Secondo la più importante associazione internazionale di produttori di droni civili, Auvsi (Association for Unmanned Vehicle Systems International), questo ramo dell'industria aeronautica, che non ha ancora compiuto quindici anni di vita, ha già dato un grande contributo all'aviazione tradizionale, per intenderci quella con i piloti a bordo di aeroplani, elicotteri e dirigibili.
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Aumentano incidenti e violazioni. L'associazione piloti chiede un tavolo urgente ai regolatori.
Rinaldo Carrel, Mirko Minuzzo e lo sherpa Lhakpa Tenzing in vetta all'Everest
Grazie a Guido Monzino, imprenditore e alpinista, il 5 e il 7 maggio 1973 due cordate composte da alpinisti dell'Esercito e dagli sherpa arrivarono in vetta. Fu una delle più imponenti spedizioni del XX secolo, con largo impiego di uomini, materiali e mezzi.
Stand della Agusta alla Fiera Campionaria di Milano nel 1959 (Archivio Storico Fiera Milano)
Nel 1923 Giovanni Agusta fondava le officine per le riparazioni degli aeroplani. Il successo arrivò con la riconversione postbellica: dalle motociclette agli elicotteri su licenza Bell fino al successo mondiale di modelli progettati dall'azienda lombarda oggi parte del gruppo Leonardo.
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Nel 2009 i vietnamiti avevano firmato un contratto con la società ucraina Gk Ukrspecexport per l'acquisizione di sei elicotteri Ka-28. Hanno subito ritardi nelle consegne a partire dal 2014 e hanno poi dovuto lottare per garantire la manutenzione e l'aggiornamento dell'aereo militare. Ora è arrivata la decisione di cambiare. Le aziende europee pronte a competere per un investimento da 2 miliardi di dollari.
La guerra in Ucraina ha avuto un impatto non indifferente sull’industria della difesa statunitense come su quella europea. Lo scorso anno sono aumentati gli ordini per i missili anticarro Javelin, o per i sistemi missilistici per la difesa aerea Nasams e lanciarazzi campali M142 Himars non solo verso clienti esteri ma anche per rifornire gli arsenali delle forze statunitensi da cui vengono prelevate le forniture destinate all’Ucraina. Lo scorso anno Washington aveva anche annunciato uno stanziamento di 100 milioni di dollari per addestrare i piloti ucraini a pilotare aerei da combattimento. Ma anche l’Europa si muove. E seppure tra vari alti e bassi, il conflitto tra Russia e Ucraina ha avuto anche alcuni effetti collaterali con altri paesi internazionali. La guerra ha infatti costretto il Vietnam a dotarsi nei prossimi anni di una nuova flotta di elicotteri civili e militari a causa di problemi di manutenzione e aggiornamento dei suoi velivoli di fabbricazione ucraina. Leonardo, tramite AgustaWestland si sta attrezzando per partecipare a una gara che si preannuncia molto competitiva.
Tra cinque o sette anni, infatti, le autorità vietnamite prevedono di utilizzare parte del budget di 2 miliardi di dollari dell'esercito popolare del Vietnam per dotarsi di una nuova flotta di elicotteri, come riporta anche il sito Intelligence Online. Leonardo, dopo che il premier Giorgia Meloni ha incontrato il premier indiano Nerendra Modi cancellando i problemi del passato anche in India, ha una forte presenza nel sud-est asiatico in Malesia, con uno stabilimento di produzione a Subang Jaya, fuori Kuala Lumpur. Attualmente quattro elicotteri civili AW189 italiani volano già nello spazio aereo vietnamita. Ma in gara potrebbe esserci anche la francese Airbus Helicopter L'azienda ha già consegnato Super Puma e un Ec225 ad aziende che lavorano sotto l'autorità del ministero della Difesa vietnamita, sebbene gli aerei siano utilizzati per scopi civili. Tra queste società, Vietnam Helicopter Corp è la più nota, insieme alla sua consociata minore di Ho Chi Minh City, Hai Au Trading Investment Corp.
Altre possibili aziende interessate includono la società statunitense Bell e la Corea del Sud Korea Aerospace Industries (KAI). Quest'ultima ha recentemente presentato all'aeronautica militare vietnamita i progressi tecnologici realizzati sui suoi elicotteri Surion. La necessità del Vietnam di una nuova flotta è un risultato diretto della guerra in Ucraina. Nel 2009 Hanoi aveva firmato un contratto con la società ucraina Gk Ukrspecexport per l'acquisizione di sei elicotteri Ka-28. Non solo hanno subito ritardi nelle consegne a partire dal 2014, ma Hanoi ha dovuto anche condurre una dura battaglia per garantire la manutenzione e l'aggiornamento dell'aereo militare. Questo lavoro doveva svolgersi in una base a Sebastopoli, in Crimea. Dall'inizio dello scorso anno, il ministero della Difesa ha lottato per garantire la manutenzione e la fornitura di parti e ha deciso di trovare un nuovo partner Tuttavia, non tutto è perduto tra Mosca e Hanoi.
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