jazz

«Cerco il suono profondo d’America tra Dylan, Neil Young e Miles Davis»
John Scofield (Getty Images)
Il chitarrista John Scofield, in tour dal 1975, torna in Italia con “Yankee go home”: «Improvvisare sulle canzoni rock non è peccato. Dal blues al country, dal gospel a New Orleans, c’è un filo rosso che tiene tutto insieme».
Francesco Cafiso: «Sulle spalle dei giganti porto il suono della Sicilia nell’Olimpo della musica»
Il sassofonista Francesco Cafiso
L’ex enfant prodige del sassofono, scoperto a 13 anni da Marsalis: «Il tour con Wynton, dall’Europa alla Casa Bianca, ha segnato la svolta. Trovare la mia voce è stata dura».
«Dalle chiese del Bronx ai Grammy, chi canta non vale più di chi ascolta»
Samara Joy (Ansa)
Samara Joy, l’artista di 24 anni che ha soffiato la statuetta ai Måneskin e che fa rivivere l’epopea delle grandi voci del jazz: «Nel gospel non c’è il distacco tra star e pubblico che regna nel pop. La tradizione? È la mia scelta naturale».
«L’ideologia applicata alla musica fa disastri»
Andrea Dulbecco (R.Cifarelli)
Il re del vibrafono jazz e d’avanguardia Andrea Dulbecco: «Per anni la sinistra ha bandito le opere contemporanee che avessero anche un minimo richiamo alla tonalità o alla tradizione, in quanto reazionarie. In nome della rivoluzione costante molti artisti non lavoravano più».
«Nella profezia di Bowie c’è il futuro del jazz»
Donny McCaslin (Getty Images)
Donny McCaslin, il sassofonista scelto dal Duca bianco per «Blackstar», il suo album testamento: «Non mi disse che stava morendo. E non mi spiegò perché nei testi parlasse di Lazzaro. Era colpito dal suono della mia band e riuscì a fondere le sue idee e le nostre improvvisazioni».
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