2024-11-21
Sui treni il Pd va in soccorso di Zinga. Ma Fdi vuole sentire gli ex assessori
Massimiliano Valeriani, presidente della commissione Trasparenza, prova a scaricare su Francesco Rocca il caso fideiussioni. La consigliera Laura Corrotti, però, chiede l’audizione dei politici e dei dirigenti che hanno gestito l’appalto.Al Consiglio regionale del Lazio la tensione è alle stelle. Dopo lo scoop della Verità sull’esposto presentato alla Procura di Roma da due dirigenti interni alla Regione Lazio, che chiedono verifiche sulle fideiussoni relative alla fornitura di treni -in ritardo sui tempi di consegna previsti- per le ferrovie Roma-Lido di Ostia e Roma-Civita Castellana-Viterbo, sottoscritti durante la presidenza di Nicola Zingaretti, Fratelli d’Italia, tramite la consigliera regionale Laura Corrotti, ha chiesto l’immediata convocazione della Commissione trasparenza. A stretto giro è arrivata la replica dell’esponente del Pd Massimiliano Valeriani, presidente della commissione, il cui vertice è sempre appannaggio dell’opposizione. Con una lunga nota Valeriani ha cercato di rimandare la palla nel campo del centrodestra: «Ho convocato la commissione Trasparenza per il 26 novembre al fine di fare luce sulla fornitura degli oltre 30 treni acquistati dalla Regione Lazio a gennaio del 2022 per le linee Roma-Lido e Roma-Viterbo a seguito di un bando di gara vinto dalla società Firema Spa e che ad oggi non sono stati ancora consegnati, tenuto conto che i primi due avrebbero dovuto entrare in servizio a gennaio 2024». Per Valeriani però, il fatto che i contratti -e le relative fideiussioni- risalgano all’epoca in cui la Regione era guidata da Zingaretti pare essere irrilevante: «La commissione sarà inoltre l’occasione per approfondire anche se siano stati fatti tutti i passaggi necessari per ridurre i tempi di attesa. Considerato che l’amministrazione Rocca è in carica da febbraio 2023, che i primi due treni erano attesi in esercizio a febbraio 2024, che la Firema Spa controllata dal ministero dell’Economia, la commissione sarà anche l’occasione per capire se tale azienda sia stata sollecitata anche attraverso canali istituzionali per accelerare i tempi di consegna che, a questo punto stanno ritardando di un anno, un ritardo che pesa sulla qualità della vita delle cittadine e dei cittadini». Inoltre, per l’esponente dem, da sempre considerato vicino all’ex governatore, la seduta della commissione Trasparenza «sarà l’occasione per acquisire gli elementi sull’azione di verifica che la direzione regionale ha intrapreso per far scattare le penali circa i ritardi nei tempi di consegna e la scoperta, come riportato da alcuni quotidiani, che le fideiussioni rilasciate dall’impresa a garanzia del contraente non fossero valide. Sarà l’occasione per sapere dalla direzione stessa come sono state fatte queste verifiche e come sia potuto accadere tale increscioso “incidente”». Insomma, la colpa sembra essere del centrodestra, forse anche un po’ del governo, che addirittura controllerebbe la Titagarh Firema. In realtà, è lo stesso Valeriani a smentire, nella stessa nota, la sua affermazione, dal momento che dice che la società «dal 2022 risulta essere un’azienda partecipata al 30% da Invitalia, società interamente pubblica controllata al 100% dal ministero dell’Economia. Addirittura, a seguito di questa immissione di capitale nella società stessa, Invitalia esprime il presidente della Firema». Dimenticando però totalmente che l’attuale cda di Invitalia è stato nominato a giugno 2022 dal governo Draghi. E soprattutto, che l’ingresso di Invitalia nel capitale della società con sede a Caserta, che risale all’inizio di settembre del 2022 (quindi prima delle elezioni politiche), è stato supportato dal fondo dedicato alla salvaguardia di imprese e lavoratori gestito da Invitalia. Fondo che, come si può leggere sul sito della controllata del Mef, «acquisisce partecipazioni di minoranza nel capitale di rischio di imprese in difficoltà economico finanziaria». Secondo quanto risulta alla Verità la posizione di Valeriani avrebbe originato un acceso confronto nei corridoi del Consiglio regionale tra l’esponente dem e la Corrotti che, insoddisfatta dal fatto che la convocazione riguarda solo l’attuale assessore ai Trasporti Fabrizio Ghera e i dirigenti che hanno presentato l’esposto, ieri con una lettera inviata al presidente della commissione, ha formalmente chiesto «al fine di una più completa ed esaustiva trattazione del tema oggetto dell’audizione, l’integrazione come soggetti da audire gli assessori e presidenti della commissione consiliare Trasporti e i relativi direttori delle direzioni regionali competenti per materia della X e XI legislatura». Ovvero con politici e dirigenti che, a cavallo dei due mandati da governatore di Zingaretti, hanno gestito la partita delle ferrovie regionali. Secondo quanto risulta alla Verità l’esposto presentato dalla Regione Lazio alla Procura di Roma sarebbe confluito in un fascicolo, al momento senza ipotesi di reato, affidato al pool di magistrati che si occupa dei reati contro la Pubblica amministrazione, che avrebbero affidato i primi accertamenti alla Guardia di finanza. E anche Titagarh Firema, che con la Regione Lazio ha sottoscritto un accordo quadro per la fornitura di 38 treni da adibire al servizio di trasporto pubblico sulle due ferrovie, di cui i primi 11 convogli dovevano essere già stati consegnati, con una nota ha annunciato di essersi anch’essa rivolta all’autorità giudiziaria: «In esito a quanto comunicato dalla Regione Lazio, la società ha immediatamente avviato tutti gli accertamenti necessari a verificare la genuinità delle garanzie rilasciate e al contempo subito presentato, già in data 23 ottobre 2024, con successiva integrazione del 7 novembre 2024, un esposto alla competente Procura della Repubblica». Secondo l’azienda di Caserta, «è del tutto evidente, infatti, che qualsivoglia ipotesi di reato eventualmente ravvisabile nel rilascio delle polizze sarebbe comunque stata consumata innanzitutto in danno di Firema», che ha annunciato la presentazione dei primi due treni, il prossimo 20 dicembre. Gli esposti
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.