2018-07-22
Un altro nume del Cnr contro Salvini: «È un cazzaro disumano e razzista»
Il giurista Fabio Marcelli, dirigente dell'ente di ricerca, spara su chi vuole fermare gli ingressi. Si batteva come un leone a favore dello ius soli, poiché «concedere la cittadinanza ai migranti rafforza il popolo e la classe».Sembra proprio che la principale attività ricreativa dei dipendenti del Cnr consista nello sputare astio contro il governo, Matteo Salvini e chi li ha votati. Gilberto Corbellini - il noto appassionato di ossitocina secondo cui gli italiani sono all'80% analfabeti funzionali - è in ottima compagnia. Al Dipartimento di scienze umane e sociali da lui diretto fa capo, tra i tanti, un organismo chiamato Isgi, ovvero l'Istituto di studi giuridici internazionali, dove lavora Fabio Marcelli. Questo studioso si descrive così sul sito del Fatto quotidiano, dove tiene un blog: «Nato il 15 marzo del 1956 a Roma, sono dirigente di ricerca dell'Istituto di studi giuridici internazionali del Cnr, e dirigente dell'Associazione dei giuristi democratici a livello nazionale, europeo e internazionale. Ho scritto dodici libri e oltre cento articoli su temi di diritto e relazioni internazionali». Il suo ultimo articolo pubblicato risale al 20 luglio, un giorno dopo l'uscita del nostro pezzo su Corbellini. Il titolo è eloquente: «Migranti: le politiche di Salvini sono disumane, illecite e sbagliate». Marcelli maneggia la penna come un bastone, sin dall'attacco: «Ci sono vari modi e motivi per giudicare e condannare la scellerata politica imposta da Matteo Salvini al governo italiano sulla questione dei respingimenti, con il chiaro intento di sfruttare a fini bassamente elettoralistici paure e paranoie di settori del corpo elettorale sempre più insicuri, impauriti, disorientati e irrazionali», scrive. Ecco che ritorna il consueto ritornello: gli italiani che votano Lega sono in preda a «paranoie», sono «disorientati e irrazionali». Del resto, è inconcepibile che una persona sana di mente si opponga all'immigrazione di massa, no? Chi lo fa dev'essere per forza un mentecatto. Secondo Marcelli, la politica di Salvini si distingue per «la sua assoluta disumanità». «Forse non tutti se ne rendono pienamente conto», prosegue il giurista, «ma l'aberrante slogan “prima gli italiani" su cui vorrebbe costruire le proprie fortune elettorali la Lega, in chiara sintonia con forze d'ispirazione nazifascista in modo conclamato, oltre che con la parte peggiore dei 5 stelle, produce il risultato di negare umanità e diritti a chi non ha la cittadinanza italiana, ivi compresi centinaia di migliaia di giovani nati e cresciuti in Italia da genitori migranti. Il risultato è quindi la divisione della popolazione in esseri umani (gli “italiani") e no (tutti gli altri)». Ricapitolando: visto che molti connazionali sono cretini, non si accorgono che il ministro dell'Interno è in combutta con i nazifascisti, e pure i pentastellati sono complici (almeno la loro «parte peggiore»). La visione che tale combriccola di manigoldi esprime si può «definire razzista da tutti i punti di vista». A parere dell'insigne dirigente del Cnr, i sovranisti da un lato fingono di lottare per i diritti degli italiani, dall'altro però cospirano per smantellarli. «Solo un popolo istupidito da decenni di berlusconismo e di Pd può non rendersi conto di tanta meschina doppiezza, ma purtroppo è proprio quello che si sta verificando, come dimostrano fra l'altro proprio i successi elettorali e sondaggistici di Salvini & C». A quanto sembra, Marcelli è una sorta di simpatizzante di sinistra deluso e amareggiato. La sua visione è senz'altro più articolata di quella di Gilberto Corbellini, tuttavia i suoi ragionamenti vanno a parare sempre nella stessa direzione. In un altro articolo (datato 25 giugno) definisce Salvini «il “cazzaro verde" che decide la linea del governo». Nel 2017, invece, Marcelli si batteva come un leone a favore dello ius soli, poiché «concedere la cittadinanza ai migranti rafforza il popolo e la classe». In un articolo di fuoco, spiegava che «in Italia dobbiamo sconfiggere un razzismo retrogrado e disastroso ed è illusorio pensare di farlo con le sole armi della ragione, anche se di ragioni a favore della cittadinanza per le seconde generazioni ne esistono a bizzeffe. È fondamentalmente una questione di lotta di classe». Certo, contro i razzisti non basta la sola ragione. Qualcuno, non per nulla, suggerisce di usare l'ossitocina.
Sehrii Kuznietsov (Getty Images)