2024-08-01
Arcobaleno sì, ma maschilista. L’uomo che picchia le donne ora piace a Boldrini e Cirinnà
Monica Cirinnà (Imagoeconomica)
Per l’ex presidente della Camera i diritti della nostra atleta non contano: «Polemica nata dall’odio». Ignazio La Russa: «È scorretto tifare per l’azzurra?». Centrodestra compatto.Che le rivendicazioni Lgbtqia+ e i diritti delle donne non fossero compatibili lo si sa da tempo. Sono tante le voci che, negli ultimi anni, hanno provato a catturare l’attenzione su questa contraddizione. Non è così frequente, però, il presentarsi di un evento - come l’incontro di boxe tra la nostra Angela Carini e l’atleta transgender Imane Khelif, di nazionalità algerina - che costringa la classe politica a prendere una posizione netta. E indovinate da che parte si è schierata la sinistra italiana? Contro le donne, naturalmente. «Dite a La Russa che Iman Khelif è un’atleta intersex socializzata donna alla nascita e ha superato tutti i test del Comitato olimpico rientrando perfettamente nei parametri che si basano su criteri scientifici e non sui suoi pregiudizi», ha dichiarato Monica Cirinnà, ex senatrice del Pd. D’altronde, non c’è oggi follia sinistro-progressista che non poggi su un qualche (presunto) criterio scientifico brandito come prova inconfutabile. Il presidente del Senato, per altro, non ha nemmeno tirato fuori il meglio della sua verve espressiva. «Boxe: un transgender algerino contro una donna italiana ai Giochi olimpici», ha scritto in un post tutt’altro che sanguigno pubblicato sui suoi canali social. Per poi concludere: «È politicamente scorretto dire che tifo per la donna?». Insomma, l’intestataria della legge sulle unioni civili si scandalizza per poco: Ignazio La Russia ci ha abituato, in passato, a toni ben più accesi.Ma il meglio viene da Laura Boldrini, la paladina dell’inclusione: «Dopo la ridicola polemica sulla cerimonia inaugurale dei Giochi olimpici di Parigi e la presunta parodia dell’Ultima cena, che non era neanche l’Ultima cena», ha dichiarato la «deputata», «oggi è il giorno dell’attacco all’atleta «trans» algerina Imane Khelif, che poi non è un’atleta trans». Bastano due righe, all’ex presidente della Camera, per assicurarsi la medaglia d’oro di negazione della realtà. Tralasciando l’evidente richiamo all’Ultima cena della coreografia olimpica, l’anno scorso l’atleta algerina è stata forse esclusa dai mondiali per niente? L’eccessivo livello di testosterone era una bufala? Basta osservare i tratti somatici per cogliere che non sembra esattamente il corpo di una donna, ma a loro - come con il Covid - basta accampare Lascienza (scritto tutto attaccato) per disinteressarsi della realtà davanti ai loro occhi. «Da stamattina si è aperta una gara a chi la spara più grossa sulla boxer algerina che, a sentire loro, “picchierà” l’azzurra Angela Carini durante l’incontro che dovranno disputare», ha continuato la Boldrini. «Verrebbe da chiedere loro se ritengono che fare boxe equivalga a “picchiarsi” o se pensano che l’atleta italiana non sia in grado di competere nella sua categoria, cosa molto offensiva da dichiarare». È vero: in teoria l’uso del verbo «picchiarsi» in riferimento alla boxe è scorretto. Tuttavia, se si tratta di un uomo (o di una con la forza di un uomo) contro una donna, diventa difficile trovare un verbo migliore. E non ci sarebbe nulla di offensivo per la nostra Carini, visto che la differenza di forza fisica tra maschi e femmine è - forse questo ancora si può dire - un fatto oggettivo.A destra, invece, sono di tutt’altro avviso. Apparentemente anche in Forza Italia, nonostante le aperture Lgbt di Marina e Piersilvio Berlusconi delle ultime settimane. «Imane Khelif è una delle due atlete escluse dai mondiali di boxe per non aver superato il gender test e ora invece gareggia alle Olimpiadi», ha dichiarato Orlando Angelo Tripodi, presidente della commissione pari opportunità del Consiglio regionale del Lazio. «L’atleta italiana si trova davanti a una scelta drammatica», continua poco oltre: «Rinunciare al sogno della sua vita o affrontare il rischio di essere pesantemente colpita da un uomo in un incontro di pugilato? Vorrei mettere al centro della questione le implicazioni fisiche e morali di tale decisione, richiamando l’attenzione sul dibattito attorno alla partecipazione di atleti transgender nelle competizioni sportive».Matteo Salvini ha commentato la questione definendola «uno schiaffo all’etica dello sport e alla credibilità delle Olimpiadi», concludendo con un «basta con le follie dell’ideologia woke». Rossano Sasso, deputato leghista, ha poi ribadito anche in Aula che «questa non è inclusività ma follia ideologia». Il ministro dello Sport, Andrea Abodi, ha preso anch’egli una posizione piuttosto netta, attaccando di fatto il Comitato olimpico: «Nell’evento che rappresenta i più alti valori dello sport», ha dichiarato, «si devono poter garantire la sicurezza di atleti e atlete, e il rispetto dell’equa competizione dal punto di vista agonistico. Per Angela Carini non sarà così».Maria Grazia Frijia (Fdi) si è espressa dicendo che «non è possibile che nel nome dell’inclusività si calpestino i diritti delle donne, alle quali viene negata la possibilità di gareggiare in un contesto di parità di condizioni». «Pensavamo di aver visto tutto con la dissacrante cerimonia inaugurale», ha continuato, «ma a quanto pare ci sbagliavamo». Ma parole analoghe sono arrivate da esponenti di Fdi come Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.