazione in qualsiasi fase della gravidanza». Pfizer dice tutt’altro.Quanto afferma l’azienda viene ignorato anche nelle indicazioni per i primi mesi di vita. «La vaccinazione primaria anti Covid-19 e le dosi di richiamo con vaccini a mRna sono raccomandate a tutte le donne che allattano, senza necessità di interrompere l’allattamento», sentenziano pediatri e medici di famiglia. Non è quanto dichiara Pfizer, ovvero: «Non è noto se il vaccino Pfizer-BioNTech Covid-19 venga escreto nel latte materno. Non sono disponibili dati per valutare gli effetti del vaccino Pfizer-Biontech Covid-19 sul neonato allattato al seno o sulla produzione/escrezione del latte».Più chiaro di così, eppure il Calendario non dà informazioni corrette alle future mamme. Anzi, può mettere seriamente a rischio la salute delle loro creature. Per non parlare delle vaccinazioni nello stesso giorno, messaggio fatto passare da mesi come evidenza scientifica. Lo sostiene pure il board: «È possibile effettuare la somministrazione concomitante (o a qualsiasi distanza di tempo, prima o dopo), di un vaccino anti- Sars-CoV-2/Covid-19 utilizzato in Italia e un altro vaccino inattivato (antipoliomielitica, antidifterica, antitetanica, anti-epatite B, antipertosse, anti-Haemophilus tipo b, anti-influenzale, anti-HPV». Eppure Pfizer scrive tutt’altro: «Non ci sono dati per valutare la somministrazione concomitante del vaccino Pfizer-BioNTech Covid-19 (formula 2024-2025) con altri vaccini».Imbarazzante è quanto scrive il documento a proposito della Spike dell’mRna che «viene degradata entro pochi giorni e analogamente le Lnp vengono eliminate una volta rilasciato il filamento di Rna nel citoplasma della cellula», allegando studi del 2020, agli albori del vaccino. Quando è sempre più documentata la permanenza della Spike dopo mesi e in tutto l’organismo. Il Calendario per la Vita auspica che si sviluppi «una comunicazione mirata a ripristinare la fiducia verso la vaccinazione contro il Covid». Fino a quando sarà questa l’informazione data ai cittadini, la diffidenza resterà grande.
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