2024-04-15
Tutti gli errori della Vestager
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Margrethe Vestager (Ansa)
Apple, Lufthansa, Fca, Amazon, Engie e Starbucks sono alcuni dei nomi di tutte le multinazionali su cui la Commissione Ue e in particolare il Commissario per la concorrenza Margrethe Vestager, hanno indagato, accusato di tax ruling e perso successivamente i ricorsi visto che le norme fiscali sotto esame non rappresentavano, di fatto, un aiuto di stato illegale.Errori che minano la credibilità della Commissione. È infatti indubbio che le multinazionali mettano in atto strategie fiscali per cercare di pagare meno tasse possibili, quello che però non dovrebbe accadere è che sistematicamente ogni decisione presa, contro una grossa corporate, nel giro di qualche anno, venga ribaltata in favore della multinazionale, mettendo in luce la poca accuratezza con cui sono state svolte queste indagini. Prendiamo ad esempio Starbucks e la relativa multa di 30 milioni di euro decisa dall’Ue nel 2015. Nel 2019 secondo il Tribunale dell’Ue «la Commissione europea è stata incapace di dimostrare l’esistenza di un vantaggio a favore di Starbucks (secondo l’articolo 107 dei Trattati)», che regolamento gli aiuti di stato così come il compito della Commissione di garantire la libera concorrenza sul mercato unico. In questo specifico caso il problema dell’indagine svolta dalla Vestager non è stato solo il non aver dimostrato l’esistenza di un tax ruling ma anche l’aver commesso una serie di errori che hanno successivamente compromesso le indagine sulla multinazionale. Stessa dinamica per Amazon. Nel 2017 l’Antitrust europeo gli aveva ordinato di pagare una multa di 250 milioni di euro come risarcimento per i tax ruling di cui aveva goduto dal 2006 al 2014 nel Lussemburgo. Nel 2022 la Corte di giustizia Ue ha stabilito che i regimi fiscali concessi non rappresentavano un aiuto di Stato e quindi che nulla doveva essere restituito da parte della multinazionale. La Corte ha definito l’analisi fatta dalla Commissione “errata sotto diversi profili” e priva di elementi che provano dal punto di vista giuridico "un'indebita riduzione dell'onere fiscale" a vantaggio di Amazon. Sempre nel 2022 è arrivata l’assoluzione anche per Fca. Nel 2015 la Commissione Ue aveva multato la multinazionale per 30 milioni di euro per aver ricevuto aiuti di stato illegali. Sette anni dopo il responso definitivo da parte della Corte di giustizia Ue: il tax ruling non rappresenta un aiuto di stato illegale. Ancora una volta le prove fornite dalla Vestager non sono state ritenute sufficienti per incastrare Fca. E l’errore commesso è un difetto di diritto perché la tassazione nell’Ue è di competenza nazionale e «a parte gli ambiti in cui il diritto tributario dell’Unione è oggetto di armonizzazione, è lo stato membro interessato che determina, mediante l’esercizio dei propri poteri in materia di imposizione diretta, le caratteristiche costitutive della fiscalità». Nel 2023 è la volta di Lufthansa e di Engie. Nel primo caso la Commissione Ue ha approvato, ritenendo legittimo, un aiuto di Stato che successivamente si è rilevato essere incompatibile con le regole europee. Nel giugno 2020 il governo tedesco ha infatti notificato, come da procedura, alla Commissione la concessione di 6 miliardi di euro di aiuti di stato a Deutsche Lufthansa AG. Il pacchetto andava a finanziare una serie di misure volte a compensare il disastro causato dalla pandemia da Covid, che ha fortemente impattato il traffico aereo. Aiuti di stato ritenuti legittimi dalla Commissione. Piccolo dettaglio, il pacchetto fiscale non era in linea con le norme definite in modo temporaneo durante il Covid. Il Tribunale dell’Ue ha infatti sottolineato che la Commissione ha (ancora una volta) sbagliato ad approvare la richiesta tedesca essendo in violazione del punto 49, lettera c, del Quadro temporaneo, secondo il quale, «per poter essere ammissibile a una misura di ricapitalizzazione, il beneficiario non deve essere in grado di reperire finanziamenti sui mercati a condizioni accessibili». Aspetto quest’ultimo non indagato dalla Commissione, prima di approvare il pacchetto fiscale.Per quanto riguarda Engie torniamo al classico schema dove nel 2018 la Commissione aveva deciso che la società avrebbe dovuto pagare una multa di 120 milioni di euro per aver goduto di tax ruling. A distanza di cinque anni la corte di giustizia Ue ha deciso in favore in Engie: «la Commissione è incorsa in un errore nella determinazione del sistema di riferimento che costituisce il punto di partenza dell’esame comparativo da effettuare nell’ambito della valutazione della selettività delle misure fiscali e, pertanto, della loro qualificazione come aiuti di Stato vietati». La Commissione non può stabilire che vi è una deroga ad un quadro di riferimento limitandosi a constatare, come ha fatto nel caso di Engie, che «una misura si discosta da un obiettivo generale di assoggettamento a imposta di tutte le società residenti nello Stato membro di cui trattasi, senza tener conto di disposizioni del diritto nazionale che specificano le modalità con cui tale obiettivo è attuato». E infine Apple. Nel 2016 Vestager ha dato una maxi multa di 16 miliardi di euro al colosso americano per aver sottoscritto accordi fiscali con Dublino, ritenuti illegittimi. Nel 2020 il Tribunale Ue ha dato ragione ad Apple, annullando di fatto la multa della Commissione perché gli accordi fiscali non costituivano aiuti di stato. Il caso risulta essere ancora aperto dato che l’avvocato generale presso la Corte di giustizia Ue avrebbe rilevato alcuni errori di diritto commessi dal Tribunale. Al momento però la situazione rimane a favore della Apple. E infine, come non citare l’ultimo caso dove l’avvocato generale, Laila Medina, ha suggerito alla Corte di giustizia di annullare la decisione della Commissione che ha dichiarato che tra il 2013 e il 2018 il Regno Unito avrebbe concesso ruling fiscali illegali a determinati gruppi multinazionali.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.