Studio inquietante dell’Alto consiglio per l’uguaglianza uomo-donna: con il lockdown il consumo di video hard è decuplicato. E in seguito gli stupri tra i giovani sono triplicati.
Costituzione e codice penale prevedono che pubblicazioni e spettacoli «osceni» siano vietati. Dagli anni Settanta in poi, però, le maglie si sono allargate per far prosperare l’industria a luci rosse. Basterebbe tornare allo spirito originario delle leggi...
I video hard creano dipendenza e modificano le aree del cervello attraverso le quali si esercita la forza di volontà. Gli effetti, anche per gli adulti, sono simili a quelli di sostanze come cocaina e metanfetamina. E tra le conseguenze c’è la perdita della libido.