Il capo della Protezione civile del Lazio non risponderà della presunta cresta di 100.000 euro intascata dal suo socio per la vendita all’ente regionale di mascherine a prezzo maggiorato. Le toghe contabili hanno le mani legate dal salvacondotto grillino.
La Guardia di finanza ha bloccato i beni della società che doveva fornire alla Regione Lazio le mascherine mai consegnate. Un truffa da 14,68 milioni, dispersi tra Roma, Veneto e Toscana, attraverso Londra e Praga.
Mentre il leader dem lanciava la campagna «Milano non si ferma», Pier Luigi Bersani nelle chat col capo gabinetto di Roberto Speranza si mostrava consapevole della gravità della situazione. Però poi accusò la destra di minimizzare.