2022-10-21
Tajani si blinda alla Farnesina con la spintarella del Ppe. Psicodramma in Fi sulla talpa
Il candidato agli Esteri incassa il sostegno di Manfred Weber e Roberta Metsola al summit dei popolari. Nel partito è caccia alla gola profonda. Ma Giorgio Mulé ipotizza: «Non è un nostro deputato».Antonio Tajani, Manfred Weber e Roberta Metsola da Bruxelles spengono le polemiche scaturite dalle parole di Silvio Berlusconi sulla Russia e Volodymyr Zelensky, mentre dentro Forza Italia si cerca chi ha rubato e diffuso gli audio incriminati che hanno contribuito a far vacillare la nomina al ministero degli Esteri dello stesso Tajani.A Bruxelles, per il vertice del Ppe, l’azzurro ha ribadito con forza e convinzione l’appoggio alla Nato e l’atlantismo di Forza Italia: «Sono qui per confermare ancora una volta la posizione del mio partito, la mia posizione personale e la posizione del leader del mio partito totalmente a favore della Nato e delle relazioni transatlantiche, in favore dell’Europa e contro l’inaccettabile invasione russa dell’Ucraina». Del resto anche Berlusconi, furioso dopo la diffusione dell’audio, aveva dichiarato: «In 28 anni di vita politica la scelta atlantica, l’europeismo, il riferimento costante all’Occidente come sistema di valori e di alleanze fra Paesi liberi e democratici sono stati alla base del mio impegno di leader politico e di uomo di governo». Una presa di posizione necessaria dopo che Giorgia Meloni aveva diffuso una dura nota con cui ribadiva che «la collocazione dell’Italia a livello internazionale è accanto agli alleati Nato e all’Ue, e chi non si allinea è fuori da governo. Anche a costo di non far nascere un esecutivo». E avendo detto in quella riunione che non ci sono più leader politici nel mondo nella sua nota, il Cav ha ricordato: «Come ho spiegato al Congresso degli Stati Uniti, l’amicizia e la gratitudine verso quel Paese fanno parte dei valori ai quali fin da ragazzo sono stato educato da mio padre. Nessuno, sottolineo nessuno, può permettersi di mettere in discussione questo. Non può certamente permettersi di farlo la sinistra, che tante volte è stata dalla parte sbagliata della storia. Tanto meno la sinistra del Partito democratico, che anche alle ultime elezioni, meno di un mese fa, era alleata con i nemici della Nato e dell’Occidente». Ma anche ieri Berlusconi, sempre più social, ha voluto precisare su Facebook: «A causa della convocazione per le consultazioni del presidente della Repubblica, non ho potuto partecipare, come sempre ho fatto, al summit del Partito popolare europeo che precede il Consiglio europeo. Ho dunque delegato il vicepresidente Antonio Tajani a rappresentare la posizione mia personale e di tutta Forza Italia, che e’ di piena e totale adesione ai valori europeisti e atlantisti». Un messaggio per l’Ue, la coalizione, ma anche a Mario Draghi che poco prima sempre da Bruxelles aveva ribadito che «l’Italia tutelerà i valori europei e transatlantici».E ieri in volo verso l’europarlamento, Tajani ha dato la sua versione sul «furto» degli audio: «In quella sala c’erano almeno 100 persone. Può essere stato chiunque. Ho l’impressione che qualcuno abbia voluto vendicarsi. Magari perché non è stato eletto. Poi chi conosce Berlusconi, sa che lui ha sempre parlato così. Si sa che certe cose le dice perché è convinto che se fosse stato coinvolto in prima persona insieme alla Merkel sarebbe riuscito a fermare la guerra».Anche Giorgio Mulé, appena nominato vicepresidente della Camera, ha una sua idea in merito: «Tendo a escludere sia stato uno dei nostri deputati. In quella sala c’erano non solo i parlamentari ma almeno 60-70 persone... Ho dei sospetti che ovviamente tengo per me. E comunque chi è stato sì deve vergognare per il danno fatto al Paese». Mentre per Alessandro Cattaneo, neo capogruppo alla Camera e voce unica di Fi in questa fase, «un audio sottratto evidentemente con intenzioni malevole non cancella una decennale storia di Tajani come uomo di riferimento delle istituzioni europee, saldamente ancorato ai valori dell’atlantismo».Non è stato difficile per Tajani, già europarlamentare e vice presidente del Ppe, trovare la solidarietà dei vertici Ue.Arrivando al pre vertice, Roberta Metsola, presidente del Parlamento europeo, si è soffermata sulle parole del coordinatore di Forza Italia: «Conosco Tajani da anni. È un europeo convinto, pro-atlantista. È un italiano impegnato a fare in modo che l’Italia resti centrale in Europa». Lo stesso ha fatto Manfred Weber, confermando le parole del numero due del Ppe e di Forza Italia: «Noi supporteremo qualsiasi governo che abbia un chiaro approccio a favore dell’Ue, a favore dell’Ucraina e a favore dello Stato di diritto. Sono felice che Antonio Tajani sia qui, lui è la garanzia dell’atlantismo di Fi, la sua posizione è di una chiarezza cristallina».Meno clementi in patria, dove l’opposizione ha sferrato il suo attacco contro Tajani agli Esteri, a cominciare dal leader del M5s, Giuseppe Conte, che ieri, durante le consultazioni, ha espresso «forte perplessità a Mattarella che il dicastero della Farnesina, così centrale, possa essere affidato a un esponete di Fi». Sempre all’uscita dal Quirinale, Carlo Calenda ha assicurato che il terzo polo farà un’opposizione costruttiva al governo di centrodestra, ma «se invece ci saranno smarcamenti rispetto al sostegno all’Ucraina e alla storica linea atlantista ed europeista del Paese, il terzo polo farà una opposizione durissima e senza sconti».