2023-12-07
Guida al Trentino su misura per i bambini
San Martino di Castrozza, Val Venegia (Tommaso Prugnola)
La regione si piazza sul podio dell’accoglienza turistica dei più piccoli: oltre alle piste e a una rete di 2.800 maestri di sci, offre hotel e ristoranti con servizi ad hoc e attività alternative come snowpark e passeggiate per seguire le orme degli animali selvatici.Poche cose, per un bambino, sono eccitanti quanto una vacanza sulla neve. Il Trentino si presta particolarmente all’immaginario dei piccoli, ma anche a quello degli aspiranti tali: i tanti adulti che, nella neve, non vedono solo un fenomeno atmosferico, ma un mezzo privilegiato per regredire al periodo più bello della vita.Non è un caso se il grande regista Orson Welles usò lo slittino Rosabella come simbolo di una spensieratezza e di una felicità di cui i cosiddetti grandi hanno un disperato bisogno, a fronte di un Quarto potere che si rivela, alla fine della pellicola, meno utile e gratificante di quanto si pensi.Allora che spensieratezza sia: la regione alpina, in questo periodo dell’anno, si offre anche alle famiglie nella sua veste migliore, non solo per via delle abbondanti nevicate, ma anche per la capillare organizzazione che permea tutte le attività e le strutture disseminate nel territorio. A partire dalle scuole di sci: ben 48, per un totale di 2.800 insegnanti. Gli amanti di questo sport segnino allora in agenda il 16 dicembre, giornata in cui si terrà il Free ski day: scuole e maestri di sci saranno disponibili per lezioni collettive gratuite dedicate ai bambini dai 4 anni in su e agli adulti che vorranno migliorare le loro abilità. Gratuiti saranno anche skipass e attrezzature, previo versamento di una quota di 10 euro che verrà devoluta a Sportabili, associazione che si occupa di insegnare questa disciplina ai ragazzi con disabilità. Il Trentino, inoltre, viene incontro a tutte quelle coppie che hanno bisogno di trascorrere qualche ora in intimità o dedicarsi allo sport: sono innumerevoli i baby park, talvolta annessi direttamente alle scuole di sci, dove i bambini possono trascorrere il tempo coinvolti in attività ludiche e formative, come le letture animate o la preparazione di uno strudel. Del resto non è una novità che il Trentino sia una delle regioni d’Italia più attente all’infanzia. Basti pensare ai ristoranti: sono quasi tutti allineati sia nel proporre menù pensati per i più piccoli, sia nell’offrire loro fogli e matite colorate per intrattenerli durante il pranzo o la cena. Quanto agli alloggi, sono ben 16 i My family hotel, sistemazioni dotate di tutto il necessario per chi si reca in montagna con figli, anche molto piccoli, al seguito: fasciatoi, scaldabiberon o vaschette per il bagno non sono dettagli, ma la dimostrazione che famiglie e bambini sono al centro non solo di una generica offerta turistica, ma anche e soprattutto di un’attenzione che fa parte della cultura locale. Sul sito My family hotel è possibile vedere tutte le strutture della rete.Qualunque pregio abbia il Trentino, è soprattutto la sua natura a rendere felici le famiglie. La vista di un animale che attraversa la strada, per un bambino urbanizzato, è più sorprendente e istruttiva di qualunque giocattolo. È per questo che sono state pensate proposte come Sulle tracce degli animali, per i bambini dai 7 anni in su. Figli e genitori potranno seguire le orme lasciate dalle diverse specie che popolano la regione, ovviamente al seguito di esperte guide alpine. Un’esperienza che aiuta a capire come orientarsi nel bosco, anche a livello di comportamenti: nulla, come il contatto diretto con la natura, ci fa comprendere l’importanza del rispetto che le dobbiamo. Luoghi e date sono presenti sul sito Internet Visit Rovereto.Altra esperienza a contatto con gli animali della montagna è quella proposta dall’azienda agricola Maso Guez, sull’Alpe Cimbra: i bambini potranno percorrere il Sentiero dell’acqua insieme con Serafino e le sue caprette, ovviamente circondati dalla neve.La famiglia è al centro anche di Dolomiti family adventures, che propone una marea di attività alternative allo sci, sia per i bambini dai 3 anni in su sia per i ragazzi a partire dai 13 anni (oltre che per i genitori). Tutti potranno imparare a riconoscere le impronte lungo il sentiero Marciò, nella foresta di Paneveggio, ma anche fare trekking con i lama, incontrare i cani da valanga, partecipare a un laboratorio con le erbe officinali o trasformarsi in momentanei casari.A dimostrazione di una radicale inclinazione verso la famiglia c’è poi l’alta Val Rendena, che con Madonna di Campiglio e Pinzolo è diventata il primo distretto famiglia del Trentino. Anche qui, infatti, non si contano le attività e le strutture formato «famiglia con bambini». Un esempio su tutti: il Mini ursus snowpark, parco giochi attrezzato per i bambini che vogliono approcciare il freestyle o lo snowboard.Tornando allo slittino di Orson Welles: perché non lanciarsi sulle piste della Paganella? Meriz, Scoiattolo e Bambi sono state pensate proprio per accontentare grandi e piccini. Sempre sull’altopiano della Paganella si terrà, dal 14 al 21 gennaio prossimi, il festival La montagna per tutti, all’insegna dell’inclusività. Non dimentichiamo l’arte. La Lupa del Lagorai, l’Aquila di Marcesina e il Grifone del Tesino sono tre delle opere create con vero e proprio materiale di recupero: quello rinvenuto a seguito della tempesta Vaia, che colpì il Trentino nel 2018. L’artista veneto Marco Martalar è stato in grado di creare bellezza mettendo le mani tra i resti di un evento drammatico e disseminandola per la Valsugana. Anche questa è cura e amore per il territorio.È possibile venire a conoscenza delle diverse attività che si potranno svolgere in Trentino consultando il sito www.visittrentino.info .
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