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Per i profumi spendiamo un miliardo e una boccetta può costare fino a 500 euro

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Per i profumi spendiamo un miliardo e una boccetta può costare fino a 500 euro
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  • Firmati da brand noti o più di nicchia, maschili o femminili sono da sempre irrinunciabili per i consumatori del nostro Paese. Su un valore del mercato italiano dei prodotti cosmetici pari a oltre 10 miliardi di euro, il settore dei profumi vale il 12,6%.
  • Il nostro olfatto è in grado di distinguere milioni di combinazioni di fragranze diverse, ma i gusti olfattivi esprimono la nostra personalità molto più di quello che pensiamo e sono in grado di indicarci quale tipologia di viaggio fa al caso nostro.
  • Il caramello per gli eterni Peter Pan, i bergamotto per gli sportivi: a ognuno il suo aroma. Regalare un eau de toilette azzeccato significa conoscere una persona ed è sicuramente uno dei migliori complimenti che si possano fare.
  • Carner Barcellona, Twinset, Maria Candida Gentile: brand simbolo della nuova stagione.
  • Tra le ultime uscite in profumeria c'è anche Bond No. 9 Greenwich Village. Prezzo per una confezione? 425 euro.
  • Dal 2011 Francesca Dell'Oro si dedica alle fragranze. Una passione nata da bambina, sulle sponde del lago di Como. Cosa scegliere per la prossima estate? «Un profumo dalle note frizzanti».

Lo speciale contiene sei articoli e gallery fotografiche.

L’ultimo ace di Nicola Pietrangeli, il patriarca dell’Italtennis
Nicola Pietrangeli (Getty Images)
Fu il primo azzurro a conquistare uno Slam, al Roland Garros del 1959. Poi nel 1976, da capitano non giocatore, guidò il team con Bertolucci e Panatta che ci regalò la Davis. Il babbo era in prigionia a Tunisi, ma aveva un campo: da bimbo scoprì così il gioco.

La leggenda dei gesti bianchi. Il patriarca del tennis. Il primo italiano a vincere uno slam, il Roland Garros di Parigi nel 1959, bissato l’anno dopo. Se n’è andato con il suo carisma, la sua ironia e la sua autostima Nicola Pietrangeli: aveva 92 anni. Da capitano non giocatore guidò la spedizione in Cile di Adriano Panatta, Corrado Barazzutti, Paolo Bertolucci e Tonino Zugarelli che nel 1976 ci regalò la prima storica Coppa Davis. Oltre a Parigi, vinse due volte gli Internazionali di Roma e tre volte il torneo di Montecarlo. In totale, conquistò 67 titoli, issandosi al terzo posto della classifica mondiale (all’epoca i calcoli erano piuttosto artigianali). Nessuno potrà togliergli il record di partecipazioni (164, tra singolo e doppio) e vittorie (120) in Coppa Davis perché oggi si disputano molti meno match.

«Il consorzio dell’uva Durella ora punta tutto sugli spumanti»
Gianni Tessari, presidente del consorzio uva Durella
Il presidente Gianni Tessari: «Abbiamo creato una nuova Doc per valorizzare meglio il territorio. Avremo due etichette, una per i vini rifermentati in autoclave e l’altra per quelli prodotti con metodo classico».

Si è tenuto la settimana scorsa all’Hotel Crowne Plaza di Verona Durello & Friends, la manifestazione, giunta alla sua 23esima edizione, organizzata dal Consorzio di Tutela Vini Lessini Durello, nato giusto 25 anni fa, nel novembre del 2000, per valorizzare le denominazioni da esso gestite insieme con altri vini amici. L’area di pertinenza del Consorzio è di circa 600 ettari, vitati a uva Durella, distribuiti sulla fascia pedemontana dei suggestivi monti della Lessinia, tra Verona e Vicenza, in Veneto; attualmente, le aziende associate al Consorzio di tutela sono 34.

Lo sport scende in campo contro la fame nel mondo
Lo scorso 25 novembre è stata presentata alla Fao la campagna promossa da Focsiv e Centro sportivo italiano: un percorso di 18 mesi con eventi e iniziative per sostenere 58 progetti attivi in 26 Paesi. Testimonianze dal Perù, dalla Tanzania e da Haiti e l’invito a trasformare gesti sportivi in aiuti concreti alle comunità più vulnerabili.
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Le verità «insolenti» sono tabù su Facebook
Mark Zuckerberg (Getty Images)
Un mio profilo è stato cancellato quando ho pubblicato dati sanitari sulle pratiche omoerotiche. Un altro è stato bloccato in pandemia e poi eliminato su richiesta dei pro Pal. Ne ho aperto un terzo: parlerò dei miei libri. E, tramite loro, dell’attualità.

Se qualcosa è gratis, il prodotto siamo noi. Facebook è gratis, come Greta è pro Lgbt, pro vax, anzi anti no vax, e pro Pal. Se sgarri, ti abbatte. Il mio primo profilo Facebook con centinaia di migliaia di follower è stato cancellato qualche anno fa, da un giorno all’altro: avevo riportato le statistiche sanitarie delle persone a comportamento omoerotico, erroneamente chiamate omosessuali (la sessualità è una funzione biologica possibile solo tra un maschio e una femmina). In particolare avevo riportato le statistiche sanitarie dei maschi cosiddetti «passivi».

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