C’era chi annunciava spread in rialzo, la revoca dei fondi del Pnrr e altre sciagure. Invece la mancata approvazione della riforma dell’ex fondo salva Stati permette al nostro Paese di porre condizioni sul futuro Patto di stabilità e sugli equilibri interni alla Bce.
A sinistra: Marco Buti. A destra, Joao Leao (Ansa)
Roma ritira la candidatura di Marco Buti e sostiene (con Parigi) il nome portoghese. Che però ieri non è passato per il muro dei tedeschi. Prossimo round a settembre.
Luigi Di Maio (Samantha Zucchi/Insidefoto/Mondadori Portfolio via Getty Images)
La riforma del salva Stati approvata con 297 sì alla Camera e 156 al Senato. Pochi distinguo ininfluenti nel M5s che per il resto ingoia il diktat. Tragicomica promessa di Giuseppe Conte: «A Bruxelles trasformeremo il Fondo».
La semplice presenza di un meccanismo di risoluzione di una crisi del debito pubblico costituisce un incentivo affinché essa accada. Ma quale investitore vorrà detenere i Btp italiani sapendo che il Belpaese potrebbe essere in odore di bocciatura da parte del Mes?