2022-01-22
Trattati da appestati solo perché sono dispensati dal vaccino
Una circolare di una scuola di Carrara discrimina i docenti esentati dalla puntura. Per loro divieti a raffica e obblighi vari.Maledetti esentati. Esecrabili differiti. Insomma: voi professori dispensati, in eterno o temporaneamente, dalla punturina. Non siete i refrattari. Anzi: avete discreti problemi di salute, che hanno convinto i medici a dispensarvi dal vaccino. Fa lo stesso. Appestati. Per voi, l’istituto superiore Artemisia Gentileschi di Carrara, che a dispetto dell’intitolazione sembra prediligere la ruvidezza, ha preparato un dodecalogo destinato a rendervi l’insegnamento piacevole come la rimozione in sosta vietata. Ma è solo per il vostro bene, s’intende. La circolare numero 243 è stata emanata qualche giorno fa. Ma già, in attesa dei tentativi di emulazione, va annoverata tra i paragrafi più discriminatori ed estrosi del codice della Viruscrazia. Dunque, i suddetti docenti esentati, nonché i differiti, prendano nota. Regola numero uno: «Obbligo di stazionamento alla cattedra, con divieto di spostamento tra i banchi e con apposizione di plexiglass protettivo sul piano di lavoro». E se scappa un bisognino, occorre trattenerlo fin quando tutta la scuola non verrà evacuata. Due: «Obbligo di permanere ad almeno due metri dagli studenti e da qualsiasi altra persona in posa statica». Questo è già più semplice: basta portar da casa il classico metro del muratore e farlo reggere all’alunno, meglio se «in posa statica» certo. Veniamo ora al terzo punto: «Obbligo di uso di mascherina Ffp2 e visiera leggera in plexiglass, quest’ultima da disinfettare al momento dell’ingresso in ciascuna aula e comunque non meno di due volte al giorno». E qui la concessione è notevole: perché, onestamente, sarebbe stato più consono lo scafandro da palombaro. Quarta ingiunzione: «Divieto di consumazione di pasti, spuntini e merende in qualsiasi locale in cui siano presenti colleghi, studenti o qualsiasi altra persona». Da evitare anche rigurgiti a fiotto dal getto superiore al metro. Quinto comandamento: «Divieto di accesso ai locali in cui altre persone stiano consumando pasti, spuntini o merende». I professori non inoculati potranno quindi mangiare, solo in caso di accertato calo glicemico, nel ripostiglio delle scope. Dettame sesto: «Aumento della frequenza e della durata del cambio d’aria dei locali in cui si presta servizio». Perfetta esemplificazione delle infallibili norme anti Covid introdotte dal ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi: niente impianti di aerazione, piuttosto finestre aperte in inverno. Norma settima: «Divieto di conduzione o partecipazione ad incontri, riunioni o colloqui in presenza». In caso di meeting online, risulta opportuno indossare la mascherina pure a casa da soli, davanti al computer. Ottavo precetto: «Accesso consentito alla struttura unicamente per il raggiungimento dei locali in cui presta servizio come docente, con uscita immediata al termine del proprio orario e divieto di intrattenersi con altre persone durante le pause o i cambi d’ora, raggiungendo immediatamente la nuova aula o uno spazio privo di altri presenti». Suggerito anche spalmarsi sul viso abbondante lucido per scarpe nero e fingersi lavoratori nelle piantagioni di cotone. Siamo al nove: «Accesso a bagni solo in assenza di altri colleghi e persone, con successiva ed immediata igienizzazione degli arredi utilizzati e degli oggetti manipolati». Pene corporali per chi fa pipì sulla tavoletta. Decimo comandamento: «Aumento della frequenza di igienizzazione delle mani con acqua e sapone o con gel disinfettante». Fino a scarnificazione, preferibilmente. Prescrizione numero undici: «Divieto assoluto di qualsivoglia momento di aggregazione in presenza di colleghi o altro personale». E poi, scusa, ma chi vuole rivolgere la parola a un esentato o, peggio ancora, a un differito? Infine, dodici: «Disinfezione degli arredi e degli oggetti manipolati al termine della propria ora». Gradita la bollitura a cento gradi. Post scriptum: la circolare impone ai professori non inoculati, sebbene per volontà del medico curante, di sottoporsi pure a un tampone rapido ogni 48 ore. E a uno molecolare ogni 72. Firmato: Ilaria Zolesi, dirigente del Gentileschi. È soltanto l’ultima delle circolari scolastiche degne di nota in tempi di pandemia. Un’elementare di Latina, dieci giorni fa, ha diffuso nuove regole anti contagio per i bambini: «Vietato girarsi verso i compagni mentre si consuma la merenda». Ad alcune classi, è stato imposto anche il doppio turno. Nel primo, potranno consumare lo spuntino «solo gli alunni delle file dispari, a partire dal lato finestra». E quelli delle file pari? «Continueranno ad indossare la mascherina attendendo il proprio turno seduti». Zitti e mosca. Bisogna aspettare pazienti l’inversione dei ruoli. Resta comunque tassativamente proibito voltarsi verso i compagnetti, mentre viene sbocconcellata la brioscina. Nel milanese, del resto, a Castano Primo, una preside ha invitato i bambini in mensa «a limitare, se non abolire, le chiacchiere». Per carità, sono inizi promettenti. Ma vuoi mettere con l’efferatezza del dodecalogo carrarese?
Nella prima mattinata del 28 ottobre 2025 la Guardia di Finanza e la Polizia di Stato hanno eseguito numerose perquisizioni domiciliari in tutta Italia ed effettuato il sequestro preventivo d’urgenza del portale www.voltaiko.com, con contestuale blocco di 95 conti correnti riconducibili all’omonimo gruppo societario.
Si tratta del risultato di una complessa indagine condotta dal Nucleo Operativo Metropolitano della Guardia di Finanza di Bologna e dal Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica per l’Emilia-Romagna, sotto la direzione del Pubblico Ministero Marco Imperato della Procura della Repubblica di Bologna.
Un’azione coordinata che ha visto impegnate in prima linea anche le Sezioni Operative Sicurezza Cibernetica delle varie Regioni e gli altri reparti territoriali della Fiamme Gialle nelle province di Bologna, Rimini, Modena, Milano, Varese, Arezzo, Frosinone, Teramo, Pescara, Ragusa.
L’operazione ha permesso di ricostruire il modus operandi di un gruppo criminale transnazionale con struttura piramidale tipica del «network marketing multi level» dedito ad un numero indeterminato di truffe, perpetrate a danno anche di persone fragili, secondo il cosiddetto schema Ponzi (modello di truffa che promette forti guadagni ai primi investitori, a discapito di nuovi investitori, a loro volta vittime del meccanismo di vendita).
La proposta green di investimenti nel settore delle energie rinnovabili non prevedeva l’installazione di impianti fisici presso le proprie abitazioni, bensì il noleggio di pannelli fotovoltaici collocati in Paesi ad alta produttività energetica, in realtà inesistenti, con allettanti rendimenti mensili o trimestrali in energy point. Le somme investite erano tuttavia vincolate per tre anni, consentendo così di allargare enormemente la leva finanziaria.
Si stima che siano circa 6.000 le persone offese sul territorio nazionale che venivano persuase dai numerosi procacciatori ad investire sul portale, generando un volume di investimenti stimato in circa 80 milioni di euro.
La Procura della Repubblica di Bologna ha disposto in via d’urgenza il sequestro preventivo del portale www.voltaiko.com e di tutti i rapporti finanziari riconducibili alle società coinvolte e agli indagati, da ritenersi innocenti fino a sentenza definitiva.
Nel corso delle perquisizioni è stato possibile rinvenire e sottoporre a sequestro criptovalute, dispositivi elettronici, beni di lusso, lingotti d’oro e documentazione di rilevante interesse investigativo.
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