Firmati da brand noti o più di nicchia, maschili o femminili, i profumi sono da sempre irrinunciabili per i consumatori del nostro Paese. E le fragranze made in Italy piacciono sempre più all'estero: il segmento della profumeria si conferma trainante per l'export dei prodotti cosmetici italiani. Secondo i dati preconsuntivi per il 2018, elaborati dal centro studi e cultura d'impresa di Cosmetica Italia, su un valore totale del mercato italiano dei prodotti cosmetici pari a 10.150 milioni di euro (in crescita dell'1,3% su base annua), il settore della profumeria alcolica ha registrato ottime performance, sia per quanto riguarda le fragranze femminili che quelle maschili. Le prime hanno fatto segnare un aumento delle vendite del 4% a 664 milioni di euro e le seconde un incremento del 4,5% a 410 milioni di euro. per un totale di circa un miliardo. Un trend più che positivo, che conferma la ripresa già iniziata nel 2017 e si basa soprattutto sulle nuove formule distributive dedicate al mass market.
In Italia la profumeria femminile vale il 7,8% del totale del mercato dei prodotti cosmetici e quella maschile il 4,8%. E proprio i prodotti destinati agli uomini – le acque di toeletta e i profumi maschili – hanno registrato la crescita maggiore tra tutte le categorie cosmetiche nel 2018, con un aumento delle vendite del 4,5%. Il profumo si conferma la prima scelta d'acquisto per i consumatori maschi, che lo preferiscono rispetto a creme e a prodotti per la cura del corpo. Nel 2018 la profumeria alcolica in totale ha registrato un aumento delle vendite del 4,4%, e ora rappresenta il 12,7% del totale dei consumi di prodotti dedicati alla bellezza in Italia. Il dato mostra una crescita rispetto al 2017, anno in cui il mercato della profumeria alcolica valeva oltre un miliardo di euro, in aumento del 2,5% rispetto al 2016.
La profumeria italiana piace molto anche all'estero e traina l'export dell'industria cosmetica tricolore, che nel 2018 ha realizzato un giro d'affari pari a 11,15 miliardi di euro, di cui il 43% proveniente dall'export e principalmente dalle vendite realizzate in Francia, Germania e Stati Uniti. Le previsioni per le esportazioni di cosmetici made in Italy restano altrettanto positive per il 2019 (+3,5%) anche se permangono alcuni aspetti che preoccupano gli addetti ai lavori, tra cui l'incertezza politico-economica globale e l'aumento dei costi delle materie prime. Due terzi delle esportazioni di cosmetici italiani sono costituiti proprio dai prodotti di profumeria alcolica, che nel 2018 hanno generato un business di 900 milioni di euro (+3,6% sul 2017).
Ma quali sono gli ultimi trend di mercato? Secondo il report 2017 di Cosmetica Italia, sta prendendo sempre più piede la tendenza a scegliere fragranze unisex: in Italia il 54% dei consumatori dichiara di preferirle a quelle con una decisa connotazione di genere, tanto che, ad esempio, una nota floreale come la violetta si ritrova sempre più spesso nei profumi maschili. I produttori mostrano poi una sensibilità sempre maggiore verso le consumatrici di religione musulmana, con lo studio di prodotti "halal" (ritenuti cioè accettabili per i dettami della fede islamica) e l'ideazione di fragranze che non si spruzzano direttamente sulla pelle, visto che la religione islamica richiede di lavare con molta frequenza viso e mani.
All'interno di un settore complessivamente in salute c'è una nicchia molto interessante, dalle performance estremamente positive: è il segmento della profumeria artistica. Fragranze particolari, prodotte da piccole realtà o da singoli artigiani, che al momento valgono intorno al 10% del mercato globale della profumeria alcolica: in Italia la profumeria artistica vale circa 250 milioni di euro, una cifra pari al 2,5% dell'intero business della cosmetica. Un settore che, come rivela l'Osservatorio sulla profumeria artistica e di ricerca, promosso da Pitti Immagine e realizzato da Hermes Lab con il Centro ModaCult dell'Università Cattolica di Milano, cresce a ritmi sostenuti: si parla di un +5% previsto nel 2018 per i marchi indipendenti e di un +20-30% annuo per i brand acquisiti dai colossi del lusso internazionale. Per fare qualche esempio, parliamo di realtà come Francis Kurdijan, acquisita nel 2017 da Lvmh, o By Killian, Le Labo, Frederic Malle, comprati negli anni precedenti da Estée Lauder, che già aveva in pancia Jo Malone. Due modelli di sviluppo differenti, per una nicchia che promette di acquisire sempre più peso nel mondo delle fragranze.
Chiara Merico
Il nostro profumo preferito ci dice che tipo di viaggiatori siamo
Il profumo è uno degli accessori che dice di più di una persona e può aiutare a capire meglio la sua personalità e le sue inclinazioni. Ogni fragranza è in grado di evocare un'intera esperienza, riportandoci indietro nel tempo e facendo riemergere ricordi e sensazioni apparentemente dimenticate. Tutto ciò accade perché la memoria olfattiva è quella che si fissa meglio nella nostra mente e che, inconsapevolmente, plasma il nostro modo di percepire il mondo.
Initial, azienda attenta a questo tema, studia la correlazione tra ambienti e profumi e di come questi ultimi abbiano un ruolo fondamentale nell'influenzare in modo sia positivo sia negativo la percezione del mondo che ci circonda. L'olfatto è uno dei sensi più forti e sviluppati che ci consente di distinguere circa un trilione di combinazioni di profumi diversi e, anche quando facciamo fatica a identificare gli odori con precisione, ne siamo comunque colpiti e riconosciamo le associazioni che evocano.
Per questa ragione, ad esempio, una delle principali tendenze in voga negli hotel più d'avanguardia riguarda la capacità di offrire ai propri ospiti delle esperienze multisensoriali di cui il profumo è un elemento chiave: le fragranze utilizzate hanno infatti un impatto importante sullo stato d'animo e il coinvolgimento emotivo della propria clientela, creando sensazioni diverse come comfort, familiarità, eccitazione o sensazione di benessere. Alcune sono in grado di trasportarci verso luoghi lontani e destinazioni mai visitate prima e le nostre preferenze per una o per l'altra sono a volte il segno che, inconsapevolmente, ci indica che esiste un collegamento tra il nostro naso il tipo di viaggiatore che è dentro di noi.
Ma quali sono i profili olfattivi più diffusi?
- Il viaggiatore avventuroso: è il profilo dei sognatori e degli spiriti liberi, di chi ama sempre sperimentare e sa approfittare di ogni occasione, lasciandosi trasportare dagli eventi. Ama le emozioni forti e le esperienze adrenaliniche – dai lanci con il paracadute al base jumping - e non sa cosa siano la pianificazione e l'organizzazione. Al contrario, ama il brivido dell'imprevisto perché è proprio dietro all'inaspettato che si nasconde il vero senso del viaggiare. Le persone che rientrano in questa categoria amano le fragranze fresche e tonificanti, stimolanti e rinvigorenti quali il cetriolo acquoso, la menta fresca, il timo e il pino che aiutano a sentirsi subito carichi di energia e pronti all'azione.
- Il viaggiatore culturale: è la categoria degli esploratori e degli amanti della storia e del sapere in generale. Estremamente attivo e curioso, ha una grande sete di conoscenza: ha il fiuto del ricercatore ed è sempre sulle tracce di siti architettonici e gioielli artistici e culturali di grande valore e bellezza. Il senso della scoperta è il vero valore della sua vacanza. Chi appartiene a questo profilo apprezza le note erbacee e aromatiche, come quelle della salvia e del rosmarino, ed energizzanti e briose come quelle fruttate. Tutte queste essenze aiutano a trovare nuovo slancio mentale ed energia per intraprendere nuove esplorazioni nelle più belle capitali del mondo.
- Il viaggiatore pianificatore: è il viaggiatore più prudente e attento, che non lascia niente al caso. È il turista organizzato che preferisce avere tutto sotto controllo e che si sente rassicurato da un buon programma di viaggio. Solitamente, appartiene a una fascia di età più matura che ama il comfort, ma senza eccessi. Le persone appartenenti a questo profilo amano i profumi equilibrati e rassicuranti, ma con note energiche e rigeneranti come le essenze di lavanda e rosa.
- Il viaggiatore tradizionale: cerca una vacanza ricostituente, fatta di piaceri semplici e organizzata in modo da avere il giusto mix tra esplorazione moderata e relax. Rilassarsi, staccare la spina e allentare lo stress è l'obiettivo fondamentale da raggiungere, tanto da voler ridurre al minimo problemi e imprevisti.Le persone che si ritrovano in questa descrizione apprezzano le note fresche e leggere con accenti acquosi e marini che richiamano le spiagge e i mari più belli del mondo, l'essenza rivitalizzante del pompelmo rosa, quella calmante del mandarino e le note aromatiche del legno di cedro.
- Il viaggiatore di lusso: è il viaggiatore che vuole appagare i propri desideri, ama coccolarsi ed è un romantico e sognatore. È alla ricerca del comfort e del relax totale e ad ogni costo, che riesce ad ottenere grazie a una condizione di agio economico. Le essenze aromatiche, sensuali, morbide e avvolgenti tipiche del mondo orientale rispondo a questo bisogno di appagamento e in particolare le note di iris e vaniglia, del legno di sandalo e dell'ambra.
MBaroli
Twinset debutta con la boccetta ispirata a Milano

«Ho scelto un duo di rose preziose, bulgara e centifolia, a emblema della femminilità di Twinset e l'ho esaltato con un accordo di sale rosa, non marino ma cristallino, che apporta luce e modernità. Ho voluto creare una nuova addiction di rosa salata, e ho scelto poi il riso per dare sensualità e il cassis per dare vibrazione. Una rosa texturé, morbida, fresca ma non fredda, contrastata e avvolgente».
Twinset lancia la sua prima fragranza femminile creata da Dora Baghriche, profumiera franco algerina nota per creazioni olfattive ricche di memorie ed evocazioni. L'Eau de Parfum Twinset Milano riflette lo spirito della femminilità moderna in un'impressione naturale e vellutata. Tra le note principali spiccano mandarino, cassis, sale rosa dell'Himalaya, rosa centifolia, rosa bulgara, peonia, legno di cedro, ambrox e riso.
La stessa sensazione di leggerezza e joie de vivre avvolge anche il flacone in vetro impreziosito con una farfalla di perle e con un fiocco in gros grain che richiama la nuance rosa dell'essenza, tonalità distintiva del brand e simbolo di passione e vitalità.
MB
Twinset lancia la sua prima fragranza

«Ho scelto un duo di rose preziose, bulgara e centifolia, a emblema della femminilità di Twinset e l'ho esaltato con un accordo di sale rosa, non marino ma cristallino, che apporta luce e modernità. Ho voluto creare una nuova addiction di rosa salata, e ho scelto poi il riso per dare sensualità e il cassis per dare vibrazione. Una rosa texturé, morbida, fresca ma non fredda, contrastata e avvolgente».
Twinset lancia la sua prima fragranza femminile creata da Dora Baghriche, profumiera franco algerina nota per creazioni olfattive ricche di memorie ed evocazioni, che racconta così il profumo Twinset Milano.
L'essenza della foresta nelle creazioni del naso Gentile

«Dopo un lungo viaggio sono finalmente arrivata al National Park di Lankaran, non potevo più attendere l' incontro con i famosi e rarissimi Ironwood, così mi sono messa d' accordo, nonostante l'ora tarda con la guida del parco, dopo mille verifiche, di poter entrare sul far della sera per dare una prima occhiata perlustrativa. Il giorno mi trovo con lui, il suo nome è Hajiaga, laureato all'università di Mosca in botanica, con una conoscenza enorme su quello che sono le differenti varietà di piante Bori e licheni del luogo: il nostro cammino nel parco diventa qualcosa di magico. Il parco è enorme: si estende per 45,700 ettari nella regione di Lankaran, e fino al confine con Iran e Turchia. La foresta è sempre più affascinante, camminiamo lentamente tra centinaia di alberi, le loro foglie rosse che scricchiolano sotto il nostro peso, con i colori dell'autunno: tutto sembra vibrare mentre mi muovo, il bosco sembra guardarci e disposto ad accompagnarci. Sento intorno a me una grande energia, qualcosa di magnetico che mi attraversa: non realizzo il tempo che sta passando tra gli alberi secolari, una sensazione mai provata come di rinascita mi avvolge. Dopo il cammino nella foresta, sulla strada che scende, vado ad annusare le piantagioni di te nero e gli agrumeti con i loro profumi molto particolari che risentono del luogo e del suo ambiente. La mia creazione nasce dalla sensazione di rinnovamento che ho provato nella foresta mentre il tempo si era fermato e da tutte le impressioni olfattive entrate in me con emozione».
Maria Candida Gentile è uno dei nasi più apprezzati al mondo. Maitre parfumeur da anni crea essenze. Lankaran, la cui nota di testa è l'arancio amaro petit grain e il cui cuore è il the nero di Lankaran e accordo di licheni, è stato creato dopo un viaggio nel 2015 della maestra al confine tra l'Azerbaijan e l'Iran, nel parco di Lankaran.
MB

Animata da una grande passione per la profumeria di nicchia, incostante ricerca di autenticità equalità, e desiderosa di creare connessioni tra profumi ed emozioni, Sara Carner, ha lanciato la sua prima linea di profumi nel 2010. Nata in una famiglia di artigiani che per generazioni si sono dedicati alla lavorazione del cuoio, nelle sue boccette Sara Carner ha infuso la cultura degli artigiani spagnoli collaborando coi migliori designer e fornitori locali per creare il brand e i suoi profumi. I profumi sono autentici, contemporanei, differenti. Fragranze di lusso, creazioni genuine e di alta qualità per coloro che amano i profumi e tutto quello che suscitano.
La Fresh Collection si ispira alla vitalità, al divertimento, all'allegria dello stile di vita caratteristico della costa del Mediterraneo. Con Bo-Bo, Salado e Fig Man Carner cattura le tre principali componenti della nostra vita sul Mediterraneo.
Salado è un tributo alle acque del Mediterraneo, un tributo al mare che, in fondo, rappresenta il nostro modo di vivere. Bo-Bo è invece una danza tradizionale radicata nella nostra cultura, con le sue note trasmette lo spirito festoso della nostra terra. Salvador Dalí viveva a Cadaqués, un villaggio di pescatori sul Mediterraneo, ed era costantemente ispirato dalla bellezza del mare e del paesaggio. Qui l'albero di fico, uno dei più popolari tra gli alberi del Mediterraneo, fu la fonte della sua ispirazione surrealista. Fig Man è un tributo all'artista e all'albero di fico.
Il caramello per gli eterni Peter Pan, i bergamotto per gli sportivi: a ognuno il suo aroma
GiphySe la vista è un senso "freddo" che scopre le cose da lontano, il naso è invece "caldo" e riguarda la nostra sfera intima. Gli odori, soprattutto quelli del corpo, influenzano i sentimenti. E certi componenti del nostro "profumo naturale" hanno un significato sessuale scientificamente dimostrato. Può capitare che un profumo di passaggio possa indurre i sensi in un'inattesa fibrillazione erotica. Ma che possa anche scatenare un ricordo, un luogo, un volto. Potremmo quasi dire che un odore dichiara sesso, educazione, desideri, passioni, fatica, pulizia, paura, insomma "identità". Di conseguenza i profumi sono vecchi come il mondo. E la storia lo racconta. A cominciare dalle civiltà egizia e greco-romana che assegnavano al profumo molteplici significati: da simbolo dell'immortalità, associato alla divinità, a strumento di igiene, cura del corpo e seduzione. Nel Medioevo sono rare le testimonianze di utilizzo di sostanze odorifere al di fuori della sfera sacra.
L'uso di profumi a contatto con il corpo con funzione di protezione nei confronti di malattie è attestato più tardi nei pommes de musc citati negli inventari dei castelli medievali. La civiltà islamica, che eredita e preserva il sapere del mondo antico, sviluppa e innova la cultura del profumo greca e romana, persiana e bizantina, introducendo importanti conquiste tecnologiche, come il perfezionamento dell'arte della distillazione. Nell'età rinascimentale si sviluppa la profumeria alcolica. Si diffonde in tutta Europa la moda invalsa nelle corti italiane di profumare oltre al corpo anche gli accessori in pelle e d'indossare contenitori per profumi ricercati, come il flacone in agata con montatura in oro, rubini e smalto, conservato al Museo degli Argenti di Palazzo Pitti, forse un dono di Caterina de Medici, a cui si deve l'esportazione della moda italiana dei profumi in Francia. Dal Seicento la supremazia nel campo della produzione dei profumi spetta alla Francia. Nascono nuove fragranze su note floreali conservate in flaconi in vetro o porcellana, diffuse con pot-pourri e bruciaprofumi. Nel Novecento i flaconi si fanno eccezionali come quelli creati da René Lalique per Franois Coty, di Baccarat per Guerlain, Arpège di Jeanne Lavin, Shocking di Elsa Schiaparelli, Diorissimo di Christian Dior. Status symbol e oggetto del desiderio, il profumo oggi rappresenta l'emblema del lusso. Ogni maison d'haute couture ha la sua fragranza, sintesi della personalità del brand, e ogni diva che conti dello star system si è fatta clonare almeno una volta in un elisir di bellezza.
Scegliere un profumo significa tenere presente il carattere della persona: una donna sensuale non ha lo stesso odore di una donna ambiziosa. Ambra, Vaniglia e Patchouli vogliono comunicare audacia e carattere, per chi non ha paura di affrontare la vita a testa alta. Si tratta di fragranze inebrianti e ammalianti per donne che non hanno problemi a indossare i pantaloni. Gli aromi caramellati simboleggiano una sorta di ritorno all'infanzia e ai profumi dalle dolci reminiscenze. Sono quindi ideali per le personalità "Peter Pan" che non riescono ad abbandonare le sensazioni d'infanzia. Da non sottovalutare anche per i caratteri un po' insicuri perché confortano lo spirito con le note zuccherine e avvolgenti. Limone, bergamotto e arancio, questi ingredienti si adattano perfettamente alle personalità più dinamiche, sportive ed estroverse. E' il profumo di chi è pieno di energia e non sa stare fermo. Fragranze che ricordano i giardini d'estate, gli agrumeti e la brezza del mare. Consigliato anche per i malinconici. Sandalo e Legni esotici: il significato di questi estratti di profumo è seduzione raffinata, eleganza e sex appeal. Se ricevete in regalo da un uomo un bouquet del genere vuol dire che avete fatto breccia nel suo cuore. L'eau de toilette è un classico, quasi un evergreen che esprime Romanticismo assoluto. E' per donne sognatrici e dolci ma anche per le più giovani che preferiscono un profumo leggero sulla pelle. Regalare un Eau de toilette è sicuramente uno dei migliori complimenti che si possano fare a una persona.
Paola Bulbarelli
Le ultime novità in profumeria

Le novità tra i profumi. Santal Blanc N°2694IFG di Van Cleef & Arpels alla sua base il legno di sandalo, originario della Nuova Caledonia, una varietà rara scoperta dalla profumeria occidentale durante il XIX secolo. Da allora i profumieri non hanno smesso di adoperarlo e fare tesoro del suo aroma unico, caldo e vellutato. «Volevo ricreare la sensazione data da un olio essenziale di legno morbido e rilassante» afferma Michel Almairac, maestro profumiere. «Il sandalo, con la sua consistenza cremosa, era una scelta ovvia nella mia mente perché evocava inconsciamente l'idea di un bianco puro e tenero. Per accentuare il più possibile questa sfaccettatura ho aggiunto una nota di latte di fico e un accordo di muschio come effetto cipria sulla pelle». Enfatizzati dalla vivacità del mandarino, il sandalo e il latte di fico esprimono pienamente le loro note vellutate. Una nuvola di muschi avvolge la nota cipriata di violetta e della fava tonka delicatamente mandorlata, per creare una scia avvolgente e soffice come cotone.
Una nuova vivace fragranza floreale si ispira alla firma Tea Rose e allo spirito libero e femminile della ragazza Coach. La fragranza fruttata e floreale si apre con note frizzanti di bacche di goji e pompelmo. Il cuore rivela un vellutato bouquet di peonie profumate con una nota di pesca nettarina per poi adagiarsi su delicati legni bianchi e muschi sensuali. «Coach Floral Blush è ispirata alla nostra firma distintiva Tea Rose e allo spirito libero della Coach Girl. La mia idea era quella di creare una fragranza fresca e vivace per celebrare lo stile di vita americano, il desiderio di avventura e la magia dell'estate», spiega Stuart Vevers, Creative director del marchio.
Sempre americano è Bond No. 9 che presenta Greenwich Village, la nuova fragranza della casa di profumi più iconica di New York City. Un distretto pulsante di anime creative, giovani e meno giovani. Haute bohemia. Caffè, locali notturni, teatri, cabaret. poesia, jazz. Artisti, musicisti, scrittori, rivoluzionari. Newyorkesi. Con Greenwich Village, Bond No. 9 cattura brillantemente uno dei quartieri più amati di New York. È una celebrazione di unicità e creatività, del ricco patrimonio di artisti e intellighenzia della città, e della comunità che essi hanno creato. «Sentivamo la necessità di creare Greenwich Village. È così ricco di cultura», afferma la fondatrice e presidente di Bond No. 9 Lauren Rahmé parlando dell'ultima fragranza che arricchisce il portfolio di leggendari profumi ispirati a New York. «Stavo pensando a pittori e musicisti, ai jazz club e ai bar in cui negli anni settanta si giocava a scacchi e che ho frequentato, quando sono arrivata a New York per la prima volta. Il Village è un luogo intimo; è autentico».
Bond No. 9 collabora ancora una volta con l'acclamato profumiere francese Aurélien Guichard, già creatore di alcune fragranze del brand: Chinatown, Andy Warhol Silver Factory e Hudson Yards. Per catturare l'essenza dello spirito eclettico del Greenwich Village, Guichard ha creato un bouquet audace e di grande effetto con note di testa di eliotropio e legno d'incenso, ricche note di cuore di fava tonka e ambroxan e una base calda di muschio sensuale e legno di sandalo. Il risultato è una dichiarazione olfattiva speziata, legnosa, gourmand con un leggero tocco floreale. «Questa è una fragranza che non teme di essere diversa, come il Village stesso», afferma Rahmé. Bond No. 9 Greenwich Village eau de parfum sarà disponibile nelle migliori profumerie da maggio alla modica cifra 425,00 euro.
Paola Bulbarelli
Francesca dell'Oro: «Il profumo è un lusso che non conosce crisi»
Appassionata di aromi e profumi fin da bambina - dopotutto è nata sulle eleganti sponde del lago di Como - Francesca dell'Oro decide, otto anni fa, di dare voce alla sua passione e lanciare una propria linea di fragranze. Protagonista e coordinatrice di ogni passaggio creativo e realizzativo, Francesca ci apre le porte al suo mondo, dove ogni profumo evoca un particolare stato d'animo.
Come nasce il brand?
«Francesca Dell'Oro Parfum nasce nel 2011 a Piacenza come laboratorio olfattivo ricercato e selettivo. Dopo anni trascorsi nel settore della moda e da sempre affascinata dal profumo, ho effettuato degli studi approfonditi prima di fondare il brand, cercando di dare vita ad un'ispirazione e una passione, che si è realizzata poi a pieno».
Quali sono le fragranze dell'estate?
«Il mio mondo è variegato, tutte le fragranze sono da interpretare, costruite ed articolate. Per l'estate, opterei per una scelta frizzante, dalle note esperidate e calde come Voile Confit, che rappresenta i cedri canditi lavorati con note gourmand. Oppure Rubia Sucrée, che rappresenta l'alter ego serale di Voile Confit: mandarino, foglie di fico e zenzero unite al caramello, per un'allure leggera e sofisticata».
Quali sono i trend nel settore delle essenze?
«Nella profumeria tradizionale è più facile seguire le mode, ultimamente è stata data particolare attenzione alle fragranze fiorite-fruttate, che ben rappresentano la donna contemporanea. Nelle fragranze di nicchia è più facile spaziare nella direzione di scelte più personali, ad esempio nell'utilizzo di alcune materie prime eccellenti che si stanno sdoganando e articolando nel mondo gourmand».
Quello dei profumi è un mondo che risente della crisi?
«Il vero lusso non risente mai della crisi, soprattutto nel mondo dei profumi di ricerca, simbolo di eleganza ed espressione del proprio carattere. Il profumo di nicchia è cresciuto in maniera esponenziale negli ultimi anni»
Potete farci un ritratto della vostra cliente tipo?
«L'uomo o donna, chi si avvicina al mondo Francesca Dell'Oro Parfum cerca fragranze eccellenti da ogni punto di vista: un prodotto che sia bello da vedere, ancor prima di avere un rapporto di alchimia e amore con la fragranza stessa, che crea una vera e propria partecipazione personale. Il mio desiderio è quello di creare fragranze che siano dei piccoli gioielli olfattivi».
Le fragranze di Francesca Dell'Oro