2023-03-11
Meno tasse sulle rendite finanziarie con l’aliquota unica su tutti i prodotti
La delega fiscale a cui lavora il governo parifica i vari strumenti e permette di detrarre subito le perdite Novità anche per gli accertamenti: rateizzazioni più facili, semplificazione e addio agli indici di affidabilità.Meno tasse sulle rendite finanziarie. Il testo della delega fiscale che arriverà settimana prossima in cdm prevede la creazione di un’unica categoria reddituale in cui andranno a confluire tutte le diverse fattispecie di redditi di natura finanziaria. Le perdite inoltre saranno sottratte dal calcolo generale e non più da ogni singola voce finanziaria. L’imposta sostitutiva verrà dunque pagata sulla compensazione rimanente. All’atto pratico significa che si sommeranno tutti gli asset finanziari guadagnati in un anno solare sottraendo dal totale le eventuali perdite. Sul risultato che si otterrà si andranno poi a pagare le tasse. Questo meccanismo, se approvato nel cdm di settimana prossima, andrà dunque a vantaggio di chi ha diversi redditi di natura finanziaria, dato che non si troverà più costretto a spacchettare i diversi asset e ad aspettare la realizzazione di un guadagno su un determinata categoria finanziaria per poter compensare le perdite degli anni precedenti. Con l’attuale delega fiscale le perdite potranno infatti essere usate immediatamente, dato che i redditi finanziari confluiranno in un unico calderone senza più distinzioni. Nel caso in cui invece si abbia una sola categoria di redditi finanziari, questa modifica non avrà impatti né positivi né negativi. Viene infine prevista un’aliquota agevolata sui rendimenti derivanti dalle forme pensionistiche complementari e un’imposta sostitutiva facilitata sui redditi di natura finanziaria realizzati dalle casse di previdenza. Nel testo della delega fiscale ampio spazio è poi stato dato al rapporto tra il Fisco e il contribuente, puntando in primis su una riduzione degli adempimenti sfruttando anche nuove soluzioni tecnologiche, «in vista della semplificazione e di un graduale superamento degli Indici sintetici di affidabilità, per rendere meno gravosa la gestione da parte dei contribuenti», sottolinea il testo della delega. Sempre in tema di adempimenti, si vorrebbe cercare di distribuirli in modo più razionale lungo tutto l’anno, cercando di evitare il mese di agosto e di dicembre anche per l’invio delle risposte delle istanze di interpello da parte dell’Agenzia delle entrate. La modulistica legata agli obblighi dichiarativi e di versamento verrà resa più snella e semplice e sarà disponibile con congruo anticipo rispetto all’adempimento al quale si riferisce. Punto fondamentale per poter sviluppare un rapporto fra Fisco e contribuente sempre più digitale. Obiettivo che la delega vuole raggiungere da una parte, inserendo incentivi per chi utilizza il 730 precompilato e dall’altra facilitando l’uso dei servizi digitali messi a disposizione dall’amministrazione finanziaria. Inoltre, la norma sull’analisi del rischio dovrà essere rivista in chiave di tutela della privacy del contribuente. Spazio poi è stato dedicato anche alle case abusive. Punto su cui il centrodestra aveva spinto molto anche durante la delega fiscale di Mario Draghi. Nel testo attuale si prevede il potenziamento di strumenti e modelli «che favoriscono la condivisione dei dati e dei documenti, in via telematica, tra l’Agenzia delle entrate e gli uffici comunali al fine di facilitare e accelerare l’individuazione degli immobili attualmente non censiti e di quelli abusivi». Novità poi sono state introdotte anche nel procedimento accertativo che prevede l’applicazione del principio del contraddittorio tra il Fisco e il contribuente a meno che non si tratti dei classici controlli automatizzati e la creazione di un’interoperatività tra le varie amministrazioni che attualmente lavorano per compartimenti stagni non scambiandosi i dati. La delega vorrebbe sradicare questa dinamica puntando su una maggiore cooperazione sia a livello nazionale sia internazionale tra le amministrazioni che effettuano attività di controllo sul corretto adempimento degli obblighi in materia tributaria e previdenziale. Per ridurre il tax gap sono state introdotte diverse misure nella delega, come, per esempio, l’uso dell’intelligenza artificiale per trovare gli evasori e l’incentivazione dell’adempimento spontaneo da parte dei contribuenti attraverso la riduzione della soglia di accesso. Stessa logica applicata anche per tutte quelle società che attualmente risultano essere prive dei requisiti di ammissibilità. Per quanto riguarda infine i procedimenti di riscossione e rimborso, partiamo con il dire che la delega punta a semplificare e velocizzare le procedure relative ai rimborsi e a salvaguardare il diritto del credito attraverso un tempestivo tentativo di notifica della cartella di pagamento, non oltre il nono mese successivo a quello di affidamento del carico all’agente di riscossione. Modifiche sono previste anche per i piani di rateizzazione che si vorrebbero stabilizzare a un massimo di 120 rate. Notizie meno positive invece per quanto riguarda il potenziamento dell’attività di riscossione coattiva dell’agente della riscossione, anche attraverso un progressivo superamento dello strumento del ruolo e della cartella di pagamento, al fine di anticipare l’incasso «delle somme dovute dal debitore, riducendo i tempi per l’avvio delle azioni cautelari ed esecutive, anche attraverso la semplificazione del procedimento», specifica il testo.