Prime evidenze dalle indagini sul centro fiorentino per la disforia: ad alcuni giovani è stato fornito il farmaco che ferma lo sviluppo sessuale violando le linee ministeriali.
Con una lettera aperta a Giorgia Meloni, la Società psicoanalitica italiana chiede di fermare la somministrazione della triptorelina ai bambini che vogliono cambiare genere. Oggi il medicinale è erogabile a carico del Ssn, ma solo (in teoria) per casi circoscritti.
Le difficoltà e la confusione che chiunque attraversa nella delicatissima fase dello sviluppo non si affrontano con le medicine. Serve una società salda.
Per capire che la diffusione della triptorelina è un pericolo basta ascoltare le parole degli esperti di tutto il mondo. Finora il nostro Paese non si era fatto coinvolgere nel disastro: teniamo duro.
Azzardato l'ok del Comitato di bioetica alla cura che ferma la crescita degli adolescenti sessualmente indecisi. È solo sperimentale, minaccia la salute e non risolve il disagio. Anzi, siamo al limite di un «abuso sui minori».