2020-11-28
Ucciso il capo dei progetti atomici. L’Iran incolpa gli 007 del Mossad
Lo scienziato Fakhrizadeh-Mahabadi è stato freddato a colpi di pistola non lontano dalla capitale Teheran. Per Zarif, ministro degli Esteri, ci sono indizi sul ruolo di Israele. Il capo di Stato maggiore: «Ci vendicheremo»Mohsen Fakhrizadeh-Mahabadi era l'uomo al centro dei progetti iraniani verso la bomba atomica, secondo i rapporti delle intelligence statunitense e israeliana. È stato freddato ieri ad Absard, il villaggio dell'élite iraniana a nord est della capitale Teheran mentre viaggiava a bordo della sua auto.La tv di Stato iraniana ha diffuso alcuni dettagli dell'assassinio. Prima è entrato in azione quello che in gergo militare si definisce Vbied (vehicle-borne improvised explosive device): un vecchio camion Nissan blu, con un carico di esplosivo nascosto sotto la legna, è deflagrato vicino alla berlina a bordo della quale viaggiava lo scienziato (di 59 anni pare, ma non c'è ufficialità sulla nascita). Quando l'autovettura si è fermata, una squadra di almeno cinque uomini ha aperto il fuoco da due angolazioni. Fakhrizadeh-Mahabadi è stato portato in ospedale ma a nulla sono serviti gli sforzi dei medici. Ferite le sue guardie del corpo.Teheran ha immediatamente puntato il dito contro Israele. I «terroristi» hanno «ucciso oggi un eminente scienziato iraniano» e «questa codardia - con serie indicazioni di un ruolo israeliano - mostra che i perpetratori sono guerrafondai disperati», ha scritto su Twitter il ministro degli Esteri iraniano Mohammad Javad Zarif. «L'Iran fa appello alla comunità internazionale - e specialmente all'Unione europea - affinché pongano fine al loro vergognoso doppio standard e condannino questo atto di terrore», ha proseguito Zarif. Teheran ha minacciato rappresaglie. Ci sarà «una vendetta terribile» contro «i gruppi terroristici e i responsabili» dell'uccisione dello scienziato, ha scritto in un messaggio su Twitter il capo di Stato maggiore delle forze armate iraniane, il generale Mohammad Bagheri, definendo l'assassinio «un colpo amaro e pesante».Il ministro Zarif e il generale Bagheri sembrano fare, entrambi, una distinzione tra esecutori e i mandati. Se per il secondo Teheran punta il dito contro Israele, per i primi, parlando di «terroristi», potrebbe riferirsi ai Mojaheddin del popolo iraniano (Mek), il gruppo d'opposizione che secondo alcune testimonianze in passato avrebbe agito assieme ai servizi israeliani per compiere assassini mirati su suolo iraniano.Il New York Times ieri citava tre fonti d'intelligence secondo cui l'attacco sarebbe stato pensato in Israele. Ovviamente lo Stato ebraico non ha commentato. Ma che lo schivo Fakhrizadeh-Mahabadi fosse un nemico di Gerusalemme era noto. Il premier Benjamin Netanyahu disse durante una conferenza del 2018, presentando i documenti iraniani sui progetti sottratti dall'intelligence israeliana, «ricordatevi questo nome» riferendosi a lui. Inoltre, era stato a lungo l'obiettivo numero uno del Mossad, il servizio segreto estero israeliano, che nell'ultimo decennio avrebbe orchestrato una serie di omicidi mirati di scienziati, tra cui alcuni stretti collaboratori di Fakhrizadeh-Mahabadi.Michael Patrick Mulroy, ex numero due del Pentagono, ha definito la morte dello scienziato «una battuta d'arresto per il programma nucleare iraniano», citato dal New York Times. «Era il loro scienziato nucleare più esperto e si pensava fosse responsabile del programma nucleare segreto dell'Iran. Era, inoltre, un alto ufficiale del Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche (i pasdaran, ndr), e questo rafforzerà il desiderio dell'Iran di rispondere con la forza», ha aggiunto l'ex membro delle forze speciali della Cia facendo tornare alla memoria quanto accaduto a inizio anno, cioè l'attacco statunitense che uccise Qassem Soleimani, comandante dell'unità d'élite dei Pasdaran e architetto dei progetti espansionisti di Teheran nel Medio Oriente.L'assassinio si inserisce in un periodo complesso per il Medio Oriente. Pochi giorni fa si è tenuto in Arabia Saudita un vertice tra il segretario di Stato statunitense Mike Pompeo e il principe ereditario saudita Mohammed Bin Salman, a cui avrebbe partecipato (condizionale d'obbligo soltanto perché mancano conferme ufficiali) il premier israeliano Netanyahu. Donald Trump, fautore del disimpegno statunitense dalla regione attraverso una serie di accordi che prevedono la normalizzazione tra Israele e gli Stati arabi del Golfo, si sta preparando a lasciare la Casa Bianca a Joe Biden, che invece pare pronto a tornare ai tavoli dell'accordo nucleare firmato da Barack Obama ma scaricato dal presidente uscente. E l'Iran potrebbe essere un dossier (al pari della Cina) su cui il presidente è pronto a mettere in difficoltà il successore. Sarebbe pronto un nuovo round di sanzioni sui diritti umani per imbrigliare Biden. Ma non è escluso che Trump possa autorizzare raid contro l'Iran: tanto che Israele si sta preparando all'eventualità, ha rivelato il sito americano Axios.Infine, questo omicidio mirato imbarazza anche Teheran. Infatti, è la prima volta che qualcuno riesce a colpire sul suolo iraniano. Due settimane fa era stato ucciso nella capitale, in un quartiere presidiato dai Pasdaran, uno dei più alti dirigenti di al Qaeda, Abdullah Ahmed Abdullah. Indiziato numero uno, anche in quel caso, il Mossad.