2024-09-27
Carabinieri: da 60 anni nei cieli d'Italia
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Nel 1964 iniziava il percorso del Reparto Aeromobili Carabinieri (RAC) con i primi AB-47. Oggi l'Arma conta 59 elicotteri e 2 aerei in 18 Nuclei operativi sul territorio italiano.Il rapporto tra i Carabinieri e il volo ha radici ormai più che centenarie. Ben prima che le Forze Armate italiane accogliessero tra i ranghi l’Arma Aeronautica nel 1923, i militari dell’Arma avevano già pilotato i biplani da caccia nella Grande Guerra e tra di essi alcuni si erano distinti come «assi». Era il caso del brigadiere Ernesto Cabruna che vantò durante il conflitto ben 8 abbattimenti di aerei nemici. In seguito una lunga parentesi che comprese la Seconda guerra mondiale tenne i Carabinieri lontani dal volo, almeno fino alla metà degli anni Cinquanta. La spinta al ritorno nei cieli degli uomini dell’Arma venne soprattutto dallo sviluppo dell’elicottero, un mezzo estremamente versatile e adatto ai compiti affidati ai Carabinieri. Il Comando Generale dell’Arma ne intuì le notevoli opportunità d’impiego, e nel 1956, fece qualificare presso l’Aeronautica Militare sei ufficiali specializzati nella “Osservazione Aerea”, imbarcati su elicotteri dell’Aeronautica Militare. Duranti la prima fase i Carabinieri furono impiegati in zone ad alto rischio con compiti di osservazione in appoggio ai contingenti di terra specialmente in Sardegna e Sicilia nella lotta alla criminalità organizzata, facendo da supporto per le azioni di contrasto e ai frequenti rastrellamenti. Nel 1960 furono acquisiti i primi tre elicotteri e dal 1963 fu inviato il primo gruppo di carabinieri presso la scuola di specializzazione a Frosinone dell’Aeronautica Militare. Sempre a Frosinone, nel 1964 nacque la prima Sezione Elicotteri dell’Arma, trasferitasi l’anno seguente a Pratica di Mare (Roma) e rinominata Base Elicotteri (in seguito Centro Elicotteri). Tra il 1960 e il 1969 la flotta dei Carabinieri crebbe fino a un totale di 30 velivoli Agusta-Bell AB 47, dal caratteristico abitacolo trasparente a «bolla». Nel 1965 anche Bolzano, Palermo e Cagliari ebbero il proprio Nucleo Elicotteri, cui seguì la costituzione di altri reparti di volo, sino all’odierna configurazione con 18 Nuclei sul territorio nazionale.Dal 1971 arrivarono i primi elicotteri AB 205 (del tutto simili ai Bell Uh-1 «Huey» impiegati dagli americani in Vietnam) in contemporanea agli AB 206 acquisiti fino al 1978. Dal 1979, cominciò l’era dei biturbina con gli Agusta A 109, velivoli multiruolo per interventi su centri abitati, superfici d’acqua e zone impervie.Nel corso del 1984 cominciarono ad arrivare anche i primi esemplari del biturbina quadripala Agusta-Bell AB-412, uno dei modelli più utilizzati al mondo. Potenti e affidabili, erano l’evoluzione tecnica del vecchio 205 monoturbina. Questi elicotteri operavano anche in appoggio alle unità speciali, quali il Reggimento carabinieri “Tuscania”, gli Squadroni “Cacciatori” e il Gruppo di intervento speciale (G.I.S.).Nel 1999 il Centro Elicotteri fu riordinato in Raggruppamento Elicotteri che dal 2006 assunse l’attuale denominazione di Raggruppamento Aeromobili Carabinieri, con l’immissione in servizio del primo velivolo ad ala fissa pilotato da Carabinieri dai tempi della Grande Guerra: il Piaggio P180 Avanti II, impiegato in compiti di trasporto veloce e in missioni di collegamento, oltre che in operazioni speciali. Nel 2019 fu la volta degli Agusta Westland AW139 per sostituire gli AB 412, definitivamente rimpiazzati dai nuovi AW169 a partire dal 2023. Quest’anno sarà la volta del nuovo elicottero monomotore AW119, un mezzo veloce, iper tecnologico e adatto all’uso multiruolo.Attualmente il Raggruppamento Aeromobili Carabinieri ha la sua base all’aeroporto di Pratica di Mare con compiti di coordinamento operativo dei Nuclei Elicotteri distribuiti sul territorio nazionale, per il servizio di primo intervento nei territori di competenza.Alle dipendenze del Raggruppamento Aeromobili Carabinieri operano:un Gruppo Volo (con un Nucleo Aeroplani e 2 Nuclei Elicotteri di Pratica di Mare e di Roma-Urbe);sedici Nuclei Elicotteri periferici, per garantire la copertura operativa dell'intero territorio nazionale con tempi di intervento entro i 30 minuti.Complessivamente la flotta si compone di 59 elicotteri e 2 velivoli ad ala fissa (aerei Piaggio P180).La componente aerea si integra con le unità a terra, assicurando un'ampia tipologia di interventi di sorveglianza e supporto: dall’ausilio per l’individuazione di automobili in fuga o di persone in difficoltà al trasporto degli uomini delle squadre speciali, dal monitoraggio dell'ordine pubblico con la trasmissione d’immagini fino al supporto nel contrasto dei reati ambientali.Il Servizio Aereo funge anche da supporto alle unità dei Paracadutisti e del Gruppo di Intervento Speciale.
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