Il premier incontra le opposizioni. Per opportunismo la Maria Elena Boschi, che 4 anni fa inorridiva all’idea di una maggioranza che non fosse giallorossa, ora si candida a fare da sponda.
Dopo giorni di fibrillazione e di finte tregue, Carlo Calenda cade nella trappola dei renziani e silura via social l’idea del partito unico. Per non perdere i fondi parlamentari la sigla resterebbe però in vita alla Camera e al Senato. E c’è chi prepara l’esodo verso il Pd.
Volano gli stracci tra Azione e Italia viva, costrette a stare insieme per non essere spazzate via al voto per l’europarlamento. Veline, veleni incrociati e insulti tra i big o presunti tali del partito unico che verrà. Rissa scatenata dai calendiani, duri i renziani.
Stando ai sondaggi, l’acclamato tandem Renzi-Calenda avrà la metà dei voti dei grillini. Il duo non punta a far concorrenza a Fi, bensì a conquistare l’elettorato in fuga dal Pd.