Mentre la Russia non fallisce, a dispetto delle profezie, in Germania scatta l’allarme: scorte solo fino all’estate. Qui si parla di condizionatori per nascondere il pericolo.
Vecchi pacifisti, nostalgici anti Nato, improvvisati patrioti ucraini. Incapaci di decidere se il presidente russo è come Hitler, come Stalin o come lo Zar, interpretano il conflitto attraverso categorie obsolete.
Su giornali e tv la sinistra da salotto abbraccia lo «stile Zelensky» con una vampa bellicista che mancava dai tempi di Che Guevara e dei vietcong. E spacca il mondo tra pro e contro Putin dopo avere insultato «chi propone soluzioni facili per problemi complessi».