Tirana vuole la Grande Albania e ai Balcani viene la tachicardia

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Tirana vuole la Grande Albania e ai Balcani viene la tachicardia
Ansa, il premier Edi Rama

Da Skopje a Tirana, passando per Pristina l'arco geopolitico albanese nei Balcani sta assumendo in questi ultimi mesi sempre maggiore rilievo. In Macedonia, dopo la pesante riforma costituzionale voluta dal premier Zoran Zaev per cambiare il nome al Paese, e per far approvare la quale son stati necessari i voti dei partiti albanesi, non vi è oramai più alcun dubbio che essa sia stata sfruttata per avviare in sordina il processo di riforma dello Stato in senso federale. E quindi favorire la minoranza albanese. Il premier Edi Rama ha tentato un rimpasto di governo con un ministro di origini kosovare. Obiettivo è estendere la propria influenza in tutta l'area balcanica meridionale.

Lecornu mazziato già prima del panettone?
Sebastien Lecornu (Ansa)
Il premier succeduto a sé stesso nel giro di poche ore recluta ben 34 ministri: molti macronisti, non c’è Retailleau. I suoi repubblicani furiosi, lepenisti e sinistra radicale invocano subito la sfiducia. I socialisti abbozzano. L’ipotesi è che il governo veda sì e no il Natale.
Ora tocca a Kiev: Zelensky venerdì negli Usa
Volodymyr Zelensky (Ansa)
Il leader ucraino andrà alla Casa Bianca da Trump, che alla Knesset ha detto di volersi concentrare sulla Russia: «Risolveremo la situazione». L’intelligence tedesca: Mosca attaccherà la Nato. E Berlino valuta un’ulteriore esenzione sul debito per il riarmo.
Niente effetto Vannacci: Lega ferma al 5%
Roberto Vannacci (Ansa)
  • Il Carroccio cinque anni fa si era attestato al 22% mentre in questa tornata, pur schierando il generale, il passo indietro è stato molto evidente. Nel centrodestra serpeggiano critiche: «Qui, se ti presenti con retoriche estreme, non ti ascoltano».
  • Zaia avvisa FdI: «Sono un problema? Allora vedrò di renderlo reale».

Lo speciale contiene due articoli.

Schlein riesce a vincere un’elezione. Poi dà i numeri sul voto nelle Regioni
Elly Schlein con Eugenio Giani (Ansa)
Povera matematica: per superare il centrodestra, la segretaria Pd, che non voleva nemmeno Giani, s’inventa le preferenze cumulative. E spara: «Se sommiamo Toscana, Marche e Calabria prendiamo più del governo».
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