2020-10-31
Tasse alle fondazioni verso il taglio
Dopo l'intervista di Giuseppe Guzzetti alla Verità, il Mef annuncia che la manovra conterrà una riforma dell'imposizione fiscale. L'aumento era stato deciso dal Rottamatore. Giuseppe Guzzetti, ex presidente di Fondazione Cariplo e di Acri, lo aveva detto in un'intervista alla Verità pochi giorni fa: vanno ridotte le tasse sulle spalle delle fondazioni. Non è passato molto tempo e Guzzetti ha avuto la sua risposta. Ieri il ministro del Tesoro, Roberto Gualtieri, durante la giornata del risparmio organizzata dall'Acri ha reso noto che il governo sta studiando, «già in questa legge di bilancio», l'utilizzo «della leva fiscale per sostenere il ruolo delle fondazioni» come sostegno ai territori e alle fasce più deboli attraverso i loro progetti.Nel corso dell'intervista Guzzetti era stato chiaro: dopo aver spiegato che l'inasprimento delle tasse era stato deciso da Matteo Renzi, aveva detto: «Le fondazioni potrebbero fare molto di più con un regime fiscale più equo. Potrebbero riversare queste risorse su chi sta tenendo insieme il tessuto sociale nelle nostre comunità. Deve essere chiaro: le tasse non colpiscono le fondazioni, sottraggono soldi a chi ne ha bisogno». E ancora: «La diminuzione delle tasse non va a vantaggio delle fondazioni ma delle comunità sul territorio».Del resto, ieri, a mettere l'accento sul ruolo delle fondazioni nel sistema Paese è stato proprio il presidente di Acri, Francesco Profumo. A seguito delle sue dichiarazioni, il ministro Gualtieri ha puntato l'accento sulla necessità di dare supporto alle fondazioni. Profumo ieri ha osservato che lo stop della Bce alla distribuzione dei dividendi da parte di banche e assicurazioni rischia di «mettere in seria difficoltà molte fondazioni nelle loro attività. La raccomandazione della Bce agli istituti di credito e assicurativi del continente di non distribuire dividendi per tutto il 2020, alla quale le banche italiane si sono prontamente adeguate, rischia di mettere seriamente in difficoltà molte fondazioni nel portare avanti la loro attività erogativa e nel programmare la loro attività pluriennale. Proprio in una fase in cui ci sarebbe ancora più bisogno di loro», ha detto. Per questo è «necessario ridurre le tasse per le fondazioni di origine bancaria, imposte che sono quintuplicate negli ultimi dieci anni», ha detto facendo eco all'intervista di Guzzetti sulla Verità.La decisione insomma appare presa. Il governo sarebbe pronto a ridurre l'imposizione sulle fondazioni. Non a caso pochi giorni fa Profumo aveva fatto sapere che «stiamo lavorando con il governo e in particolare con il ministero dell'Economia per vedere se ci sono le coperture necessarie per avviare un processo graduale di recupero per la riduzione della fiscalità». «Abbiamo lavorato con il governo, ci stiamo lavorando tutt'ora», aveva continuato. «Sul tavolo c'è in particolare il tema della fiscalità dei dividendi, per cui nel 2014 l'imponibile è stato elevato al 100% dal 5% precedente, nonché quello dei crediti di imposta».Al momento, però, ci sono solo promesse. Il numero uno del Tesoro non ha diffuso dettagli su come intenda alleggerire la pressione fiscale che grava sulle fondazioni. Visto che la nota dovrà andare in manovra, però, non dovremmo attendere molto.
Il cancelliere tedesco Friedrich Merz (Ansa)
Mario Draghi e Ursula von der Leyen (Ansa)
Il ministro dell'Ambiente Gilberto Pichetto Fratin (Imagoeconomica). Nel riquadro il programma dell'evento organizzato da La Verità