2023-12-01
«Tutti i vescovi sono in mano a Tarzan». La chat degli imputati elogia don Bolletta
Così Konrad Krajewskij, che riattaccò la luce a un centro sociale, sarebbe stato «agganciato» da Andrea Alzetta, capo delle occupazioni.Dalle chat agli atti del procedimento contro Luca Casarini emerge che l’ex leader delle Tute bianche non è l’unico esponente della galassia dei centri sociali ad essere entrato nelle grazie della alte sfere vaticane. È il 21 settembre del 2019 quando don Mattia Ferrari, cappellano della Ong Mediterranea (fondata dall’ex no global), rivela il retroscena di un episodio risalente ad alcuni mesi prima, che aveva fatto molto discutere: l’intervento di Konrad Krajewskij, elemosiniere del Papa, per riallacciare la luce alla sede di Spin time, forse il più noto dei palazzi occupati nella capitale, che si trova in via Santa Croce in Gerusalemme. Nel maggio di quell’anno, dopo che Acea, l’azienda elettrica di Roma, aveva tagliato al palazzo la corrente allacciata abusivamente, Krajewskij si era calato in una cabina elettrica per riattivare la luce all’immobile. Gesto per il quale le cronache avevano ipotizzato il suo coinvolgimento in un «furto di energia».Ebbene, secondo il racconto di don Mattia, a costruire il rapporto tra gli occupanti e il Vaticano sarebbe stato il cardinale Matteo Zuppi, allora arcivescovo di Bologna e dal 2022 presidente della Conferenza episcopale italiana. «Zuppi è il primo ad essere diventato amico di Spin ttime, grazie a Sorella Adriana. Poi Zuppi si è portato dietro Lojudice (Augusto, all’epoca arcivescovo di Siena e segretario della Commissione Cei per le migrazioni, ndr), che a sua volta poi si è portato dietro Krajewskij», scrive infatti don Mattia nella chat. Poi chiosa: «Insomma, tutti i vescovi sono nelle mani di Tarzan».A Roma Tarzan, al secolo Andrea Alzetta, è una figura storica del mondo delle occupazioni. Durante il mandato da sindaco di Gianni Alemanno, era consigliere comunale di opposizione, ruolo che esercitava in modo veemente. In rete si trova un video che lo ritrae mentre, nel mezzo di un parapiglia scatenato da una contestazione nell’aula consiliare, sferra un pugno all’allora capogruppo del Pdl Luca Gramazio. Oggi Alzetta milita in Liberare Roma, e viene considerato una sorta di «padrone di casa» di Spin time, che durante le primarie del centrosinistra per le elezioni comunali 2021 ha ospitato il primo confronto pubblico tra Roberto Gualtieri e i suoi sfidanti. Va detto che il primo cittadino romano nei confronti di Spin time ha un occhio di riguardo. Il palazzo occupato, che la sinistra romana considera un modello di «rigenerazione urbana», è infatti tra quelli che il Campidoglio vorrebbe rilevare da privati che cercano di rientrarne in possesso, per evitare lo sgombero già previsto. Richiesta che la proprietà ha respinto: gli occupanti devono sloggiare e l’immobile diventerà un hotel da inaugurare prima del Giubileo.Il palazzo, una ex sede dell’Inpdap (attualmente di proprietà di un fondo di investimento) occupata dal 2013, oltre a ospitare i 460 residenti illegittimi è anche una fonte di reddito per i movimenti. Al suo interno si trovano una falegnameria, un’osteria, un laboratorio di birra artigianale, una sala concerti, l’auditorium e i vari «sportelli sociali». Tutto senza pagare affitto e, almeno fino al 2019, neanche l’energia elettrica. Ma torniamo a Tarzan: Il legame tra il gruppo di Casarini e Alzetta pare solido, tanto che in occasione di una visita a Roma don Mattia suggerisce: «Per quanto riguarda il pernottamento, già passiamo la giornata con 3 cardinali... se dormiamo pure in una struttura religiosa, io non ce la faccio. Il prossimo titolo su Libero, dopo «la conversione di Luca Casarini», sarà «lo spretamento di don Mattia Ferrari” […]. Potremmo dormire da Tarzan, che ci offre sempre la disponibilità». Per sostenere la proposta, il religioso, che teme di essere spiato dall’intelligence, arriva perfino ad adombrare ragioni di sicurezza: «Poi per carità, se insistete nell’opzione convento, cerco una casa religiosa. Magari una che quando vede i nostri nomi, non lanci subito l’allarme ai servizi segreti». I preparativi del viaggio proseguono, e due giorni dopo il sacerdote rilancia: «Io un salto a Spin time in quei giorni lo vorrei fare, così salutiamo Tarzan e vi faccio conoscere anche la mitica Sorella Adriana, molto amica di Zuppi e di Krajewskij. Se facessimo che andiamo a Spin time il 2 (ottobre, ndr), quando arriviamo? Potremmo ad esempio andare a cena con Tarzan e Adriana. Così poi il 3 restiamo in zona San Pietro». Giuseppe Caccia, un altro dei fondatori della ong, accetta: «Sia fatta la volontà del Signore». Ma la volontà di Casarini pare avere un peso maggiore. Il giorno prima della partenza scrive: «Caro Don Mattia, io direi che vi raggiungo a Termini, aspetto che arriviate, e andiamo dritti a riflettere un poco da soli, noi tre, senza distrazioni. Andremo da Tarzan un’altra volta. Dobbiamo avere calma e raccoglimento prima di una cosa così grande».
Tedros Ghebreyesus (Ansa)
Giancarlo Tancredi (Ansa)
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