Un on the road da Pordenone a Milano passando per Venezia, che richiede almeno un paio di notti a tappa, non solo per fare un salto nella storia, ma anche per concedersi qualche divagazione nei più che pregevoli dintorni.
«Dispensa con botte, selvaggina, carni e vasellami». Jacopo Chimenti detto l'Empoli (Courtesy of Uffizi)
- Il museo fiorentino lancia un progetto video che riunisce l'arta e la gastronomia, con l'aiuto di chef e personaggi del mondo enogastronomico.
- Come preparare la perfetta bistecca alla fiorentina, ispirandosi alla «Dispensa» di Jacopo Chimenti. Lo spiega il «poeta della carne» Dario Checchini.
- Lo chef Fabio Picchi prepara una maionese fatta in casa da accompagnare alla granseola del «Ragazzo con cesta di pesci» di Giacomo Ceruti.
- Debora Massari, figlia di Iginio, crea un dessert partendo dal «Tondo Doni» di Michelangelo. Una fragrante frolla guarnita con confettura di zucca gialla e marmellata di limoni, frutto succoso e genuino, come l'amore.
Lo speciale contiene quattro articoli e gallery fotografiche.
«Volete vedere l'odio e l'illegalità in azione? Ieri, a Treviso, persone legate alla battaglia Lgbt hanno violentemente cercato di impedire lo svolgimento della nostra pacifica manifestazione, regolarmente autorizzata dalle autorità, contro il Pdl Zan-Scalfarotto sull'omotransfobia» hanno dichiarato il presidente e il vice presidente di Pro Vita onlusToni Brandi e Jacopo Coghe, dopo essere stati avvertiti dagli organizzatori locali.
«Nel video, pubblicato sul nostro profilo Facebook (clicca qui per vederlo), si vede come la nostra veglia, rispettosa della legge, non si sia potuta svolgere pacificamente a causa dell'intolleranza e della violenta dittatura in atto degli sbandieratori dell'anti omotransfobia, i veri odiatori seriali che minacciano ogni giorno di più la libertà di opinione e di espressione! Altro che clausola salva idee di Zan, aggiunta in un secondo tempo solo per gettare fumo degli occhi, ecco il loro odio e la loro violenza dove arrivano» hanno continuato Brandi e Coghe.
«Noi non rappresentiamo solo la libertà di opinione ma anche la legalità, mentre la loro protesta al contrario non era stata autorizzata dalle autorità. Averci denigrato e schernito con offese e ingiurie, è una prevaricazione gravissima e una violenza totalitaria compiuta dai cosiddetti difensori della democrazia e dei diritti civili» prosegue la nota.
«Come si vede nel video preoccupa che le forze dell'ordine, deputate a far rispettare la legalità, non siano intervenute per far rispettare la legge, subendo la condotta illegale di chi ci urlava contro. Vedere poliziotti inermi limitarsi unicamente a presenziare una piazza non allontanando i contestatori irregolari la dice lunga sul futuro che spetta a chi come noi vive nel rispetto della Costituzione e degli altri» hanno concluso Brandi e Coghe.