La Cntc è la più grande azienda di tabacco al mondo e rappresenta quasi la metà della produzione mondiale di sigarette. Sostenuta dallo Stato, detiene una sorta di monopolio virtuale nel gigantesco mercato del tabacco cinese, il più grande del mondo, che vende più di Philip Morris, British American Tobacco, Imperial Brands e Japan Tobacco International messi insieme.
Maurizio Leo (Ansa)
«L’Espresso» sostiene la tesi di un player del mercato: subito più tasse sul riscaldato.
2019-06-01
A Neuchatel 450 scienziati lavorano alla sigaretta del futuro in uno stabilimento color Nasa
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- Un cubo di vetro su uno specchio d'acqua. Arrivi a Neuchatel, nella Svizzera francese, ed è impossibile non notarlo. Per tutti è "The Cube" e dietro le sue pareti trasparenti ospita quanto è necessario per sperimentare e valutare i cosiddetti RRPs, i "prodotti a rischio ridotto" della multinazionale del tabacco che l'ha costruito nel 2009 con un investimento di 120 milioni di dollari: Philip Morris International.
- Dalla multinazionale del tabacco miliardi in innovazione per smarcarsi dal fumo. «Ma non vogliono parlarne con noi» dice il Coo Jacek Olczak.
Lo speciale comprende due articoli e gallery fotografiche.
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Per André Calantzopoulos, ceo di Philip Morris International, la decisione «è un importante passo avanti per i circa 40 milioni di uomini e donne americani fumatori. Alcuni smetteranno. La maggior parte non lo farà, e per loro Iqos offre un'alternativa senza fumo rispetto al continuare a fumare». In soli due anni, spiega l'amministratore delegato del gruppo, 7,3 milioni di persone nel mondo hanno abbandonato le sigarette e sono passati completamente a Iqos.
Il numero uno in Italia presenta la versione leggera della sigaretta che scalda il tabacco ma non lo brucia: «Abbiamo creato l'alternativa alle bionde e operiamo in 40 mercati».