Giovanni Paolo II. Nel riquadro, Jérôme Lejeune (Ansa)
Il biografo di Karol Wojtyla racconta quanto il Papa polacco fosse stato influenzato dalle ricerche del luminare francese: «La genetica conferma l’unicità di ogni uomo».
Bergoglio ne inventa un’altra: il 26 maggio la celebrazione a San Pietro sarà chiusa dal «piccolo diavolo». Ovvero il raffinato autore dell’inno del «corpo sciolto», colui che diede del «Wojtilaccio» a Giovanni Paolo II.
Sacerdoti e battezzati crescono a ritmi sbalorditivi, al punto che nel 2050 un fedele su tre vivrà nel continente. E a differenza della vecchia Europa, la loro fede resta ancorata alla dottrina, come mostra l’opposizione (trasversale) alle benedizioni delle coppie gay.
Il fondatore dell’associazione Steadfast Emmanuele Di Leo: «In Nigeria le messe durano tre o quattro ore, ho visto anche veglie notturne durante la settimana partecipate da migliaia di ragazzi. Col piano Mattei finalmente l’Europa tratta i suoi interlocutori da pari a pari».
Da Pio XII in poi i papi del Novecento «riscoprirono» la «terra del sole». Wojtyla viaggiò in 41 dei 56 Stati.
Il presule conservatore sta per subire l’ennesimo provvedimento punitivo del Pontefice, sotto la cui guida la Chiesa pare diventata una caserma. E in Francia un prelato tradizionalista viene affiancato da un «tutor».