2024-01-27
Trattori a Parigi: Macron cede ai contadini
Dieci misure per aiutare il settore: basta aumenti del gasolio e fondi per la filiera. Le proteste proseguono.Il primo ministro francese Gabriel Attal ha cercato di calmare la collera degli agricoltori che, da giorni, bloccano il Paese. In sintesi ha promesso una nuova forma di protezionismo per l’agricoltura transalpina. Il capo del governo transalpino si è recato ieri a Montastruc-de-Salies, un paesino ai piedi dei Pirenei, per incontrare una rappresentanza del mondo agricolo. Insieme ad Attal c’erano il ministro dell’agricoltura, Marc Fesneau e il titolare della transizione ecologica e della coesione territoriale Christophe Béchu. Il premier è stato accolto a Montastruc-de-Salies da Jérôme Bayle, una delle figure di riferimento della protesta del mondo agricolo e tra gli ideatori del primo dei blocchi autostradali, quello realizzato della A64, nei pressi di Carbonne.Davanti alle telecamere dei media transalpini, Attal ha fatto molte promesse. Per prima cosa ha assicurato di voler «sbloccare, liberare, semplificare e lasciar respirare» nonché «proteggere» gli agricoltori francesi. Poi il premier d’Oltralpe ha ammesso di percepire «l’inquietudine e un certo declassamento» dell’agricoltura ma anche delle «minacce» sulla sovranità alimentare di Parigi. Attal ha poi promesso «dieci misure di semplificazione burocratica» che permetteranno di ridurre le scartoffie e i tempi di attesa per le pratiche degli agricoltori. Tra le semplificazioni annunciate c’è anche quella della Pac, la Politica Agricola Comunitaria, per la quale «la Francia si impegnerà a iniziare dal Consiglio europeo della prossima settimana». Sempre in ambito internazionale, il premier ha detto che «la Francia si oppone chiaramente» alla firma di un accordo Ue-Mercosur. Attal ha anche assicurato lo stanziamento di 100 milioni di euro per due tematiche ben precise: «Una somma di 50 milioni di euro contro la malattia emorragica epizootica” (Mhe) che colpisce i bovini. «L’indennizzo sarà alzato dall’80% al 90%» per gli allevatori con capi di bestiame colpiti da questo morbo. Altri 50 milioni di euro saranno invece stanziati per un aiuto urgente alla filiera biologica. Il capo dell’esecutivo parigino ha annunciato anche la fine degli aumenti della tassa sul gasolio agricolo. Quindi ha promesso un’applicazione più severa della legge Egalim che punta a remunerare meglio gli agricoltori. Gli industriali dell’alimentazione che non rispetteranno la norma saranno multati anche fino al 2% del loro fatturato. Alla fine dell’intervento pubblico, Jérôme Bayle ha detto che il premier «è arrivato con misure concrete» aggiungendo poi «abbiamo vinto». Quindi ha evidenziato: «Ci sono delle chance che il blocco sulla A64 sia interrotto». Ma l’ottimismo di Bayle non sembrava essere condiviso da altri sindacalisti. Ai microfoni della radio Rtl, la portavoce della Conféderation Paysanne, Laurence Marandola ha bollato come «largamente insufficienti» gli annunci di Attal, inoltre ha detto che il suo movimento «continuerà la mobilitazione». Questo «non necessariamente» con dei blocchi ma anche «sulle strade, le rotonde, i centri commerciali». Dopo l’intervento di Attal, il presidente del Rassemblement National, Jordan Bardella ha scritto su X che il premier «non ha annunciato nulla che permetta il mantenimento e il rinnovamento del modello agricolo francese».Quando questa edizione de La Verità andava in stampa, la situazione era ancora in evoluzione e i blocchi sulle autostrade erano ancora attivi. Blocchi che, nel corso della giornata di ieri, avevano iniziato a formarsi anche attorno a Parigi e ad alcune delle principali città francesi. Tra le barriere autostradali che sono state bloccate a partire dalle 14 figurava quella di Saint-Arnoult sulla A10-A11, una tappa obbligata per tutti i veicoli che circolano tra Parigi alcuni delle principali città francesi e le regioni dell’Ovest : Bordeaux e la Nuova Aquitania, Nantes e i Paesi della Loira, Rennes e la Bretagna, Orléans e il Centro-Valle della Loira. Più a sud le cose non sono andate meglio. Sempre in mattinata, uno dei concessionari autostradali francesi, Vinci Autoroutes, ha confermato alla France Presse una situazione «mai vista per una portata e durata tali»: 400 chilometri di autostrade chiuse tra Lione e la frontiera spagnola. Vicino all’aeroporto di Tolosa-Blagnac e sulla prefettura di Agen alcuni manifestanti hanno sparso del letame misto a paglia. Nel nord, i trattori sono arrivati sulla spiaggia di Touquet, la cittadina balneare normanna, dove si trova la casa di vacanza del presidente Emmanuel Macron. Non solo. Perché nella stessa città la prefettura ha autorizzato per oggi una manifestazione proprio davanti alla residenza privata dello stesso Macron. Tra i sostenitori dei manifestanti ci sono anche vari vescovi. È il caso dei titolari delle diocesi di Carcassonne e Narbonne, Mende, Montpellier, Nîmes, Tarbes-Lourdes, Bayeux-Lisieux e dei vescovi quelli bretoni.
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