2025-09-02
Trump: «Voglio i dati sui vaccini Covid»
Il presidente degli Stati Uniti: «Le case farmaceutiche devono fornire elementi per valutare il successo dei loro prodotti: perché si oppongono alla trasparenza? Mi aspetto risposte». Bruxelles farà lo stesso con le aziende con cui ha chiuso acquisti miliardari? L’efficacia dei vaccini anti Covid sia resa pubblica «adesso». È l’appello pubblicato ieri dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, in un post sulla sua piattaforma social Truth, che arriva in un momento di forte turbolenza ai Centers for disease control and prevention (Cdc), accusati dall’amministrazione per la gestione dei dati sui vaccini. A pochi giorni dal licenziamento (...)segue a pagina 2 della direttrice, Susan Monarez, per il tycoon «è molto importante» che le case farmaceutiche «dimostrino il successo dei loro vari farmaci contro il Covid. Molti pensano che siano un miracolo che ha salvato milioni di vite. Altri non sono d’accordo!», sottolinea Trump. «Con i Cdc smantellati a causa di questa controversia, voglio una risposta, e la voglio ora», afferma deciso. Il presidente spiega di aver avuto la possibilità di visionare informazioni «straordinarie» da parte «di Pfizer e di altri produttori», ma che questi dati «sembra non vengano mai mostrati al pubblico. Perché no???», si domanda. Trump accusa le aziende di continuare a passare al «prossimo obiettivo» lasciando che tutti, compresi il segretario alla Salute Bobby Kennedy Jr. e i Cdc, cerchino di capire il reale impatto dei vaccini. «A me mostrano numeri e risultati eccezionali, ma non sembra che li facciano vedere a molti altri», ha rimarcato il presidente. «Io voglio che li mostrino ora, ai Cdc e al pubblico», ha intimato alle case farmaceutiche coinvolte, ribadendo la necessità di «fare chiarezza su questo pasticcio, in un modo o nell’altro». Secondo il presidente americano, infatti, il mancato confronto tra le informazioni mostrate alle autorità sanitarie e il pubblico avrebbe generato confusione, anche tra figure come il responsabile della Salute Robert Kennedy Junior e i Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie. Per questo ha chiesto, categorico, un’immediata operazione trasparenza mostrando a tutti, istituzioni e cittadini, i «grandi numeri e i grandi risultati», per chiarire il «successo o il fallimento» delle aziende Pharma nella lotta al Covid. A tale proposito, nel suo post, The Donald richiama l’attenzione sull’Operation Warp Speed, la partnership pubblico-privata avviata dal governo degli Stati uniti e dall’allora presidente Trump per facilitare e accelerare lo sviluppo, la produzione e la distribuzione di vaccini, terapie e sistemi diagnostici per contrastare il Covid-19. «Spero che sia stata davvero così brillante come molti dicono», osserva. «Se non lo è stata, vogliamo tutti saperlo, e sapere perché???», chiude il post cercando di mantenere un equilibrio tra il prendersi il merito di quell’impresa e il rischio di irritare i suoi sostenitori, molti dei quali sono scettici nei confronti dei vaccini.Il post si inserisce nella forte operazione di discontinuità con la vecchia amministrazione americana nella gestione del Covid. Proprio nei giorni scorsi, lo stesso presidente Trump ha infatti silurato la Monarez, direttrice dei Cdc, l’organo di controllo americano della salute pubblica, dopo che quest’ultima aveva rifiutato la richiesta di dimissioni da parte di Kennedy. Come ha spiegato la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, senza mezzi termini ai giornalisti, «se ci sono persone non allineate con la visione del presidente e del segretario nel riportare in salute il nostro Paese, siamo lieti di accompagnarle alla porta». Per gli avvocati della Monarez il licenziamento della loro assistita, avvenuta poche ore dopo che l’Agenzia del farmaco americana aveva ristretto l’autorizzazione per i più recenti vaccini anti Covid, è illegale. Sospettano sia finita nel mirino per essersi «rifiutata di approvare direttive poco scientifiche e sconsiderate» sulla politica vaccinale. A ruota, almeno altri quattro funzionari si sono licenziati. A gettare benzina sul fuoco, ci hanno pensato nove ex direttori dei Cdc sul New York Times, i quali hanno definito la leadership di Robert F. Kennedy Jr. «qualcosa di diverso da qualsiasi altra esperienza che il nostro Paese abbia mai vissuto». Nell’articolo - apparso ieri online con il titolo Abbiamo guidato il Cdc: Kennedy sta mettendo in pericolo la salute di ogni americano - esprimono preoccupazione per il concentrarsi «su trattamenti non provati minimizzando efficacia dei vaccini; la cancellazione di investimenti in ricerche mediche promettenti, rendendo il Paese impreparato a future emergenze sanitarie. Ha sostituito esperti dei comitati consultivi federali con persone non qualificate che condividono le sue opinioni pericolose e antiscientifiche. Ha annunciato la fine del sostegno statunitense ai programmi di vaccinazione globale che proteggono milioni di bambini e garantiscono la sicurezza degli americani, citando ricerche fallaci e formulando affermazioni inaccurate». Kennedy, dal canto suo, ha dichiarato a Fox News di essere impegnato ad «aggiustare» i Cdc e ha accusato l’ente di diffondere «disinformazione» riguardo al Covid. All’interno dell’agenzia, per il responsabile della Salute, «c’è davvero un malessere profondamente radicato».
Martha Argerich (Michela Lotti)