2022-02-04
Trionfo di ascolti per Sanremo. Premiata la «nuova» giovinezza dell'Amadeus-ter
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Terza serata all'Ariston tra le esibizioni di tutti i big in gara e il primo podio decretato anche con il voto del pubblico: sul gradino più alto Mahmood e Blanco, poco più in basso Elisa e Gianni Morandi. Il Festival piace, anche ai più giovani.L’OPA lanciata da Mahmood e Blanco sulla vittoria di Sanremo 2022 è cominciata lunedì e da qui a sabato rischia di essere inarrestabile. Elisa permettendo. I due cantanti sono infatti primi in classifica, subito davanti alla collega, e hanno già strappato un record: Brividi è diventata la canzone italiana più ascoltata di sempre in un giorno su Spotify Italia e ha già sbancato le visualizzazioni su YouTube. La gara però è apertissima e l’intreccio di televoto, demoscopica e giudizi della sala stampa può stravolgere tutto. Cicli e ricicli, insomma, con Mahmood possibile trionfatore del Festival appena tre anni dopo Soldi. Tre anni ma sembra passata una vita da quando Luigi Di Maio chiedeva a gran voce di cambiare i regolamenti suggerendo di puntare tutto solo sul televoto: lo disse nel pieno delle polemiche su élite e giurie di qualità ma nessuno gli diede retta, Amadeus ha fatto di testa sua e il risultato sono hit triplicate, boom di streaming e più giovani che guardano Sanremo (persino nella complicatissima fascia dai i 15-34 anni). Quanto alla terza serata del Festival, nella lunga cavalcata per riascoltare tutte e venticinque la canzoni in gara spicca la bravura di Cesare Cremonini, che spiega a tutti come si fa guest star a Sanremo senza limitarsi alle solite auto promozioni: fare spettacolo è una cosa seria e lui lo sa fare.Non è da meno Drusilla Foer, la cui presenza era stata anticipata da una grancassa di polemiche (è in realtà l’alter ego dell’attore Gianluca Gori) per la partecipazione di un personaggio en travesti. Spiazza chi non lo conosce con il suo talento poliedrico – canta, recita, tiene il palco – e fa dimenticare le performance opache di Ornella Muti e Lorena Cesarini nelle prime due serate. È la vera rivelazione di questo Festival, almeno per ora. Carismatica. C’è chi sale e c’è chi scende, vedi Achille Lauro: lontani i fasti di Rolls Royce, due anni fa, su di lui si concentrano i giudizi in chiaroscuro di critica e pubblico. La canzone Domenica non ha fatto il botto, il suo auto-battesimo sul palco si è rivelato un boomerang e lui arretra arrivando al massimo a sbottonarsi i pantaloni. Ha già perso il tocco magico? Di certo c’è che è scivolato a metà classifica. Difficile riesca a risalire la china. Vanno meglio le cose a Gianni Morandi, che si piazza inaspettatamente terzo nella classifica provvisoria: gli artisti in quota over, da Ranieri alla Zanicchi e Rettore, stanno vivendo una seconda giovinezza a questo Festival. Sanremo si sta rivelando più potente del Gerovital.