2025-07-18
«Untamed», il thriller Netflix che svela il lato oscuro dello Yosemite
True
La serie con Eric Bana e Sam Neill, disponibile sulla piattaforma a partire da mercoledì 17 luglio, racconta l’indagine di un omicidio brutale in un parco nazionale. Un mondo apparentemente idilliaco si rivela corrotto e inquietante, dietro la magnificenza della natura.Sarebbe dovuto essere un lavoro tranquillo, roba di routine, di una forma che raramente si trovi a scontrarsi con la sostanza. Kyle Turner, agente speciale del National Parks Service, sarebbe dovuto essere un poliziotto. Ma, ben presto, la realtà iper-protetta del grande parco nazionale, la bolla nella quale, come sospesi, vivono gli operatori del settore turistico, ha fatto sì che Turner tutto fosse tranne che un poliziotto.Scienza, senza mai applicazione. L’agente speciale, il viso di Eric Bana, ha passato una vita senza doversi mai confrontare con le brutture, la crudeltà, le fatiche che il suo mestiere, se fatto altrove, gli avrebbe imposto. Poi, un giorno, s’è trovato lui pure a sbattere la faccia contro la realtà.Untamed, nuova serie Netflix, disponibile sulla piattaforma a partire da mercoledì 17 luglio, parte da qui: dal bagno di realtà, da un orrore che, piano piano, comincia a permeare il mondo di Turner per ridefinirne i confini, riscriverne le regole. Lo show, nel cui cast recitano anche Rosemarie DeWitt, Lily Santiago, Wilson Bethel e William Smillie, si apre con il ritrovamento di un corpo, buttato in qualche dove all’interno dello Yosemite National Park, il terzo parco più grande della California. La morte, che aleggia in quei primi momenti dello show, non è accidentale. È un omicidio, violento, brutale. Qualcosa cui Turner aveva sempre guardato da lontano, teoria senza mai pratica. Turner, però, è l’unico cui poter affidare le indagini. Così, si trova dentro la tragedia, al suo fianco solo un collega, interpretato da Sam Neill. La coppia indaga, il thriller procede. E, a mano a mano che il mistero si dipana, oscuri segreti vengono a galla: fatti capaci di portare alla luce un passato fosco, ben più complesso di quanto la tranquilla facciata di Turner avrebbe lasciato presagire, e, pure, una dinamica viziata, corrotta. La comunità rurale nella quale i due agenti credevano non poter succedere nulla sembrerevbe lontana da quella calma apparente. Dalla bontà, dai legami di amicizia che si pensa debbano tenere uniti i piccoli paesini e la loro gente.Untamed è la logica sovvertita di un micromondo, non dissimile - a conti fatti - dal macromondo di cui è parte. Effetto che gli sceneggiatori della serie tv hanno cercato con puntiglio e intenzionalità.«Chiunque dovesse richiamarlo alla mente si troverebbe a pensare allo Yosemite Park come ad un luogo meraviglioso, dove il panorama e gli scorci paesaggistici sono tanto belli da togliere il fiato. Quel che noi abbiamo voluto fare, o provare a, è indagare il pericolo che può celarsi dietro questa magnificenza», ha spiegato uno degli sceneggiatori della serie Netflix, Mark L. Smith.
Ecco #DimmiLaVerità del 9 settembre 2025. Il deputato di Azione Fabrizio Benzinai commenta l'attacco di Israele a Doha, la vicenda di Flotilla e chiede sanzioni nei confronti dei ministri di Israele.
Nel riquadro il professor Andrea Fiorillo, presidente dell’Ente Europeo di Psichiatria e testimonial scientifico della giornata palermitana (iStock)
Il 10 ottobre Palermo celebra la Giornata Mondiale della Salute Mentale con eventi artistici, scientifici e culturali per denunciare abbandono e stigma e promuovere inclusione e cura, su iniziativa della Fondazione Tommaso Dragotto.
Il 10 ottobre, Palermo non sfila: agisce. In occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale, la città lancerà per il secondo anno consecutivo un messaggio inequivocabile: basta con l’abbandono, basta con i tagli, basta con lo stigma. Agire, tutti insieme, con la forza dei fatti e non l’ipocrisia delle parole. Sul palco dell’evento – reale e simbolico – si alterneranno concerti di musica classica, teatro militante, spettacoli di attori provenienti dal mondo della salute mentale, insieme con tavoli scientifici di livello internazionale e momenti di riflessione pubblica.
Di nuovo «capitale della salute mentale» in un Paese che troppo spesso lascia soli i più fragili, a Palermo si costruirà un racconto, fatto di inclusione reale, solidarietà vera, e cultura della comunità come cura. Organizzato dalla Fondazione Tommaso Dragotto e realizzato da Big Mama Production, non sarà solo un evento, ma una denuncia trasformata in proposta concreta. E forse, anche una lezione per tutta l’Italia che alla voce sceglie il silenzio, tra parole come quelle del professor Andrea Fiorillo, presidente dell’Ente Europeo di Psichiatria e testimonial scientifico della giornata palermitana che ha detto: «I trattamenti farmacologici e psicoterapici che abbiamo oggi a disposizione sono tra i più efficaci tra quelli disponibili in tutta la medicina. È vero che in molti casi si parla di trattamenti sintomatici e non curativi, ma molto spesso l’eliminazione del sintomo è di per sé stesso curativo. È bene - continua Fiorillo - diffondere il messaggio che oggi si può guarire dai disturbi mentali, anche dai più gravi, ma solo con un approccio globale che miri alla persona e non alla malattia».
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