2021-09-02
Tolleranza zero anche per i politici e i virologi che ci hanno detto bugie
Roberto Speranza (Getty Images)
Severità per i violenti contrari a carta verde e immunizzanti? Giusto. Ma è ora di essere altrettanto inflessibili con i ministri mentitori e pasticcioni, i dottori che fanno le superstar e gli ex crociati dell'involtino cinese.Tolleranza zero, dicono. E sia. Tolleranza zero per i no vax criminali e folli e violenti: va benissimo, guai a giustificare le botte, le minacce, le persecuzioni. Tolleranza zero per chi pensa di bloccare le stazioni, i treni, gli autobus: e va benissimo, non è giusto che siano i comuni cittadini a pagare il prezzo della rabbia sociale. Tolleranza zero da parte del ministero dell'Interno: ottima notizia. Ci limitiamo a notare che la tolleranza è stata zero semplicemente perché non c'è stato nulla da tollerare: i paventati assalti dei terroristi anti vaccino non si sono verificati e viene da pensare che l'allarme fosse - come dire - un tantino eccesivo. Però tutti - giornali, politici, editorialisti, twittatori seriali - invocano la tolleranza zero, dunque ci adeguiamo. Il metro di giudizio, ci sembra ragionevole, deve essere uguale per tutti: per i facinorosi, veri o presunti, e per gli autoproclamatisi «buoni». Quindi, da oggi, smettiamo di tollerare una serie di circostanze che finora ci è toccato ingoiare.Chiediamo tolleranza zero verso il ministro della Salute, Roberto Speranza. Abbiamo sopportato per mesi le sue bugie sulla gestione della pandemia. Ci siamo dovuti sorbire i suoi sorrisetti in televisione utili a evitare le domande sul piano pandemico inesistente. Abbiamo provato sulla nostra pelle le conseguenze delle castronerie suggerite dai suoi consulenti. Ci ha mentito, ci ha preso in giro, ha offerto un robusto contributo al pessimo andamento iniziale della pandemia. Per quale motivo dovremmo tollerarlo ancora?Tolleranza zero anche per il ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese. Da quando il disastro Covid è iniziato, in nome della sicurezza sul territorio abbiamo visto ogni genere di assurdità. Agenti costretti a inseguire poveracci che si facevano una corsetta in campagna o osavano passeggiare su una spiaggia in solitaria. Controlli a tappeto durante le festività. Dichiarazioni al limite della decenza sulla libertà di manifestare dissenso. Insomma, pugno duro sempre tranne quando sarebbe servito. Perché mentre il ministro si occupava di combattere no vax e italiani riottosi, le nostre coste si riempivano di immigrati (a ieri, 39.422 contro i 19.390 dell'anno precedente e i 5.256 di due anni fa), andavano in scena rave, raduni di fricchettoni, e ogni genere di pagliacciata. Diteci: ce lo impone la scienza di sopportare ancora un comportamento simile?Tolleranza zero? Perfetto, e sia. Ma allora tolleranza zero anche per le balle governative. Abbiamo dovuto sopportare che persino il presidente del Consiglio, Mario Draghi, accusasse i non vaccinati di far morire la gente. Abbiamo udito esponenti della maggioranza di ogni ordine e grado mentire spudoratamente, sostenendo che il green pass avrebbe fermato i contagi e che ci avrebbe garantito «più libertà». Ebbene, abbiamo avuto la nostra dose di bugie, e ora basta, non le tolleriamo più.Tolleranza zero per il circo virologico-mediatico. Per gli esperti veri o presunti che da mesi e mesi pontificano in televisione e sui giornali bisticciando fra loro e con sé stessi, cambiando versione come cambia il vento, presentandosi come portatori del Verbo salvo poi essere regolarmente smentiti dai fatti. Spesso costoro sono i primi a invocare pene esemplari per i dissenzienti, dunque siano utilizzate con loro identiche maniere: niente tolleranza per l'arroganza virologica.Tolleranza zero per gli odiatori. Per quelli che minacciano i medici, come no, e anche per quelli che picchiano i giornalisti e assaltano i gazebo. Ma pure - senza eccezioni - per quelli che vorrebbero riempire di piombo i presunti no vax, rinchiuderli in gabbia come sorci, far loro pagare le cure o condannarli a un'esistenza da inferiori. Tolleranza zero per quanti provocano, insultano, offendono e non hanno mai alzato il ditino per contestare il potere quand'era il momento, rivelandosi così - oltre che verbalmente violenti - pure vigliacchi.Tolleranza zero per gli smemorati. Per quelli che, nel 2020, s'ingozzavano di involtini primavera e spiegavano che il «vero virus è il razzismo», e oggi ce li ritroviamo ad augurare la morte ai presunti complottisti anti vaccino e a insultare chi è contrario al green pass. Loro che negavano, che sminuivano, che se la prendevano con la destra razzista, ora discettano con sicumera dell'importanza della scienza e sbertucciano il popolino che ha dubbi sulla puntura. Gli smemorati vogliono avere il diritto di aprire la bocca? E allora finiscano di digerire il pranzetto cinese, facciano ammenda, e poi ne riparleremo.Tolleranza zero per i distributori di frasi fatte, che siano politici, giornalisti, intellettuali o passanti. Quelli che «dovete pensare ai morti»; quelli che «non bisogna usare la scienza per fare politica»; quelli che «cavalcate l'onda no vax per vendere più copie»; quelli che «è colpa delle discoteche/ delle feste/ degli irresponsabili/ dei giovani/ degli over 50/ insomma di tutti tranne loro».Tolleranza zero. Ci vorrebbe sul serio nei riguardi di tutti coloro che si sono fatti belli sulle nostre spalle, che in un modo o nell'altro hanno lucrato sull'emergenza, che hanno alimentato il conflitto sociale e hanno consapevolmente mentito. Ma la verità, purtroppo, è che saremo costretti a tollerarli ancora. Ieri cianciavano di razzismo e «movida irresponsabile», oggi s'infiammano per il terrorismo no vax, domani s'inventeranno un'altra scusa per restare a galla nonostante gli errori, le bugie, l'arroganza e la sciatteria. Un'altra scusa per scaricare sugli italiani le loro mancanze.Tolleranza zero, meriterebbero. Zero come la loro dignità.