2025-06-27
Tangenti sui migranti, arresti a Fiumicino
Misure cautelari per quattro persone, due imprenditori e due funzionari del Comune. Coinvolti altri 13 soggetti indagati. Gli investigatori contestano affidamenti tra il 2016 e il 2024. Il titolare di una delle ditte favorite: «Non voglio più stare al ricatto».«Alcuni operatori economici avrebbero da tempo intessuto un legame di mercimonio con diversi funzionari ed esponenti politici del Comune di Fiumicino». Il primo capoverso dell’ordinanza è già un atto di accusa pesantissimo. E anche se la misura cautelare degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico e divieto di comunicazione al di fuori dei conviventi è scattata ieri mattina per un dirigente, Fabio Sbrega, una funzionaria del Comune, Cristiana Baldoni, e per due imprenditori, Piero Patrignani (cooperativa L’Arco) e Gennaro Mugnano (Ideaform), l’ambito nel quale si sono mossi gli investigatori della Guardia di finanza sarebbe molto ampio (alla Verità risulta che ci siano ancora una decina di richieste di misure cautelari). Nel mirino sono finiti quasi dieci anni di assegnazioni «privilegiate» di commesse pubbliche e tre capitoli che fanno molto rumore: i servizi sociali (per migranti e disabili), le attività produttive e culturali, tra cui gli eventi estivi 2024, le luminarie dell’ultimo Natale (scarponi di Babbo Natale formato gigante, renne enormi, mega orsi, slitte e addirittura un veliero quasi a grandezza naturale) e i servizi informatici. «Gare di appalto pilotate o, più spesso», si legge nell’incipit dell’ordinanza firmata dal gip Matteo Ferrante, «affidamenti diretti utilizzando l’espediente della parcellizzazione dei lotti di gara». E il tutto, stando alle accuse, sarebbe avvenuto «dietro il pagamento di consistenti somme di denaro». In un caso avrebbero avuto la disponibilità addirittura di una carta prepagata della coop (sulla quale sarebbero transitati 39.500 euro), in un altro, invece, Ideaform avrebbe ricambiato i favori pagando un buffet da 1.500 euro per il compleanno del dirigente. Tra il 2019 e il 2023 (periodo riferibile alla precedente amministrazione comunale di centrosinistra, guidata dal sindaco Esterino Montino, marito di Monica Cirinnà), per esempio, sarebbero andate in porto procedure di affidamenti diretti e proroghe per i servizi di assistenza sociale per quasi 1 milione di euro tra un progetto per i disabili e la realizzazione delle attività di accoglienza per minori stranieri non accompagnati nel Centro Il Fontanile. Ma i flussi reali, incrociando le fatture, supererebbero i 4,6 milioni. I due funzionari comunali sono stati prelevati dagli investigatori a lavoro. I finanzieri ieri mattina si sono presentati in Municipio e, dopo una breve comunicazione con il segretario generale, al quale è stato notificato un decreto di acquisizione di atti, hanno eseguito l’ordinanza del gip. Una Punto bianca civetta è uscita dal cortile con a bordo il dirigente. Qualche minuto prima, la funzionaria era salita su un’auto di servizio, scortata dalla Guardia di finanza. Gli investigatori sono poi entrati negli uffici di alcuni indagati: Marco Mastrofini (funzionario direttivo), Federica Poggio (assessore al Turismo e allo sport della nuova giunta di centrodestra), Raffaello Biselli (assessore al Commercio), e Riccardo Graziano di Fiumicino tributi (ex consigliere giuridico del sindaco Mario Baccini. Tutti per le attività culturali. Con loro sono indagati Massimo Guelfi e Andrea Bianco (direttori artistici di alcuni eventi), Antonio Scarpelli (agente dello spettacolo), l’artista Giuseppe Gallo, Katia Melchiorre (addetta della coop sociale Octopus), Sebastiano Pullo (imprenditore) e Pino Larango (presidente della Pro loco). Per la sicurezza informatica, invece, oltre a Mastrofini, sono coinvolti gli imprenditori Marco Giampaolo e Oliviero Olivetti. Totale: 17 indagati (sette dei quali tra politici e funzionari pubblici). I reati ipotizzati vanno dalla turbativa d’asta alla corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio. La funzionaria Baldoni, per esempio, ha ricostruito l’accusa, non si sarebbe fatta troppi problemi a esibire la carta di credito della coop e a chiedere di fatturare 550 euro di pasti da asporto durante il periodo Covid. E neppure a effettuare acquisti su Amazon, con tanto di spedizione al suo indirizzo di domicilio. Il buffet di Sbrega, invece, è al centro di un giallo. Gli inquirenti a un certo punto hanno avuto il sospetto che qualcuno avesse avvisato il dirigente dell’esistenza dell’attività investigativa. Tramite il suo avvocato, infatti, Sbrega avanza alla Procura di Civitavecchia una richiesta di conoscere eventuali procedimenti a suo carico. Poi invia un bonifico da 1.500 euro a Ideaform con questo oggetto: «Restituzione anticipazione buffet». Una dissimulazione che, secondo gli inquirenti, non è riuscita. L’imprenditore Mugnano intercettato, invece, si sfoga a telefono: «Io devo andare avanti per meritocrazia, non per essere favorito da qualcuno, non mi va, non mi rappresenta più». La risposta dell’interlocutore, riassunta dagli inquirenti, è disarmante: «La situazione presso gli altri Comuni non era diversa né migliore». Ed è a quel punto che Mugnano afferma di non voler stare «al ricatto». L’ordinanza, poi, apre a un ulteriore scenario: «Pur se fondati su un compendio probatorio parzialmente comune, i singoli filoni sono autonomi l’uno dall’altro». E, soprattutto, sono ancora in fase d’indagine. Ma, mentre il sindaco Baccini chiede alla magistratura di fare «piena luce sulle responsabilità degli impiegati», dall’opposizione di centrosinistra vorrebbero la convocazione di un consiglio comunale straordinario sull’indagine, dimenticando che il periodo analizzato dagli inquirenti coincide con la fase politica durante la quale la maggioranza a Fiumicino era di centrosinistra.
Pedro Sánchez (Getty Images)
Alpini e Legionari francesi si addestrano all'uso di un drone (Esercito Italiano)
Oltre 100 militari si sono addestrati per 72 ore continuative nell'area montana compresa tra Artesina, Prato Nevoso e Frabosa, nel Cuneese.
Obiettivo dell'esercitazione l'accrescimento della capacità di operare congiuntamente e di svolgere attività tattiche specifiche dell'arma Genio in ambiente montano e in contesto di combattimento.
In particolare, i guastatori alpini del 32° e i genieri della Legione hanno operato per tre giorni in quota, sul filo dei 2000 metri, a temperature sotto lo zero termico, mettendo alla prova le proprie capacità di vivere, muoversi e combattere in montagna.
La «Joint Sapper» ha dato la possibilità ai militari italiani e francesi di condividere tecniche, tattiche e procedure, incrementando il livello di interoperabilità nel quadro della cooperazione internazionale, nella quale si inserisce la brigata da montagna italo-francese designata con l'acronimo inglese NSBNBC (Not Standing Bi-National Brigade Command).
La NSBNBC è un'unità multinazionale, non permanente ma subito impiegabile, basata sulla Brigata alpina Taurinense e sulla 27^ Brigata di fanteria da montagna francese, le cui componenti dell'arma Genio sono rispettivamente costituite dal 32° Reggimento di Fossano e dal 2° Régiment étranger du Génie.
È uno strumento flessibile, mobile, modulare ed espandibile, che può svolgere missioni in ambito Nazioni Unite, NATO e Unione Europea, potendo costituire anche la forza di schieramento iniziale di un contingente più ampio.
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